Meloni tra comizi e social media: quale comunicazione?

Il consenso politico non si misura in followers, ma in una società digital come quella attuale i numeri sono importanti. Giorgia Meloni, attuale Presidente del Consiglio, conta il 44% di gradimento tra gli italiani e oltre un milione di seguaci sulle principali piattaforme social. Qual è il suo metodo comunicativo? Si può dire che Giorgia Meloni sia effettivamente riuscita a entrare nelle case di tutti gli italiani? Approfondiamo la sua comunicazione politica per capirlo.

Giorgia Meloni: da Garbatella a Palazzo Chigi

Giorgia Meloni, per metà di origini sarde e per l’altra metà siciliane, fin dall’adolescenza a Roma si dimostra molto attiva in campo politico. A 15 anni entra a far parte del Fronte della Gioventù, l’organizzazione giovanile del Movimento Sociale Italiano – Destra Nazionale. Meno di 10 anni dopo verrà eletta consigliere della Provincia di Roma, carica che ricoprirà per quattro anni, fino al 2002.

Da qui in avanti la carriera politica di Giorgia Meloni ha visto una crescita costante: nel 2012 ha fondato il noto partito Fratelli d’Italia e, nel 2014, ne è diventata presidente. Negli ultimi dieci anni ha ricoperto ruoli gradualmente sempre più di spicco diventando, nell’ottobre del 2022, la prima Presidente del Consiglio donna nella storia delle Repubblica Italiana.

Facciamo un rapido passo indietro per comprendere ideologie e valori portati avanti da lei e dal suo partito.

L’ascesa di Fratelli d’Italia

Come anticipato precedentemente, nel 2014 Giorgia Meloni diventa presidente del partito Fratelli d’Italia, promotore di valori conservatori e nazionalisti. A causa delle posizioni nette su argomenti di carattere sociale e civile, come l’immigrazione e i diritti LGBTQ+, viene da molti considerato un “partito post-fascista” (etichetta portata avanti con ferocia dagli oppositori anche grazie alla diretta continuità con l’esperienza dell’MSI).

Prima della coalizione di centro-destra, il partito di Giorgia Meloni non aveva molti consensi e alle politiche del 2018 aveva raggiunto appena il 4,3% voti. Nonostante ciò, riesce a mantenersi saldo grazie all’apprezzamento personale nei confronti della leader, con oltre il 30% della fiducia.

Proprio questo apprezzamento della figura di Giorgia Meloni permetterà al partito di crescere arrivando, nel 2019, a vivere una vera e propria ascesa. Dall’immagine sottostante è possibile notare la curva di crescita di Fratelli d’Italia durante il 2019.

Consenso-Fratelli-d-Italia

Il consenso degli ultimi anni ha permesso al partito, durante le politiche del 2022, di registrare il 26% dei voti alla Camera e il 26,01% al Senato, ottenendo la maggioranza relativa in Parlamento.

A questo proposito, analizzare la comunicazione politica della leader è utile per comprendere le tecniche messe in atto durante la campagna elettorale.

Il profilo Instagram di Giorgia Meloni

Pur non dimenticandosi mai dei media tradizionali, negli ultimi anni Giorgia Meloni ha iniziato a essere molto attiva sui canali social registrando una crescita costante.

Con 1.6milioni di follower su Instagram e 41mila like sotto ogni post, Giorgia Meloni è una delle figure politiche con più seguito, con circa +2.6mila follower ogni giorno. Per comprendere al meglio quanto questi numeri siano positivi, vediamo di seguito quelli di Matteo Salvini. Il Vicepresidente del Consiglio, pur avendo mezzo milione di followers in più, perde circa ventidue followers al  giorno ricevendo poco più di 16mila like.

Torniamo su Giorgia Meloni: guardando i post della premier è possibile notare una netta differenza, di tono e cromatica, tra il periodo di campagna elettorale e quello a seguito della vittoria.

Durante la campagna elettorale la comunicazione social di Giorgia Meloni impronta il suo stile sull’antagonismo, cioè sulla critica verso la sinistra e i suoi ideali. Da un punto di vista grafico sono preponderanti i colori accesi, come il rosso e il giallo, le scritte dai font molto grandi e frasi dai toni forti. La maggior parte dei post presenta una foto accompagnata da una frase d’effetto che anticipa ciò che gli utenti potranno approfondire nella didascalia.

La comunicazione post elezioni: il quaderno degli “appunti di Giorgia”

Con la vittoria delle elezioni politiche l’obiettivo della leader non è più la ricerca di consenso, ma di posizionamento. La sua comunicazione inizia a cambiare: colori dalle tonalità più tenui, come il blu e il bianco, scritte più piccole, foto con i suoi sostenitori e la creazione del formatGli appunti di Giorgia”. Riguardo a quest’ultimo è utile entrare più nel dettaglio e analizzarne la struttura, per capire come anch’esso sia uno strumento di fidelizzazione.

L’agenda della premier, mostrata per la prima volta a due mesi dalle elezioni, viene utilizzata come elemento chiave all’interno dei video “Gli appunti di Giorgia”. Fin da subito è possibile notare come l’agenda venga mostrata nei primi secondi ma come, successivamente, il discorso prosegua senza la lettura della stessa. L’agenda e gli appunti al suo interno vengono sfruttati non in quanto oggetti materiali, ma come pretesto per trattare temi scottanti all’interno dell’opinione pubblica. L’agenda veicola un senso di intimità: Giorgia Meloni condivide un oggetto molto personale e lo fa di fronte a milioni di utenti. Questo escamotage conferisce maggiore credibilità al discorso seppur a lungo andare, non mostrandone mai le pagine alla camera e impedendone la lettura, potrebbe rischiare di ottenere il risultato opposto.

La comunicazione dal vivo

Una campagna elettorale vincente non si fa solo sui social ma specialmente ai comizi. Proprio qui, Giorgia Meloni ha messo in atto numerose tecniche comunicative, arrivando al cuore e alla mente degli elettori.

Lo slogan è rappresentativo dei toni che Giorgia Meloni ha scelto di usare per tutta la campagna. La frase “PRONTI … A ri-sollevare l’Italia” conferisce un aspetto dinamico e l’utilizzo del “noi” inclusivo permette ai cittadini di sentirsi parte attiva del progetto. Anche la scelta dell’affisso “ri-” nella parola “sollevare” è da considerarsi una scelta strategica politicamente marcata. Fratelli d’Italia, infatti, si pone l’obiettivo di sollevare nuovamente qualcosa che ad ora si trova in basso, ovvero l’Italia dopo il governo di sinistra.

Da un punto di vista lessicale sono preponderanti parole come “nazione”, “tradizione” e “made in Italy”, pilastri fondamentali della sua comunicazione. Nei suoi discorsi è spesso riscontrabile una nota di populismo che si basa su un lessico identitario e su un costante dialogo con gli interlocutori, coinvolti attraverso espressioni come “signori miei”.

La prima tappa della campagna elettorale si svolge ad Ancona. Qui, dopo soli cinquantasette secondi dall’inizio la leader pronuncia la prima invettiva verso la sinistra usando toni più aggressivi. Per tutto il comizio alterna prepotenza e pacatezza, con l’obiettivo di mostrare voglia di un cambiamento senza perdere professionalità.

Le emozioni possono essere veicolate non solo dalle parole ma anche dai colori – come abbiamo anche trattato nell’articolo “La psicologia dei colori”. Giorgia Meloni le trasmette attraverso i vestiti che indossa: il verde della gonna simboleggia rinascita ed equilibio mentre l’azzurro comunica serietà e calma.

Nella maggior parte delle tappe elettorali, saranno protagonisti i colori tenui: dal bianco a Catania al verde acceso di Genova, passando per il celeste a Bolzano. Proprio i suoi abiti subiranno un forte cambiamento dopo la vittoria, a seguito della quale utilizzerà principalmente tailleurs neri, simbolo di potere, prestigio ed eleganza.

Nuovi mezzi, vecchia linea comunicativa

Negli ultimi anni la comunicazione politica si è dovuta adattare alle novità imposte dai nuovi mezzi di comunicazione e Giorgia Meloni, indipendentemente dal suo orientamento politico, ha risposto molto bene a questi cambiamenti. Se da un lato ha mantenuto una comunicazione dal vivo più tradizionale, sui social media in particolare è riuscita a rivolgersi agli elettori con format che spesso riuscivano nei loro obiettivi. Pur non mancando critiche, rivolte ai contenuti più che alle modalità, la leader è stata in grado di rivolgersi ad un numero molto ampio di italiani.

Ciò che è sicuro è che ora, e nei prossimi mesi, Giorgia Meloni dovrà continuare sulla linea comunicativa impostata a seguito della vittoria. Nella specie, la sua comunicazione dovrà sempre più discostarsi dalla “comunicazione di lotta” messa in atto dalla campagna elettorale, lasciando spazio all’istituzionalità. In quanto Presidente del Consiglio, infatti, non si rivolge più solo al suo gruppo di elettori ma a tutti gli italiani, in particolare quelli da cui non è stata eletta, di cui deve guadagnare l’approvazione.

Comprendere il funzionamento degli attuali mezzi di comunicazione è fondamentale, imparare come sfruttarli lo è ancora di più.

 

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