Plagio musicale: la somiglianza che crea scalpore

Parlando di plagio musicale ci riferiamo al caso in cui un autore riproduca in modo parziale o totale l’opera di un altro, facendola passare per propria. Stiamo parlando di un vero e proprio reato, con tanto di legge a riguardo (L. n. 633 del 1941). Si tratta difatti di contraffazione qualificata e aggravata, ovvero una riproduzione abusiva di un’opera altrui con appropriazione di paternità.

Come si determina un plagio

Vi sono diverse sfumature da tenere in considerazione qualora si volesse identificare un’opera come plagio. Innanzitutto, per legge, l’opera ritenuta troppo simile all’originale deve suscitare le medesime emozioni nell’ascoltatore per poter essere “condannata”: questo criterio è difficilmente valutabile. Criterio invece più tecnico, ma comunque non ben definito, riguarda l’utilizzo delle note: se due brani hanno tra le 4 o 8 battute uguali (il numero esatto non è mai stato stabilito) si può contemplare la possibilità di reato. Essendo tuttavia il numero di note presenti nel pentagramma un numero finito è facile risultare ripetitivi, necessario risulta quindi contestualizzare un brano, tenendo conto di fattori come la sua elaborazione, il tema trattato e l’atmosfera.

Vi sono inoltre diversi gradi di plagio: parliamo per esempio di plagio parziale quando l’elaborazione di un brano è di tipo imitativo e non creativo. C’è poi da distinguere tra plagio, somiglianza e cover: si può generalmente parlare di plagio tra due canzoni se la cadenza della traccia solista sulla struttura degli accordi è uguale o molto simile, o se la melodia e l’arrangiamento risultano i medesimi.

Nell’eventualità che un caso di plagio venga portato in tribunale, il giudice nomina un CTU (consulente tecnico d’ufficio) che viene sottoposto all’ascolto dei due brani, col fine di redigere una perizia giurata. A questo punto, se il giudice si vede d’accordo con colui che ha intrapreso l’azione legale, l’autore del plagio rischia una sanzione, ma anche che il pezzo venga ritirato dal mercato o che i guadagni siano devoluti all’autore originale.

I casi più famosi

Tantissimi sono i casi di plagio nella storia della musica, troppi per elencarli tutti, ci limiteremo dunque a presentare i più famosi.

Nel pop, tra i più recenti ed eclatanti, vediamo la hit di Mark Ronson featuring Bruno Mars, Uptown Funk, accusata di essere un plagio dai Collage, una band funk degli anni Ottanta, che hanno trovato il pezzo troppo simile alla loro Young Girls. Per evitare di presentarsi in tribunale, i membri dei Collage sono stati aggiunti tra gli autori della hit di Mars.

Anche i pluripremiati Coldplay con la loro celebre Viva la vida si sono visti attaccati dal virtuoso chitarrista Joe Satriani, il quale nel 2009 sostenne che il brano somigliasse troppo alla sua If I Could Fly. La faccenda si è risolta privatamente.

Uno degli ultimi casi di presunto plagio a fare scalpore vede protagonista la pop star americana Lana Del Rey con il brano Get Free, singolo estratto dal suo ultimo album, Lust For Life. Gli inglesi Radiohead hanno notato similitudini con la loro Creep, hit del 1992. La somiglianza tra i due pezzi è effettivamente lampante.
Lana avrebbe cercato di trovare un compromesso con la band, offrendo loro il 40% delle entrate sul singolo, ma a quanto pare la somma non basterebbe ai Radiohead, che vorrebbero invece fosse loro accreditato il 100%. La questione verrà dunque risolta in tribunale.

Aspetto curioso della vicenda è che la stessa Creep fu a sua volta accusata di plagio dai The Hollies, band che nel 1972 aveva inciso il singolo The Air I Breathe, molto simile al brano dei Radiohead. I The Hollies fecero a loro volta causa a Thom Yorke e soci e ottennero una percentuale sul brano, oltre ai loro nomi inseriti nei credits.

Nel mondo del rock, invece, è impossibile non citare l’eterna Starway to Heaven dei Led Zeppelin. Questi ultimi vennero accusati di plagio dagli Spirit, che nel 1968 avevano prodotto il pezzo Taurus. L’accusa è stata definita da Jimmy Page, chitarrista dei Led Zeppelin, “ridicola”.

Per quanto a volte risulti difficile marcare il confine tra furto o semplice ispirazione e scovare le vere motivazioni dietro alle accuse, il plagio, quello evidente, rimane un atto deplorevole, sia nel mondo musicale che nell’arte in generale. Una vera e propria offesa al vero genio dietro a ogni opera di qualsiasi genere ed epoca.

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