Riccardo Zangelmi: il brick artist fabbricante di sogni

I mattoni sono pietre, Alice. Una casa di mattoni, come Gibilterra, resiste al fuoco, al maltempo e all’occorrenza anche alle indecenze delle scimmie di Barberia.

Alice: Madness Returns- American McGee

Dal sogno alla realtà

Vi siete mai chiesti come fa un bambino a essere sempre sorridente e spensierato? Tutto è legato alla sua capacità di creare immagini e pensieri totalmente diversi da quelli con cui si raffronta nella realtà, dando vita a un’infinita attività ludica all’interno della propria mente. Come una sorta di rifugio magico, confortevole e colorato, pieno di personaggi avvincenti creati su misura dalla propria fantasia.

Riccardo Zangelmi

Nel caso di Riccardo Zangelmi il sogno infantile si è tramutato in realtà, o meglio in mestiere. L’artista, classe 1981, ha cominciato a dar sfogo alla sua fantasia come giardiniere. All’età di 30 anni, però, ha scelto di riavvicinarsi a quella passione mai sopita da amatore di mattoncini lego. E le sue opere hanno in seguito destato l’attenzione verranno dell’azienda danese.

Da Garden a Brick Artist

La svolta arriva nel 2014, con la riproduzione del dipinto Relatività di M.C. Escher, realizzata in quindici giorni con novemila mattoncini Lego. E il lavoro di Riccardo viene talmente apprezzato da essere citato nel quotidiano britannico Daily Mail.

Così nel 2016 diventa il primo e unico Lego Certified Professional italiano, insieme a soli altri sedici artisti nel mondo. In seguito aprirà BrickVision, un’azienda in cui inizierà a progettare e realizzare, insieme a un team di collaboratori, modelli personalizzati in mattoncini Lego per aziende ed eventi privati.

Gli inesauribili processi creativi che coinvolgono la fantasia del costruttore evidenziano, innanzitutto, il valore culturale e sociale dei suoi prodotti. Una caratteristica che, per colori e materiali, lo avvicina molto alla corrente artistica della Pop art.

Le 50+ sfumature di mattoncini

Sicuramente i mattoncini hanno quel quid in più offerto dal sistema di incastri, che offre la possibilità di apportare modifiche in qualsiasi momento del montaggio. Come ogni buon performer, anche Zangelmi ha un suo strumento prediletto per la realizzazione delle sue creazioni, ovvero i pezzi concavi o convessi, che gli permettono di accordare morbidezza e flessuosità al modello. In particolare, le strutture in scala 1:1 sono quelle che attirano maggiormente la sua attenzione. Proprio per questo, la più grande sfida si è incanalata nella sua prima scultura in scala gigante di Tom la formica.

Si è dimostrato, infatti, che più le strutture sono imponenti e più hanno bisogno di essere sostenute da intelaiature di acciaio o ferro. Queste si uniscono ai reticoli di mattoncini Lego intrecciati al loro interno, ma senza esagerare, perché altrimenti il peso diventerebbe insostenibile.

Lego Build the Change- Riccardo Zangelmi
Le mani del cambiamento

Grandi e piccole sculture richiedono diverse modalità creative e artigianali. Per realizzare un’opera di piccole dimensioni, Zangelmi si avvale esclusivamente dell’approccio manuale a partire da una matrice. Per le strutture più grandi, invece, ricorre al software CAD, come supporto per l’attività di progettazione e sperimentazione di diverse varianti.

In quanto collaboratore ufficiale del Lego Group, poi, ha costruito diversi modelli di sculture, a partire dalle due grandi mani aperte color nocciola che reggono un albero. Queste sono state esposte in piazza Cordusio a Milano, per Lego Build the Change del 2016, con il fine di insegnare ai bambini la sostenibilità, elemento chiave per il futuro del nostro pianeta.

Piazza San Babila, Milano Fashion Week- Riccardo Zangelmi
Tra Milano Fashion Week e roboanti Ducati

Recentemente, invece, l’artista ha iniziato un percorso espositivo con location Piazza San Babila, in occasione della Milano Fashion Week. La protagonista, questa volta, è una scultura a forma di mano, posta su un piedistallo e agghindata con enormi e nuovissimi braccialetti. Per realizzarla, Riccardo ha usato sia i Lego tradizionali, che i nuovi Lego Dots, mattoncini in 2D con i quali è possibile realizzare oggetti di piccola taglia, rendendo unica la propria costruzione.

Ducati Panigale V4- Riccardo Zangelmi

Ma l’estetica di un capo di alta moda si sposa perfettamente con lo sfarzo di una tuonante moto. Così Zangelmi ha anche realizzato una versione in Lego della Ducati Panigale V4, sostituendo carenature, pannelli e coperture con le loro riproduzioni in mattoncini. L’aspetto veramente sorprendente, però, è che il modello da lui creato poteva essere teoricamente guidato.

Forever Young

Nel 2019 l’attività del nostro brick artist si sposta in Emilia Romagna. Qui, in occasione della VI edizione di Ravenna Mosaico alla Biennale di Mosaico Contemporaneo, Zangelmi decide di proporre qualcosa di inedito. Per la prima volta un suo evento non occupa una piazza, ma riposa in un museo pubblico, con il titolo Forever Young.

Unicorno- Forever Young- Riccardo Zangelmi

E la scelta dello spazio espositivo contribuisce a creare uno scorcio idilliaco e fiabesco. Così la Loggetta Lombardesca di Ravenna permette di ritornare a guardare il mondo con gli occhi di un bambino, attraverso un percorso creativo in 60 colori diversi, spaziato tra gli oggetti e i ricordi legati all’infanzia.

Un tripudio di opere bidimensionali e sculture raffiguranti mele, scoiattoli, coccodrilli, unicorni e bolle di sapone colorate. Tutte connotate sia da una rigorosa progettazione scientifica che da una tenera vena ironica. Ma soprattutto, improntate sulla nuova veste pop dell’assemblaggio tipico del mosaico. Con l’idea di dinamizzare l’anima generalmente statica delle sue opere, Zangelmi decide poi di proiettarle in video, creando una vera e propria esperienza full immersion.

Dante Alighieri- Forever Young-Riccardo Zangelmi
“Tre cose ci sono rimaste del paradiso: le stelle, i fiori e i bambini”

E non possiamo dimenticare la celebre scultura del sommo poeta Dante Alighieri, realizzata dall’artista in dono alla città di Ravenna. Così, la città che ha accolto la sua prima personale muserà, si doterà di un piccolo gioiello a omaggio letterario per la collezione permanente del Museo d’Arte cittadino.

Nonostante il successo che ha portato Riccardo Zangelmi a collaborare con i più noti brand del mondo, il suo desiderio è rimasto sempre lo stesso. L’artista desidera infatti costruire un universo giocoso, fatto di sculture che ispirino i bambini e li invitino a costruire un futuro pieno di fantastiche creazioni. Non solo, perché i lavori di Riccardo parlano anche agli adulti, conducendoli a ritrovare il proprio fanciullino, custode della speranza e dei sogni passati.


 

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