“Che Dio ci aiuti”: in onda la sesta stagione su Rai 1

Agli albori del 2021 torna sul piccolo schermo Che Dio ci aiuti, una delle serie più amate dagli italiani. La sesta stagione, in onda dal 7 gennaio, accompagnerà i giovedì sera casalinghi di questo nuovo inizio anno. La serie comedy, interamente ripresa durante la pandemia, è una produzione Lucxe Vide in collaborazione con Rai Fiction. La regia di Francesco Vicario sposta il set ad Assisi, la magica città di San Francesco, regalando agli spettatori panorami mozzafiato sulla città sacra. Che Dio ci aiuti si propone dunque di accompagnare di nuovo il suo pubblico tra avventure e colpi di scena, affrontando vicissitudini e importanti cambiamenti. Tutto sempre condito con un velo di ironia e simpatia dei personaggi protagonisti. Ciò alleggerisce infatti le dinamiche tragiche della vita quotidiana e consente alla fiction di trattare argomenti delicati senza appesantire.

Luogo: Assisi

Nella cornice di una meravigliosa Assisi, in cui il Convento degli Angeli si è trasferito, gli spettatori ritrovano immediatamente Suor Angela, la protagonista Elena Sofia Ricci. La suora assume un ruolo ancora più centrale in questa sesta stagione. Oltre alla sua ordinaria funzione di educatrice, la suora “testarda e impicciona” nasconde infatti un segreto, il filo conduttore di tutti gli episodi. Così la serie si concentra sul suo passato: Assisi è anche la città in cui Suor Angela è cresciuta e, da novizia, è diventata suora. Inoltre la città le consente di ritrovare il padre Primo: inizia così un percorso di ricostruzione di un rapporto sfilacciato e complesso, a tratti misterioso. Sarà forse l’incontro con il padre a permetterle di fare luce su quel passato dimenticato?

Cast…particolare?

Oltre a Suor Angela, il cast presenta numerose conferme: Azzurra, ora novizia, Ginevra, Nico, Monica e la mitica Suor Costanza, la madre superiora che deve lasciare il suo ruolo. Accanto a loro nuove entrate: il misterioso Erasmo, Carolina e il dottor Emiliano, accanto alla dolce Penelope, orfana di genitori morti in un incidente stradale. Come nelle passate stagioni il convento si popola così di personaggi strampalati e particolari, ognuno portatore di un dramma diverso e importante. Storie d’amore nascono, altre finiscono…insomma il convento è metafora della vita, con il suo snodo di relazioni, intrugli e colpi di scena meravigliosi.

Temi: abbandono, amore…e?

Che Dio ci aiuti 6 segue il format tipico di tutte le stagioni. Esiste infatti una storia di serie, che riprende la storia interrotta delle stagioni precedenti e si sviluppa durante tutta la stagione corrente. Questa ha per protagonisti i personaggi principali, attraverso lo sviluppo delle loro storie e l’evoluzione delle relazioni. Accanto a esse, ogni episodio ospita una vicenda diversa con protagonisti e comparse. I temi trattati sono spesso delicati: tra essi la malattia, l’abbandono, l’amore, i rapporti familiari. Il format prevede che Suor Angela e i suoi aiutanti intervengano per risolvere disavventure o vicende dei personaggi, per riportare alla fine la pace e la giustizia. In ogni caso come anticipato le tematiche, pur pesanti, vengono trattate con leggerezza. Non si tratta certo di banalizzazione, ma velata ironia.

Che Dio ci aiuti, come si evince dal titolo, è una serie tv a tema cristiano. È infatti ambientato in un convento e ha come protagoniste delle suore. Tuttavia la serie riproduce laicamente la quotidianità della vita e trasmette l’immagine di una una cristianità accogliente e aperta. Accanto alle suore si trovano infatti protagonisti ribelli, non conformi e in linea con il canone cristiano. Ne rappresenta un caso emblematico Erasmo, un orfanello dal passato poco chiaro, “imprigionato” nel convento per sfuggire alla galera. Così personaggi diversi si incontrano e scontrano nella cornice protetta del convento, dando sfogo alle differenti relazioni umane. Il punto di incontro tra tutti resta sempre Suor Angela e il suo amore infinito verso l’umanità. Suor Angela è un personaggio imperfetto (basti pensare al suo passato); ma è proprio questa sua imperfezione a renderla in grado di diffondere l’amore incondizionato verso la società.

Che Dio ci aiuti dimostra dunque come l’imperfezione si possa trasformare in bellezza. Tutti i personaggi della serie tv, così come tutti gli uomini nella vita, sono infatti incompleti e, se soli, non totalmente realizzati. Spesso è necessario chiedere aiuto o accettare la collaborazione degli altri. Così Che Dio ci aiuti ricorda il valore del perdono e la potenza dell’accoglienza, accanto al lavoro di squadra. Per essere meno soli, sembra dire, non serve altro che affidarsi agli altri.

FONTI

rai.it

CREDITS

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