Il Piccolo Principe

“Il Piccolo Principe” compie 80 anni

In piena Seconda Guerra Mondiale, Il 6 Aprile 1943 venne pubblicato a New York dalla Reynal & Hitchcock Il Piccolo Principe di Antoine de Saint- Exupéry. L’autore-aviatore aveva lasciato gli Stati Uniti poco prima e fu costretto a scrivere all’editore per domandare notizie del suo libro: “Non so niente del mio libro, neppure se è uscito in libreria! Mi scriva, per favore!”.

Il Piccolo Principe si apprestava a diventare uno dei più grandi successi letterari della storia.

Un successo straordinario, ottant’anni dopo

Dopo pochi mesi la storia aveva venduto già 37 mila copie, era ancora però lontana dal diventare il successo straordinario che oggi conosciamo. Ad oggi, infatti, se ne stimano circa duecento milioni di copie in circolazione.

Un’opera unica nel suo genere, per la maestria con cui essa fonde insieme il racconto filosofico, l’educazione sentimentale e l’opera spirituale con la veste di un’ingenua e delicata storia per bambini. Una storia semplice e commovente, con sotto testi politici e denunciatori, scritta in un periodo di intensa Guerra Mondiale.

Nel 2023, dopo numerosi adattamenti musicali, teatrali ed audiovisivi, Il Piccolo Principe compie ottant’anni.

Il Piccolo Principe

Il Piccolo Principe è un libro per l’infanzia, ma non una storia per bambini. Se, infatti, il suo protagonista è il famoso “ometto piuttosto fuori dal comune”dai capelli dorati le cui avventure sono genuinamente fantastiche, egli possiede una speciale sensibilità che gli adulti non possiedono. Se il bimbo è in piena fase di scoperta del mondo, dimostra però con le sue insistenti ed innocenti domande di interrogarsi sui massimi sistemi. Infine, se l’autore “parla” direttamente ai bambini in molte sue righe, sono frequenti i riferimenti “agli adulti”, schernendo di questi gli aspetti più gretti. Il Piccolo Principe disegno

Il mondo adulto è accusato di essere superficiale, per i suoi interessi molto legati alla pancia e poco all’intelletto come “bridge, golf, politica e cravatte”, incapace di intercettare i significati dietro ciò che è più esplicito.

Per quanto queste accuse siano addolcite dal contesto fiabesco, erano terribilmente attuali nel periodo di pubblicazione. Criticare la frivolezza del “pensare adulto”, che ammette solo discorsi di calcoli, soldi ed interessi personali durante la Seconda Guerra Mondiale, è perfettamente coerente. E non solo, la forza di questa critica altissima è anche nella possibilità di adattarla ad ogni epoca umana. Ottant’anni dopo, infatti, seppur meno tagliente forse, questa valutazione dell’egoismo umano è ancora modernissima.

Questa è anche la forza de Il Piccolo Principe, oltre alla smisurata dolcezza del racconto per i più piccoli che avvolge l’intera opera. Le parole di Antoine de Saint- Exupéry sono pesate con meticolosa precisione, calibrate ad hoc per ogni situazione, semplici, immediate e armoniose. Come anche il linguaggio del principino, è un linguaggio accessibile, fatto di parole comunissime. E questo è un altro aspetto straordinario di quest’opera, nella lingua del suo autore e del suo protagonista: un linguaggio immediato ed anche molto dolce, che nasconde però allusioni, significati e critiche molto più profondi.

Estraendo uno dei passaggi più celebri dell’opera: “Ecco il mio segreto. È semplicissimo: non si vede bene che con il cuore. L’essenziale è invisibile agli occhi.” Frasi semplici, fatte di parole semplici, che sanno coglier bene molti aspetti fondamentali dell’umanità.

Un racconto che assume ancor maggiore forza relazionandolo al suo autore.

Antoine de Saint- Exupéry

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Antoine de Saint- Exupéry a Tunis nel 1935.

Il racconto de Il Piccolo Principe assume ancora maggior potenza grazie al suo affascinante autore. Antoine de Saint- Exupéry non era soltanto uno scrittore, o almeno non principalmente. Arruolatosi a solo 21 anni nel 1921 divenne ben presto aviatore a Strasburgo. Iniziò così la sua carriera militare, col suo primo viaggio solitario a bordo di un Sopwith F-CTEE il 9 Luglio 1921.

Soltanto l’anno successivo, tornato a Parigi, iniziò a dedicarsi alla scrittura, dapprima con scarso successo. Questo lo portò a svolgere moltissimi lavori, come il contabile e il venditore di auto.

Da qui è facile intuire la correlazione messa in atto nell’opera del principino, tra la sua esperienza di vita (lavorativa e non) e la critica del protagonista all’aviatore sperduto nel deserto Sahariano.

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Firma di Antoine de Saint- Exupéry.

Il piccolo principe rappresenta un po’ la coscienza bambina, disillusa ma spiccatamente sensibile dell’autore diventato ormai adulto all’epoca di composizione (gli anni ’40 del Novecento). Un vero e proprio dialogo tra le due parti preponderanti della personalità del narratore – aviatore: la coscienza fanciullesca e la mente razionale da persona cresciuta.

Il Piccolo Principe: un’anima pura e disillusa

Il protagonista è un bimbo che accudisce con grande cura l’unica rosa sul suo pianeta, addomestica una volpe come diventasse a lui sorella, si preoccupa dell’eccessiva razionalità degli adulti sui pianeti a lui estranei, si innamora delle stelle e del pianeta in cui vive, tanto che arriverà a fare tutto il possibile per tornarci. Il Piccolo Principe è un’anima pura, non ancora contaminata dalla mente adulta, troppo razionale, logica e pratica.

Il 6 Aprile 2023 quest’opera sempiterna compirà ottant’anni esatti dalla sua pubblicazione. I motivi per cui ancora è tra i libri più letti della storia e il più letto tra i libri d’infanzia e non solo, sono presto svelati.

Qualsiasi sia l’epoca storica in cui questa storia venga letta, raccontata o ascoltata, ha le caratteristiche perfette per raccontare le menti umane, mantenendo sempre una dolcezza sopraffina nella novella per i più piccoli. Ottant’anni ma ancora non li sente, non li percepisce.

L’anima docile e ingenua del “nostro” principino che avevamo già perduto ottant’anni fa ad oggi è quanto di più lontano a noi possibile, ed è anche quanto di più utile potremmo aver preservato per evitare molti scontri a cui l’essere umano, per natura, dà vita.

Ottant’anni, ed abbiamo ancora tantissimo da imparare da quel bimbo buffo che ha fatto e fa tuttora sognare i bambini di tutto il mondo. Ed è per questo che ancora oggi celebriamo Il Piccolo Principe ed il suo autore Antoine de Saint- Exupéry.

 

Il Piccolo Principe via dedicata a Saint Exupéry
Rue Antoine-de-Saint-Exupéry a Lione.

 


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