Il museo nascosto di Dresda

Vi presento Dresda, un gioiellino della Germania orientale. Quando avrete rotto il ghiaccio (vi assicuro che d’inverno ce n’è) e non vi farete più intimorire dall’apparente asprezza della lingua tedesca, potrete chiamarla Dresden. Un po’ burbera e diffidente, non è facilissima da prendere, ma se vi affezionate a lei sarà difficile togliervela dal cuore. Dopo aver dato lustro allo spiccato accento sassone, vi accompagnerà a visitare il palazzo reale Zwinger, le chiese e i numerosi musei del centro barocco, per poi concludere la giornata culturale all’opera Semper. Anche di fronte a una fetta di Stollen, la sua espressione si fa sempre seria e gli occhi le brillano ancora quando inizia a raccontare dei bombardamenti del ’45 a cui è sopravvissuta, ma una partita della Dynamo, la squadra di calcio locale, sembra farle ritrovare il sorriso. Una passeggiata al tramonto sulle rive del fiume Elba in compagnia di una birra Pilsner è l’invito più dolce che possa farvi.

Chissà se vi piacerete e farete amicizia. Alcuni segreti possono essere svelati solo agli amici e Dresda uno me l’ha svelato: si chiama Kunsthof Passage. Fuori dalle mura cittadine, nel quartiere alternativo della città, sorge questa galleria d’arte a cielo aperto incastonata nei palazzi, come se la si volesse proteggere dal clima rigido, dagli sguardi indiscreti e dall’affollamento tipico di un museo. Il risultato ha del misterioso, come una caccia al tesoro.

Inaccessibile allo sguardo, fatta eccezione per un’insegna che si perde tra le altre della via, l’unicità del Kunsthof Passage si svela poco a poco solo dopo essersi addentrati nel portone di accesso di un palazzo che da fuori sembra tutt’altro che particolare. Di cosa stiamo parlando? Sveliamo finalmente il mistero di questo museo urbano: si tratta di un labirinto di cinque estrosi cortili, ognuno progettato con un tema specifico da artisti e designers. Ormai dal 2001, la loro combinazione di arte e architettura attira l’attenzione di un numero sempre crescente di turisti. Pavimenti lastricati, aiuole fiorite, colorati murales e botteghe artigiane offrono rifugio dalle austere strade della città dell’ex Germania dell’est e danno vita a una delle forme d’arte più originali degli ultimi tempi.

Il più famoso è il cortile degli elementi: prendete una facciata anonima, una latta di vernice turchese e un intreccio di tubi, imbuti e grondaie. Otterrete un palazzo musicale in grado di produrre un’insolita melodia nelle giornate piovose grazie al passaggio dell’acqua, deliziando vista e udito. Se pensate di poter visitare questo luogo magico solo durante le uggiose giornate piovose per apprezzarne appieno l’atmosfera, vi state sbagliando di grosso. Quando il cielo è dello stesso azzurro vivace dell’edificio e della pioggia neanche l’ombra, l’acqua viene fatta scorrere artificialmente tra i tubi.

Dal lato opposto, per il cortile della luce, un edificio di un giallo brillante è ornato da lastre di alluminio dorato che riflettono la luce e provvedono al suo riscaldamento. Gli autori di questo cortile sono stati selezionati tramite un concorso nazionale indetto per l’occasione.

Safari in Germania? Niente di più facile nel cortile degli animali, dove potrete osservare scimmie e giraffe in un habitat a dir poco inaspettato. I balconi del palazzo, realizzati come enormi cesti di vimini, si stagliano dalla facciata verde che ben si presta a fare da sfondo a simpatiche fotografie.

Il cortile della metamorfosi ospita pilastri alti 15 metri che si illuminano di notte, mentre nel cortile delle creature mitologiche sono mosaici e graffiti raffiguranti curiosi animali a adornare le pareti delle case.

Gratuito, sempre aperto, poco esteso e originale, il Kunsthof Passage ha tutte le carte in regola per meritarsi una visitina. Anche chi non stravede per l’arte non ha scuse!


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