“Suicide Squad – Missione Suicida” un trailer che sa di James Gunn

Adoro la pioggia, sono gli angeli che si fanno una s**a su di noi

Con questa dotta e ricercata citazione a Petrarca da parte di Harley Quinn si chiude uno dei trailer più attesi del 2021. IT’S TIME FOR ANOTHER SUICIDE MISSION!
Giù in picchiata verso un tripudio di esplosioni, battute scorrette e personaggi assolutamente fuori di testa. The Suicide Squad  è il film DC che più di tutti ha canalizzato l’attenzione del grande pubblico dalla data del suo annuncio. Questo secondo capitolo punta a presentarsi come stand alone e a prendere le dovute distanze dal suo predecessore. Non è un caso infatti che il nome stesso della pellicola sia The Suicide Squad – Missione Suicida e non Suicide Squad 2. Sul passato è stata tirata una linea netta, pronti a ripartire da capo. Cosa dobbiamo aspettarci? Una piacevole sorpresa o un’altra cocente delusione?

Le origini della Suicide Squad

La Squadra Suicida nasce nel lontano 1959 sulle pagine del numero venticinque di The Brave and the Bold. Inizialmente la sua formazione fu composta da persone comuni, soldati senza alcun superpotere che lottavano contro esseri e minacce sovrannaturali, sotto il comando del colonnello Rick Flag. Il figlio di quest’ultimo, Rick Flag jr., sarà tuttavia il vero capitano della squadra quando questa diverrà ciò che conosciamo oggi: un gruppo sgangherato di villain psicopatici che una volta catturati si mettono al servizio del governo in cambio di un sostanzioso sconto di pena.

Signore e signori, ecco a voi la meravigliosa Suicide Squad, un’idea a suo modo furba della DC per sfruttare una infinita marea di cattivi dimenticati, ma dal grande potenziale, nel corso delle svariate ere supereroistiche della casa editrice.

Sul grande schermo abbiamo avuto occasione di vedere un tentativo di trasposizione delle avventure folli di questo team di antieroi nel 2016 con Suicide Squad di David Ayer. I presupposti sembravano più che buoni. I trailer erano accattivanti. Eppure qualcosa è andato storto. Forse proprio a causa dei trailer che crearono delle precise aspettative nei fan. Bohemian Rhapsody era la colonna sonora perfetta per accompagnare un caleidoscopio di luci stroboscopiche, battutine catchy e personaggi borderline. In pratica tutti si aspettavano la risposta DC a I Guardiani della Galassia di casa Marvel.

Purtroppo però fu tutta una grande illusione e in sala il pubblico si trovò di fronte a un film che non sapeva se prendersi sul serio o tentare di essere la brutta copia del colpo di genio di James Gunn. Per non parlare del Joker di Jared Leto, prima inserito, poi tagliato e infine svilito. Infatti forse è meglio non parlarne.

James Gunn all’ennesima potenza

Ora però, a cinque anni di distanza, la DC ci prova ancora, memore di un grande insegnamento. Se non puoi batterli, rubagli i registi. Et Voilà! Contratto fresco fresco per James Gunn, che ha vissuto una storia d’amore travagliata con Topolino negli ultimi anni, e si va a dare al pubblico ciò che questi ha sempre voluto. Un film della Suicide Squad fatto da James Gunn, con tutti i suoi marchi di fabbrica che da questo trailer emergono con piacevole arroganza. Musiche anni ’80, fuochi d’artificio e tanto casino. A tutto ciò va poi aggiunto un cast assolutamente stellare che tra i protagonisti rivede Margot Robbie nelle vesti di Harley Quinn e Idris Elba in sostituzione di Will Smith, in un passaggio di testimoni che cancella Deadshot per far spazio a Bloodsport.

Gunn in ogni intervista ha ribadito il proprio amore viscerale per i fumetti della Squadra Suicida fin dalla tenera età. Questo fa capire quanto il regista tenga a questo progetto e spiega il perché della presenza di così tanti personaggi sconosciuti del mondo dei supercattivi DC Comics. Infatti Gunn ha sfruttato la sua passione di ragazzino per ripescare e inserire all’interno del film villain di nicchia e ricercati, affidandoli alle mani di attori specializzati in ruoli particolari. Ecco allora Peter Capaldi, il dodicesimo dottore in Doctor Who, nei panni di Thinker, Michael Rooker, Merle in The Walking Dead, in quelli di Savant e così via.

Non era possibile portarsi dietro anche the animal Dave Bautista? Poco male. A questo giro si punta ancora più in alto. Ecco il wrestler re della WWE John Cena nei panni del Capitan America invasato Peacemaker, a cui verrà dedicata anche una serie spin-off.

Merita una menzione d’onore Sylvester Stallone come doppiatore di King Shark. Qui a ogni fan degli Street Sharks è scesa una lacrimuccia.

Forse, finalmente, quello che tutti volevano

Della trama il trailer lascia intendere ben poco se non che Amanda Waller, membro governativo a capo di questa assurda Task Force, si trova ancora una volta costretta ad affidarsi ad Harley e compagni, per chissà quale motivo. La fiducia resta quella di sempre perciò non mancano i vecchi e cari dispositivi esplosivi di sicurezza, eppure il clima appare molto più disteso all’interno della squadra.

Ancora una volta non si può dire che queste prime immagini non lascino l’acquolina in bocca in vista del 5 agosto 2021, data di uscita del film. Tuttavia i fan possono dormire sonni tranquilli rispetto al passato grazie al nome di James Gunn alle spalle della pellicola, che in questo caso rappresenta una solida garanzia. Lontano dalla bacchettona Disney il buon James potrà divertirsi e dare sfogo a tutta la sua scorretta follia creativa. Incrociamo le dita e teniamoci pronti.

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