“Siccità” di Paolo Virzì: il futuro è arido

Con l’arrivo di settembre, anche il cinema italiano presenta le sue novità cinematografiche per la prossima stagione. Grazie anche alla 79esima edizione della Mostra d’arte cinematografica di Venezia, molti film italiani hanno annunciato la loro data d’uscita per i mesi futuri e sono stati presentati in anteprima nel corso della manifestazione cinematografica in Laguna. Tra di essi, anche Siccità del regista Paolo Virzì è stato presentato come pellicola fuori concorso. A metà tra distopia e ritratto di un futuro sempre più vicino, racconta le vicende di vari personaggi, le cui vite finiscono inevitabilmente per intrecciarsi.

I punti salienti

Siccità racconta di una Roma ipoteticamente futura, ma che potrebbe benissimo adattarsi anche ai tempi odierni. La capitale è piegata da ormai alcuni anni sotto le conseguenze portate da una fortissima siccità: oltre alla mancanza d’acqua per tutti i cittadini, questa nuova condizione che gli abitanti si trovano ad affrontare sconvolge gli equilibri sociali. Entrano dunque in gioco i vari personaggi, provenienti da diversi ceti, professioni e contesti familiari. Il periodo di siccità li porta a riflettere sul futuro: non si parla soltanto della città e della sopravvivenza dei suoi abitanti, ma anche dell’avvenire per le relazioni costruite tra i vari protagonisti.

Elementi che ritornano

Secondo quanto narrato all’interno del trailer, Siccità riprende alcuni elementi narrativi utilizzati in altre pellicole nate dalla regia di Paolo Virzì, come Il capitale umano o La prima cosa bella. Prima di tutto, anche in Siccità si parla di un contesto contemporaneo non ben definito, che si adatta tranquillamente alla nostra epoca, ma che potrebbe anche essere presagio di ciò che ci aspetta nel futuro. Inoltre, anche per Siccità viene confermata la scelta di una recitazione costruita su un cast corale, al cui interno troviamo alcuni dei volti più noti del panorama cinematografico italiano contemporaneo. All’interno del trailer compaiono Valerio Mastandrea, ma anche Monica Bellucci, Silvio Orlando, Claudia Pandolfi ed Emanuela Fanelli.

Riflessioni

Come già accaduto in passato per altre pellicole appartenenti al medesimo genere nel cinema italiano, anche per Siccità l’intento principale sembra quello di trasportare il pubblico in un contesto a metà tra realtà e distopia, invitando alla riflessione sulla condizione umana nell’epoca contemporanea. Lo spettatore si trova infatti inevitabilmente a riflettere su quale sarebbe il proprio ruolo in un contesto come quello che i personaggi sullo schermo si trovano a vivere. Ciascuno si ritrova quindi a fare i conti con se stesso e con la propria coscienza: i personaggi in Siccità affrontano i tipici problemi che chiunque di noi potrebbe ritrovarsi ad affrontare a un certo punto della vita, e non si parla necessariamente soltanto della crisi idrica

Ritratti

Un altro obiettivo che Siccità sembra porsi per il grande schermo è quello di restituire ancora una volta al pubblico un ritratto il quanto più vicino possibile alla realtà contemporanea. Per quanto il pubblico potrebbe facilmente ritrovarsi nei personaggi che si succedono nel racconto scena dopo scena, al tempo stesso sembra assurdo che la trama di Siccità racconti davvero la nostra società. Sicuramente alcuni caratteristiche e alcune scene sono portate all’esagerazione, ma sullo sfondo aleggia una realtà disarmante, che permette agli spettatori di realizzare quanto in verità questo ritratto sia vicino alla nostra contemporaneità.

Da un certo punto di vista, la storia raccontata all’interno di Siccità potrebbe avere un non so che di già sentito, dato anche dal fatto che molte produzioni cinematografiche italiane degli ultimi tempi presentano questa tendenza a voler trasportare la realtà della società contemporanea sullo schermo, per mettere a nudo le verità più profonde della condizione dell’uomo contemporaneo davanti a un pubblico che spesso fatica a realizzare quanto la finzione della pellicola cinematografica sia in verità vicina alla realtà quotidiana.

Come già anticipato, Siccità di Paolo Virzì sarà presentato fuori concorso alla Mostra del Cinema di Venezia il prossimo 8 settembre: per l’arrivo nelle sale cinematografiche, il pubblico dovrà invece attendere fino alla fine del mese. L’uscita di Siccità è infatti prevista nei cinema italiani per il prossimo 29 settembre.

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