Van Gogh: The Immersive Experience

Van Gogh: The Immersive Experience

Che cos’è la Van Gogh Immersive Experience?

Dal 1° giugno 2023 fino a dicembre dello stesso anno arriva a Milano una mostra immersiva di oltre 1000 mq con proiezioni di 350 capolavori di Vincent van Gogh.

Dopo aver fatto il giro del mondo, la Van Gogh: The Immersive Experience giunge in Italia per la seconda volta in questo formato: la prima volta fu a Napoli nel 2017, ma in versione più ridotta.

Questo tipo di esposizione ha riscontrato ampio gradimento, dimostrandosi adattabile a ogni età e a più categorie di persone.

La struttura della mostra

All’entrata della mostra vediamo subito delineato un chiaro percorso da seguire.

Ci accoglie un busto di Van Gogh realizzato in materiale simile al marmo, ove vengono proiettate alcune delle opere più significative dell’artista olandese. L’esposizione si rivela unica nel suo genere proprio per la commistione di forme tradizionali e forme interattive: non mancano cartelloni con le principali informazioni sulla vita di Van Gogh e sul suo percorso artistico.

In diversi momenti, troviamo delle piccole esposizioni interattive, come quella dedicata a Van Gogh e i suoi vasi, o quella che ci racconta l’uso del colore nelle opere del pittore.

Interessante anche la sezione dedicata all’arte giapponese e a come essa sia stata un’ispirazione per Vincent, in cui troviamo una ragazza pronta a servirci del tè caldo giapponese qualora lo desiderassimo.

Poco prima, invece, se non siamo andati troppo di fretta, troviamo una vera e propria riproduzione de La camera di Vincent ad Arles. È impressionante la somiglianza con quella del trittico di dipinti! Un pannello informativo ci ricorda che essi sono conservati presso il Van Gogh Museum di Amsterdam, l’Art Institute of Chicago ed il museo d’Orsay di Parigi.

Il cuore della Van Gogh Immersive Experience

Giungiamo al cuore della mostra, con la proiezione di oltre 350 capolavori di Van Gogh in una sala gigantesca che supera i 1000 mq e vede le opere proiettate dappertutto: lungo le pareti, sul soffitto e persino a terra. Un’esperienza semplicemente magica, soprattutto per i più piccoli.

Troviamo, infine, una sezione per i bambini (ma non solo) dove è possibile colorare come si preferisce alcune opere di Van Gogh e proiettarle su un grande schermo, dopo averle firmate.

Le sorelle di Van Gogh

Al di là di quella che è stata l’arte di Van Gogh, i pannelli che troviamo nel corso della mostra ci danno alcune informazioni interessanti su aspetti poco approfonditi della vita dell’artista e sulle varie personalità che hanno gravitato attorno alla sua persona, in particolare le sorelle Anna, Lies e Willemien van Gogh.

Le sorelle, al contrario degli altri membri della famiglia, hanno vissuto abbastanza a lungo dopo la morte dell’artista per vedere crescere la sua fama fino al punto di essere acclamata a livello internazionale.

Finché Vincent è in vita non sembrano particolarmente interessate alla sua arte, soprattutto Anna e Lies; Willemien, invece, sembra maggiormente affascinata dalle visioni estetiche di Vincent, anche se non ci sono prove che sia stata un’attenta promotrice della sua arte.

Se le opere di Van Gogh sono passate ai posteri il merito, tuttavia, va in gran parte alla cognata, Jo van Gogh-Bonger, vedova del fratello Theo. La donna è la più fervida promotrice del suo lavoro: pubblica la prima edizione del carteggio tra i due fratelli e dona gran parte della sua collezione al museo di Amsterdam.

Il rapporto con Paul Gauguin

Fondamentale, dal momento che segna un’importante svolta nella vita di Van Gogh, il rapporto con l’amico e pittore Paul Gauguin.

Arrivato nella Casa Gialla ad Arles, Van Gogh invita il pittore a trasferirsi in diverse occasioni, momento che giunge nell’ottobre del 1888. All’inizio sembra andare tutto per il meglio ma l’armonia dura poco e presto il carattere aggressivo di Van Gogh rende la convivenza difficile. Scrive Gauguin in una lettera a un amico:

Ovunque e in ogni cosa ho trovato un qualcosa che mi ha infastidito. La scatola dei colori difficilmente poteva contenere tutti quei tubi, ammassati e mai chiusi. Nonostante tutto questo disordine, qualcosa traspariva dalle sue tele e anche dai suoi discorsi.

La spaccatura tra i due si rivela poi sempre più profonda, andando finanche a coinvolgere la loro prospettiva artistica, completamente divergente. Van Gogh dipinge partendo dalla natura, mentre Gauguin lo incoraggia a dipingere a memoria.

Gauguin in particolare si dimostra sempre più insofferente verso Van Gogh e parla di vera e propria incompatibilità di temperamento.

La sera del 23 dicembre 1888 scoppia un nuovo litigio e dopo che Gauguin è uscito un momento per schiarirsi le idee viene prontamente raggiunto da un Van Gogh completamente fuori di sé e con un rasoio in mano.

Gauguin passerà quella notte in albergo e quando tornerà a casa il giorno successivo troverà degli agenti di polizia fuori casa: Van Gogh si è tagliato parte dell’orecchio sinistro con il rasoio.

Gauguin decide di andarsene, mentre Van Gogh viene portato all’ospedale Saint-Paul.

Il 21 gennaio 1889, pochi giorni dopo il suo rientro a casa, Van Gogh riprende la corrispondenza con Gauguin senza alcun risentimento.

Qualche curiosità per concludere

Un pannello ci racconta di come Van Gogh sia una rockstar del mondo dell’arte: pochi artisti al mondo e nella storia hanno raggiunto la sua notorietà.

Il suo immenso lavoro attira ancora oggi collezionisti di ogni dove e i suoi dipinti sono venduti a prezzi da record, benché la popolarità del pittore olandese sia esplosa solo nei decenni successivi alla sua morte ed egli non abbia potuto dunque goderne in vita.

L’artista infatti ha spesso utilizzato alcuni suoi dipinti come merce di scambio per pagare le bollette: è riuscito a vendere solo un dipinto nella sua breve vita.

E ora, cosa aspetti a prendere i biglietti? Qui il link al sito ufficiale dell’evento! https://vangoghexpo.com/milano/

FONTI

Van Gogh a Milano: L’esperienza immersiva

Van Gogh Experience a Milano: tutto quello che c’è da sapere

CREDITI

Immagine di copertina

Il video presente è stato realizzato dalla redattrice

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.