Skincare coreana

Anche la skincare coreana si fa sostenibile

Ogni giorno, dieci step, una quindicina di minuti: la skincare coreana promette una pelle fresca e priva di imperfezioni se la si esegue con costanza, dedizione e, ovviamente, con i prodotti giusti. 

Negli ultimi anni la skincare coreana ha fatto tendenza più di ogni altra beauty routine, oltre a diventare praticamente un brand associato innanzitutto con l’esperienza delle donne orientali, per le quali la cura per la pelle è quasi un’ossessione. Altro motivo che ha contribuito al successo è il packaging dei prodotti, fantasiosi e assolutamente riconoscibili. 

Tra filosofia e sostenibilità

Il mantra per una pelle in pieno stile orientale? Prevenire è meglio che curare.

Dietro questa filosofia, oltre ai prodotti necessari per seguire questo rituale di bellezza, servono infatti costanza e dedizione: mattina e sera, per un minimo di 15 minuti, da dedicare alla cura della propria pelle.

C’è poi chi invece critica e condanna questa routine per la sua scarsa sostenibilità, a causa della quantità di prodotti utilizzati, spesso non finiti, e dei suoi packaging tanto belli quanto complessi da smaltire una volta terminati. Per questo anche la K-beauty, pratica ormai assodata che vede nei suoi dieci step i suoi punti cardine, sta subendo una rivisitazione verso orizzonti più etici e sostenibili; non solo a partire dai cosmetici utilizzati, ma seguendo anche una rivisitazione dei passaggi che ne hanno costruito il mito.

Skincare coreana: i 10 step tradizionali 

Il punto forte della skincare coreana è il suo adattarsi alle esigenze di ogni tipo di pelle, rendendola compatta, brillante e trasparente. Il segreto sta nel layering, l’applicazione a strati di diversi trattamenti, partendo dalle formulazioni più leggere fino ad arrivare a quelle più corpose e protettive.

In Asia si pensa che se sei bella dentro allora lo sarai anche fuori e tutti sentono il bisogno di prendersi cura di se stessi, con cibo sano e meditazione, per esempio. Proprio per questo la skincare è più importante del make-up perché non bisogna nascondere chi si è veramente con il trucco, ma si dovrebbe dedicare attenzione alla pelle per farla diventare perfetta senza make-up.

Lilin Yang, make-up artist cinese

I passaggi della skincare coreana sono dieci, anche se recentemente si sono aggiunti maschere e trattamenti extra da eseguire ogni tanto per aver un tocco di perfezione in più.

Le basi: detersione ed esfoliazione

Primo tratto inconfondibile è la doppia detersione: la prima è a base oleosa per rimuovere le impurità superficiali, completata da una seconda, con detergente schiumogeno, per purificare in profondità.

Alla detersione segue un’esfoliazione – non troppo aggressiva – per ridare alla pelle luminosità e preparare il viso a ricevere i trattamenti successivi. Punti di svolta sono l’applicazione del tonico, idratante e ricostituente; a seguire le essence, ciò che assicura alla pelle il maggior apporto di principi attivi durante tutto il trattamento.

I sieri e la protezione UV

Seguono a questo step proprio l’applicazione di sieri, maschere viso, creme per contorno occhi e viso; una sopra l’altra, come insegna la tecnica del layering.

Come ultimo prodotto ci si serve della protezione solare dai raggi UV, da applicare ogni giorno anche in inverno. È proprio questo il segreto dell’ambita perfezione coreana: la pelle rimane sempre protetta dai danni solari e dall’invecchiamento precoce delle cellule. 

Skincare coreana: la versione sostenibile

Cosa cambia nella versione Bio e sostenibile?

Secondo un recente articolo pubblicato su «Vogue Italia», si potrebbero raggiungere gli stessi benefici della K-beauty anche con meno passaggi e diverse formulazioni più naturali. L’obiettivo resta mantenere la cura della pelle, chiara e luminosa, ma attraverso una routine più minimalista e sostenibile.

Durante la pandemia da coronavirus i consumatori si sono informati molto di più sulla K-beauty, e hanno cercato prodotti innovativi da inserire nel loro regimi beauty durante il lockdown

Anche il settore beauty è stato travolto dall’ondata di consapevolezza portata dalla pandemia per quanto riguarda l’impatto ambientale di moda e cosmetici. Nonostante la cultura coreana privilegi già ingredienti naturali e di qualità, l’accesa concorrenza tra i vari brand ha portato a un numero eccessivo di prodotti sul mercato, oltretutto a prezzi più che accessibili. 

Per favorire un approccio più consapevole e minimalista, anche per chi si avvicina per la prima volta al mondo della skincare coreana, alcune voci autorevoli hanno proposto una routine più flessibile, ulteriormente rivisitata nei suoi prodotti.

Nuovi ingredienti e trattamenti

 

Accanto ai classici ingredienti come l’aloe vera, tè verde, fiori di loto e bamboo, si stanno affermando anche i cosiddetti hanbang, ingredienti vegetali già utilizzati nel campo della medicina coreana: la radice del ginseng, la houttuynia cordata e il loto sacro. Queste componenti sono alla base di prodotti più delicati e privi di additivi chimici, e alcuni brand li prediligono per raggiungere uno status vegano. 

Oltre al maggior focus sulla qualità, la vera svolta è quella della skincare diet: un approccio che si basa su una routine più flessibile, versatile e aperta ad altri trattamenti, che vanno ben oltre la cura della pelle. Semplicemente perché la bellezza della pelle deriva dal benessere complessivo del nostro organismo, ed è per questo che pratiche come la meditazione o i trattamenti corpo hanno altrettanta importanza nel raggiungimento di risultati concreti.

 

Skincare coreana

Prodotti ibridi e multifunzione

Per contrastare la gran quantità di cosmetici necessari, sono stati concepiti prodotti multifunzione e ibridi, al fine di adattarsi alle diverse esigenze e agli step che, di volta in volta, possono essere alternati senza dover sottostare a una rigida frequenza. 

Per chi si avvicina per la prima volta a questo mondo è consigliato un’approccio slow e di sperimentazione, per capire quali prodotti e trattamenti sono adatti a ciascun tipo di pelle. Alcune blogger consigliano di partire dalle basi, integrando alla propria routine la doppia detersione coreana, per poi aggiungere gli altri prodotti e step di volta in volta. 

Testare singolarmente è importante per valutare effetti e benefici: nonostante questa routine sia pensata per ogni tipo di esigenza; ogni persona è unica, così come la sua pelle. 

Alla fine tutte le donne, orientali e occidentali, cercano lo stesso risultato, ovvero avere più sicurezza di sé, così spendono di più sui cosmetici perché sanno che le possono aiutare a migliorare da dentro la loro pelle.


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