Perchè leggere racconti sul web

I racconti, questi sconosciuti.

I racconti sembrano avere una fortuna nettamente inferiore rispetto ai romanzi. Ha stupito, infatti, che i vincitori del Premio Nobel per la letteratura del 2013 siano stati proprio dei racconti, quelli di Alice Munro, raccolti con il titolo “Nemico, amico, amante”.

Possiamo citare altre raccolte di narrazioni brevi che hanno avuto un larghissimo successo: dalla prematura Natalia Ginzburg, con “La strada che va in città”, al più recente vincitore del Premio Strega 2017, Paolo Cognetti, che ha scritto “Manuale per ragazze di successo”.

Le raccolte di racconti brevi, però, sono numericamente inferiori ai romanzi e un motivo della loro più complessa affermazione è proprio la scarsa fiducia estetica che si ripone in essi. Proprio Cognetti scrive, nel suo saggio sulla scrittura A pesca nelle pozze più profonde: “Il racconto, diceva Grace Paley, è un punto di domanda. Il romanzo ha l’ambizione di rispondere, di contenere tutto – se non proprio tutto il mondo – almeno un mondo”. E ancora: “Il racconto è piuttosto una finestra sulla casa di qualcun altro”.

Ma è vero che essi sono meno piacevoli da leggere?

Innanzitutto, si possono leggere in breve tempo, tra una fermata di metro e l’altra; sul treno per andare all’università o al lavoro, durante una pausa pranzo.
I più brevi, si possono leggere anche in dieci minuti, eppure sono capaci, se scritti bene, di mandare un messaggio positivo, di raccontare un episodio piacevole, di lasciare qualcosa.

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Per gli amanti della lettura, essi si possono leggere tra un romanzo e l’altro o è possibile invece leggerne uno dopo l’altro. Nei momenti in cui non si è ancora deciso di quale opera usufruire, dopo quella appena conclusa, un buon racconto può riempire quello spazio di tempo vuoto e incentivare la voglia di una nuova lettura. I racconti offrono una varietà di generi e stili; rappresentano un’opportunità per scoprire nuovi autori e spaziare tra storie di formazione, d’amore, del terrore, fantasy o realistiche.
Spesso, inoltre, chi scrive racconti ha anche l’ambizione di scrivere un romanzo. Dunque, se ci è piaciuto molto quel tipo di narrazione breve, perché non informarci di più su quell’autore e leggerne altri scritti?

Si possono iniziare e finire velocemente, diversamente dal romanzo, la cui lettura, per essere portata a termine, richiede un certo numero di ore, giorni. Nella maggior parte dei racconti, è proprio il finale a raccogliere il senso delle parole precedenti.
Soprattutto tra i giovani vi è una larga fetta di ragazzi che si spaventa davanti a volumi che possiedono troppe pagine.

È indubbio che la lettura non sia da tutti apprezzata, ma che essa abbia una fondamentale importanza.
Sono soprattutto le nuove generazioni quelle che si stanno allontanando pericolosamente da essa, distratti dalle nuove tecnologie.

Chi, se non i racconti, può giocare un ruolo determinante nel web, sui social network, per promuovere la lettura? Si stanno infatti affermando sempre più giovani scrittori di poesia o narrativa su siti come Facebook,

Instagram, Blogspot, WordPress (quest’ultimo più professionale).

I giovani di oggi sono abituati ad aprire tutti i giorni queste applicazioni, a scorrerne le informazioni con occhio distratto; a guardare foto, video.

Perché invece non leggere racconti brevissimi?
Anche poche, pochissime parole, possono lasciare una eco nella nostra mente, mentre, dopo aver scorto un numero illimitato di post “a caso”, ci è rimasto ben poco.

Ciò che la nostra società sente di possedere sempre meno, è proprio il tempo di dedicarsi a piccoli piaceri personali. Per gli amanti della lettura, i racconti brevi on-line possono essere una rapida soluzione per non trascurare troppo questo piacere.

Dalla narrazione breve sul web possono trarre un profitto anche gli stessi scrittori. Attraverso i social network, infatti, essi hanno una possibilità di essere letti e “condivisi”e in questo modo possono farsi conoscere attraverso il “passaparola”, i “seguaci” sui siti, i “like”.

Dunque, i racconti brevi possono essere una risposta sia per chi ha la passione per la scrittura e vuole farsi conoscere, sia per gli amanti della lettura che sono sempre di corsa, sia per i ragazzi che si spaventano di fronte a trecento pagine e preferiscono altri passatempi.


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