La Cumbia, tra grandi nomi e autori di nicchia

La Cumbia

La Cumbia è una musica popolare e una danza nata, e principalmente sviluppatesi, in Sud America, in particolar modo in Colombia. Ad oggi è un genere in gran voga, oltre che a Bogotà, anche in Perù, in Argentina e in Brasile, dove si è mischiata con l’autoctona bossanova. 

Le origini della cumbia sono antiche e profondamente radicate nella cultura e nella storia del continente latinoamericano. La cumbiamba, una danza di gruppo che si svolge in ballando in cerchio, tipica di alcuni villaggi zambos nati nel periodo post schiavitù, rappresenta il più risalente antenato della moderna cumbia. Questa antica danza veniva eseguita sulle spiagge, attorno ai falò, dagli abitanti dei villaggi costieri per propiziare la pesca. Si danzava in senso circolare, nudi, con la partecipazione sia di uomini che di donne, adulti e bambini. Il ritmo era scandito da strumenti a percussione. 

Pian piano la cumbiamba si è evoluta e, da rituale di buon auspicio, si è tramutata in una danza di coppia, romantica e seducente. Da qui nascerà la cumbia che avrà fama in tutto il mondo, coi suoi testi d’amore, i suoi suoni suadenti e il lento e incessante ritmo crescente e coinvolgente.

La Cumbia in Italia

Ovviamente l’Italia, date le diverse radici culturali e musicali, non vanta un ampio repertorio di cumbia ma, grazie soprattutto all’opera di alcuni artisti – più o meno protagonisti del panorama musicale nostrano – questo particolare genere latino si sta ritagliando una sempre più cospicua nicchia di ascoltatori. Apprezzata per il suo forte e sapiente mix di sonorità tipicamente europee e latine, con un richiamo più o meno velato alla tradizione ritmica africana, la cumbia fa della ripetizione, del melting pot culturale e della malinconica leggerezza i suoi cavalli di battaglia.

Una famosa canzone ispirata a questi ritmi e melodie è proprio La Cumbia Di Chi Cambia di Adriano Celentano, scritta da Jovanotti, dell’album Facciamo Finta Che Sia Vero, pubblicato il 29 novembre 2011. 

La stessa canzone è stata riproposta, enfatizzando i caratteri sudamericani, da Jovanotti stesso, in collaborazione con i Bomba Estereo, band per l’appunto colombiana. Il gusto esotico di Lorenzo è sempre stato evidente, tanto da riproporre la cumbia nella canzone Fiesta, nell’album Jova Beach Party del  2019, con i Cacao Mental, il principale gruppo italiano di cumbia.

Nel 2017, inoltre, l’etichetta indipendente di Pordenone La Tempesta Dischi, che tra i cofondatori annovera il cantante e fumettista Davide Toffolo, leader dei Tre Allegri Ragazzi Morti, dà vita ad un collettivo artistico chiamato Istituto Italiano di Cumbia. Nasce poi la prima compilation di cumbia italiana: l’Istituto Italiano di Cumbia Vol.1. In questa playlist di Spaghetti Cumbia, così soprannominata con un chiaro riferimento agli spaghetti western, appaiono gruppi e autori da ogni parte d’Italia.

I Cacao Mental

I Cacao Mental aprono l’Istituto Italiano di Cumbia Vol.1 con Tingo Maria. 

Loro sono una band nata a Milano e ispirata alla cumbia peruviana: infatti, originario del Perù (proprio da Tingo Maria per l’esattezza) è il cantante Kit Ramos. 

Rappresentano, forse meglio di chiunque altro, il genere in Italia, essendo molto prolifici e riscuotendo, ovviamente nel quadro di un pubblico di nicchia, ottimi risultati. Proprio quest’anno hanno rilasciato Reproducciòn, album di dieci brani. 

La loro è una cumbia che spazia dai ritmi più legati alle tradizioni peruviane, a esperimenti più elettronici, tipici della cumbia argentina moderna. Proprio quest’ultima, infatti, sta riscuotendo sempre maggior successo in tutto il mondo, forte della sua capacità di mescolarsi con generi diversi e di successo, come la trap e l’elettronica rave. Proprio attraverso una comic novel del sopra citato Toffolo, il cammino della Cumbia del 2018, queste sperimentazioni musicale hanno iniziato a farsi conoscere anche nel Belpaese. 

La loro collaborazione più bizzarra è senza dubbio quella del 2019 con Myss Keta, nel singolo MORTACCI TUA. D’altronde, la propensione sperimentale ha portato la ragazza di Porta Venezia spesso a lavori coraggiosi e commercialmente rischiosi. 

Come già accennato in precedenza, la band italo-peruviana ha collaborato con Jovanotti nel brano Fiesta, dell’EP Jova Beach Party di cui sono anche i produttori.

I Tre Allegri Ragazzi Morti

I TARM, Tre Allegri Ragazzi Morti, sono una band alternativa nata a Pordenone nel lontano 1994. Oggi rappresentano la storia e le radici della musica indipendente, nel senso più profondo e umano del termine, e sono composti da Davide Toffolo, Enrico Molteni e Luca Masseroni. 

I Tre Allegri hanno costruito una carriera sul coraggio di essere se stessi e sulla capacità di mettersi alla prova. Abbracciano mille generi diversi, dal pop, all’indie-rock, al punk-rock, senza però mai rinchiudersi nei lineamenti di ognuno. 

In questa grande città – La prima cumbia, è forse il brano dei TARM che più accoglie il genere in questione e, guarda caso, è in collaborazione con Jovanotti. 

Ovviamente appaiono anche loro nella compilation dell’Istituto Italiano di Cumbia, dato che Davide Toffolo (noto anche come fumettista) ne è l’ideatore. Nella playlist il brano scelto è La Grana, in collaborazione con Ucronic (presente nel volume anche con Ahì Va). Anche in questo caso, come in Tingo Maria dei Cacao Mental, si esce un po’ dagli schemi tradizionali per favorire ritmi un po’ più elettronici.

Los3saltos

Una grande sorpresa della compilation di Spaghetti-Cumbia, sono i Los3saltos, band romana nata nel 2010. Appaiono con il brano Cumbia 3, dell’album Risacca del 2018. Questo è uno dei brani della lista più tradizionali e folkloristiche.

Così, la maggior parte dei loro lavori, che li rende una band molto di nicchia, difficilmente esce dagli schemi di una cumbia strettamente sudamericana. Basti pensare a Stupid Cumbia che apre proprio l’album appena menzionato. 

Nel 2019 rilasciano un altro album, per ora l’ultimo, intitolato Cumbia Park, che continua sulla stessa onda di Risacca, attraverso canzoni quasi ipnotiche come Vulcano.

In conclusione, la cumbia è sempre stata e continua ad essere un genere tra i meno conosciuti, ma comunque ben apprezzato per le sue caratteristiche latine che tanto piacciono. In Italia di tentativi ce ne sono e ce ne sono stati, e i risultati sono spesso lavori di ottima fattura, seppure gli autori non possono vantare di grandi pubblici, fatta eccezione di importanti cantanti che si occupano di altro ma che hanno sperimentato questo genere.

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