Christian Dior

Christian Dior e il New Look: la moda nel dopoguerra

Il soprannome New Look venne dato a quella che è stata la prima collezione, oltre che la più iconica, firmata Christian Dior. Questa segnò il successo dello stilista, proponendo una risposta reazionaria alla passata morigeratezza, imposta dalla guerra e dai razionamenti. L’intento di Dior infatti era quello di far ritornare in auge la bellezza, la femminilità e il buon gusto.

Christian Dior

Nato a Granville, in Normandia (Francia), iniziò a studiare Scienze Politiche per poi abbandonare questo percorso e intraprendere la via dell’arte. Divenne apprendista nella casa di moda di Lucien Lelong, ma fu grazie all’amico Marcel Boussac, che lo finanziò, che Dior riuscì ad aprire finalmente la sua maison.
Nel febbraio del 1947 diede alla luce quella che sarà destinata a essere una collezione simbolo del periodo, che influenzerà la moda a venire: il New Look.
Confessa lo stesso Dior:

Quando pensai la mia collezione, eravamo appena usciti da un periodo di restrizioni. Il mio sogno nasceva quindi da una reazione a quell’atmosfera di indigenza.

Ricordiamo infatti che la moda, durante il periodo della guerra, venne sottoposta a razionamenti e a normative. Per esempio, la legge stabiliva il numero massimo di metri di stoffa che potevano essere impiegati nella produzione dei capi, come cappotti e vestiti.

Dalla Ligne Corolle al New Look

Il Bar Suit, uno dei modelli più iconici della collezione di Dior

La collezione, che originariamente prese il nome di Ligne Corolle, venne rinominata New Look dall’allora caporedattrice di «Harper’s Bazaar» Carmel Snow, la quale alla vista della collezione in passerella esclamò “What a new look!”. Da quel momento in poi la linea di Dior fu nota al mondo intero con il soprannome americano.

Il capo principale della collezione era rappresentato dal Bar Suit, ovvero il completo composto dalla giacca “bar” – chiamata in questo modo poiché era pensata per essere indossata nelle uscite mondane, per recarsi nei bar a fare gli aperitifs tanto cari ai francesi ancora oggi – in shantung di seta color crema e falde arrotondate e dalla gonna a corolla, plissettata e svasata.

Il New Look riuscì sicuramente a riscuotere numerosi successi in Europa ma lo stesso avvenne anche negli Stati Uniti, dove divenne molto rinomato tra le star di Hollywood, le quali divennero fidate clienti.

Le proteste contro Christian Dior

The Little Below the Knee Club Christian Dior
Proteste del The Little Below the Knee Club

Tuttavia per Dior non vi furono solamente successi. Le donne, in particolare quelle appartenenti a movimenti femministi, nel 1947 diedero vita al movimento di protesta The Little Below the Knee Club. Queste donne accusavano il sarto parigino di aver reso le gonne di nuovo troppo lunghe, al polpaccio, dopo che numerose battaglie erano state combattute per la libertà femminile, che passava anche attraverso la possibilità di scoprire maggiormente le gambe rispetto al passato.

Malgrado tutto questo il successo fu assicurato e dopo oltre sei decenni il New Look continua a essere un’ispirazione costante, non solo per la maison stessa ma per molti altri stilisti che nelle loro creazioni si ispirano alla linea femminile e sinuosa ideata da Christian Dior. Il suo intento infatti non era quello di scioccare o provocare, ma semplicemente rendere le donne nuovamente felici. E con la sua mente visionaria ci riuscì.


 

FONTI

Dior.com

Vogue.it

Annie Goetzinger, La ragazza indossava Dior, Bao Publishing, 2016

Christian Dior, Christian Dior & moi. L’autobiografia di Christian Dior, Donzelli, 2014

Alvufashionstyle.com

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