Beauty e inclusività: l’accessibilità grazie alla tecnologia

In un quadro sociale in cui temi come l’inclusività diventano necessari per i consumatori, alcuni marchi di moda e beauty accettano la sfida di sperimentare e integrare dei veri cambiamenti che non si limitano a delle digressioni nelle loro vision & mission.

Per una rivoluzione in questa direzione, si servono spesso della tecnologia, che può ricoprire un ruolo fondamentale permettendo di raggiungere nuovi utenti, fino ad ora esclusi, e dando un significativo contributo attraverso impegno sociale. Infatti, la tecnologia e l’innovazione permettono di democratizzare il settore della cosmetica, considerato come etereo e irraggiungibile e  fino a poco tempo fa dedicato a una ristretta categoria di utenti.

Lancôme ha sempre cercato di offrire a tutte le donne prodotti adatti alle loro esigenze. La beauty tech ci permette di adempiere a questa missione in maniera ancora più incisiva, rivoluzionando il modo in cui sviluppiamo prodotti e servizi di bellezza e consentendo una maggiore personalizzazione – afferma Françoise Lehmann, Global Brand President di Lancôme.

Vediamo come Lancôme, azienda cosmetica del gruppo francese L’Oréal, ha saputo combinare beauty e tech per proporre la sua visione di cambiamento nel settore.

Un dispositivo di bellezza che oltrepassa i confini

La maison Lancôme brevetta e presenta Hapta, il primo dispositivo beauty pensato per le persone a mobilità ridotta di mani e braccia. Lancôme sceglie di lanciare il suo nuovo prodotto al CES (Consumer Electronics Show) 2023 di Las Vegas, una vetrina mondiale che accoglie tutte le migliori innovazioni tecnologiche ogni anno.

Si tratta di un applicatore smart che permette agli utenti con mobilità ridotta di mani e braccia di guadagnare indipendenza nel gesto quotidiano del makeup, grazie alla stabilizzazione del movimento alimentato dall’intelligenza artificiale e al suo design ergonomico. Lo strumento, che appare come facilmente maneggevole, è dotato di sensori che reagiscono ad ogni movimento dell’utente in tempo reale, raggiungendo 360 gradi di rotazione e 180 di flessione, con un’autonomia di utilizzo di circa 10 applicazioni. Accanto alle prestazioni tecniche, la sua memoria di movimento è il vero punto forte: l’utente può impostare, personalizzare e mantenere la posizione dell’applicatore desiderata e ciò lo rende un vero e proprio supporto di precisione per facilitare il gesto quotidiano del trucco di milioni di utenti in tutto il mondo.

Il nome Hapta è stato scelto in riferimento alla haptic, un tipo di tecnologia motorizzata vibrante usata per smartphone e per dispositivi per persone con disabilità. Lo strumento lanciato da Lancôme è stato inizialmente pensato unicamente come applicatore di rossetto, ma è destinato a prestarsi a nuove prodezze tecnologiche per applicare il mascara così come altri prodotti. Lo scopo, ovviamente, è quello di rendere accessibile il makeup ad un numero sempre più importante di utenti, che possono così ritrovare i gesti del quotidiano in tutta autonomia.

Il dispositivo beauty Hapta sarà sperimentato da Lancôme nel 2023 e sarà disponibile per la commercializzazione negli USA già a fine anno. Tuttavia, la maison francese non ha esitato a introdurre Hapta al grande pubblico: pagina dedicata sul sito web L’Oréal, diverse pubblicazioni sui social network Lancôme e uno spot di presentazione nel canale YouTube di L’Oréal, dove viene riportata la testimonianza di tre donne (Janira, Natasha e Pamela) con mobilità ridotta di mani e braccia.

In questo post Instagram Lancôme leggiamo: “Tech for good, beauty for all”.

Come l’inclusività si è impossessata di un settore così esclusivo?

Diversi sono i marchi della beauty industry che sono oggi impegnati nella causa dell’inclusività, in diverse forme. Molti si chiedono anche se quest’impegno sia veritiero o solo una nuova strategia di comunicazione per surfare sull’onda della tendenza (o dell’esigenza) del momento. Ma da dove deriva questo cambiamento di rotta? Impossibile dire con esattezza quale momento abbia segnato la vera svolta. Tuttavia, Fenty Beauty, il marchio di Rihanna, sembra essere stato il pioniere in termini di inclusività: nel 2017 è riuscito a dare vita a 40 tonalità di fondotinta per dare voce ad altrettante tonalità di colore della pelle, fono a quel momento ancora una volta escluse.

Come conseguenza, inclusività e body positivity hanno preso sempre più piede nel panorama della cosmetica attuale, riuscendo ad abbattere sempre di più le barriere costruite nel passato. L’industria della bellezza, però, non è ancora riuscita a convincere del tutto. Infatti, possiamo notare come gli utenti con disabilità non siano stati presi in considerazione fino alle ultime innovazioni dei pochissimi marchi interessati al tema. Eppure, la maggior parte delle persone con disabilità deve affrontare con tantissime difficoltà il mondo della cosmetica, con diversi ostacoli per un solo gesto del quotidiano. Sentendosi privare di autonomia e indipendenza, rinunciano quindi al mondo del beauty, pensando che non sia più un mondo adatto a loro.

Grazie ai marchi più coinvolti e a Lancôme con il suo Hapta, si spera che la rotta venga invertita anche per le persone con disabilità e mobilità ridotta. Un passo ulteriore verso il cambiamento e il sentirsi a proprio agio in qualsiasi pelle, genere, condizione.

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