Starbucks “torna” a Milano

Starbucks arriva a Milano. La catena di caffetterie più nota al mondo approderà nell’autunno del 2018 nel capoluogo lombardo, lo scorso anno l’annuncio dell’apertura della prima filiale italiana aveva portato a vere e proprie scene di giubilo e di isterie di massa tra fan del caffè americano e puristi del caffè espresso fatto come si deve, perché: “io l’acqua dei piatti non la bevo”.

Era bastato il restyling del verde di Piazza Duomo, sponsorizzato da Starbucks, per scatenare le più feroci polemiche; l’arrivo di palme e banani sotto la madonnina ha diviso per molto tempo i milanesi. Ora le acque si sono calmate ma durante l’allestimento la piazza meneghina è stata attraversata da ogni tipo di manifestazione, La più notevole? Il tentativo di dare fuoco a una palma innocente. La sede della Roastery è la bellissima palazzina delle Poste in Piazza Cordusio, L’amministratore delegato di Starbucks Howard Schultz, ha affermato di aver scelto questa luogo per omaggiare la cultura italiana. L’ex ufficio delle Poste sarà il fiore all’occhiello dell’intera compagnia. L’apertura della caffetteria, come già scritto, è prevista per il prossimo autunno; sono iniziate da poco le selezioni per trovare il personale che andrà a comporre lo staff meneghino. Le assunzioni inizialmente previste sono 150;  queste persone andranno a comporre l’organico di Cordusio,  Successivamente saranno assunti altri 150 dipendenti, destinati alle altre caffetterie che nel corso del 2019 saranno aperte in Lombardia.

Venti assunti saranno scelti all’interno della comunità di Don Gino Rigoldi, una realtà sociale attiva nel sostegno a persone con difficoltà nel reinserimento nel mondo del lavoro. Queste assunzioni sono frutto di un delicato lavoro di trattative e di inventiva tipicamente Italiane. Starbucks desiderava realizzare uno store affacciato sulla piazza nel posto in cui oggi sorge un’edicola gestita da tre ragazzi della comunità. Don Gino con un’abile mossa diplomatica è riuscito a far spostare l’edicola e a far assumere 20 ragazzi.

Queste sono le premesse:  non ci resta altro da fare se non aspettare l’apertura dello Starbucks più atteso di sempre.

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