Iperborea: quando l’editoria incontra la sostenibilità

La situazione ambientale di questi anni non è una delle migliori.

I cambiamenti climatici, il problema dello smaltimento dei rifiuti, i vari tipi di inquinamento e il buco dell’ozono sono solo alcuni dei punti cruciali della questione, che non fanno altro che mostrarci la fragilità dell’ambiente che ci circonda (e che, troppo spesso, diamo per scontato).

Nel nostro piccolo, ognuno di noi può contribuire alla riduzione dell’inquinamento e al risparmio. Infatti, attraverso piccoli gesti quotidiani e mediante scelte più ecologiche si può vivere consumando meno (e meglio).

La situazione attuale 

Il 13 ottobre 2022 è stato pubblicato dal WWF il Living Planet Report: il rapporto biennale curato da WWF sulla salute della biodiversità globale, che analizza in particolare i trend di declino di decine di migliaia di popolazioni di vertebrati in tutto il mondo.

Purtroppo, l’esito è devastante: le popolazioni di fauna selvatica sono calate, in media, del 69%. Il report ci mette davanti al grave stato di salute della natura e lancia un appello urgente ai governi, alle imprese e all’opinione pubblica. È necessaria un’azione di trasformazione per invertire la drammatica perdita di biodiversità, che insieme all’emergenza del cambiamento climatico indotto dall’uomo minaccia il benessere delle generazioni attuali e future. Questa trasformazione è possibile  iniziando dai piccoli cambiamenti.

Oggi, in particolare, scopriamo quelli messi in atto dalla casa editrice Iperborea.

Iperborea

Iperborea è una casa editrice indipendente fondata da Emilia Lodigiani nel 1987.

Emilia Lodigiani, si laureò in lingua e letteratura inglese per poi trasferirsi immediatamente all’estero. Proprio dal fascino che il viaggiare esercita su di lei, nasce Iperborea: una casa editrice con l’obiettivo di diffondere la cultura nordeuropea in Italia. L’offerta che Iperborea ci dona è vastissima: se, inizialmente, la Lodigiani concentrava la sua attenzione sull’area scandinava e sulla Finlandia, presto il suo occhio è caduto anche sull’Islanda, sui Paesi Bassi e sul Belgio. L’esplorazione, infine, è approdata alle repubbliche baltiche e al Canada. L’abbondanza non è relativa solamente ai paesi presi in analisi: anche la produzione è ricca e di qualità. Si parte dai classici e dai premi Nobel, per toccare anche gli inediti o le traduzioni, fino alle contemporaneità.

Iperborea per l’ambiente

Attualmente l’editore è Pietro Biancardi, il quale ha deciso di ampliare maggiormente gli orizzonti di questa realtà e fare della sostenibilità uno delle sue colonne portanti.

Sul profilo Instagram della casa, infatti, ha dichiarato:

Dopo la pubblicazione, nel 2020, di un libro molto speciale, Il tempo e l’acqua di Andri Snær Magnason (traduzione Silvia Cosimini), dove l’autore si domandava perché, davanti agli allarmi e agli appelli degli scienziati sul clima, e ai tanti segnali sempre più inequivocabili, tiriamo dritto come se la cosa non ci riguardasse, a Iperborea abbiamo intrapreso un percorso di cambiamento per sviluppare una maggiore consapevolezza delle conseguenze ambientali del nostro lavoro. […]

Per ogni approfondimento, intanto, vi rimandiamo alla pagina sulla «Sostenibilità» che abbiamo creato sul nostro sito.

Iperborea si è unita ad Assolombarda Servizi e di Rete Clima, un’organizzazione specializzata nello studio degli impatti ambientali ed hanno, insieme, hanno calcolato l’impronta di carbonio emesso annualmente dall’azienda.

Che cos’è l’impronta di carbonio?

Si tratta della totalità delle emissioni di gas ad effetto serra che le attività di una azienda (o di una persona, o di un evento, o di un prodotto, ecc.) emettono in atmosfera, in forma diretta e/o indiretta. Tutte queste emissioni, naturalmente, contribuiscono al riscaldamento climatico. Attraverso questa valutazione, si può comprendere l’impatto esercitato.

L’impegno di Iperborea

Ciò che Iperborea si sforza di fare è rendersi conto di quelli che sono gli effetti indesiderati del proprio lavoro.

Partendo da questa presa di coscienza, l’azienda ha iniziato concretamente ad agire: in termini di emissioni dirette di CO2 e di residui di lavorazione, adottando pratiche più ecosostenibili e finanziando progetti di riqualificazione ambientale.

Qua sotto, alcuni punti del programma:

  • tutte le carte utilizzate per libri hanno la certificazione FSC (= una certificazione internazionale che attesta che il materiale è stato prodotto nel rispetto delle foreste della biodiversità e dei lavoratori: si ha la certezza che, per la produzione, non sia stata abbattuta nessuna foresta primaria e non sia stata danneggiata nessuna comunità indigena);
  • per le spedizioni a Milano (dove si trovano gli uffici): passaggio da corriere motorizzato a corriere in bicicletta;
  • sostituzione delle buste per le spedizioni non riciclabili con buste riciclabili (con la parte di carta facilmente separabile dalla parte di pluriball in plastica);
  • cambio fornitore dell’energia elettrica: da mix fonti energetiche miste a 100% provenienti da energia rinnovabile;
  • cambio fornitore del gas naturale: da gas naturale a gas naturale compensato 100%;
  • installazione cassette di carta da riciclo all’interno degli uffici;
  • erogazione dell’acqua attraverso un sistema di filtraggio collegato alla rete idrica;
  • ottimizzazione del termostato dell’ufficio con riduzione del riscaldamento e perfezionamento degli orari di accensione e spegnimento.

A partire dal 2020, dunque, è nato questo progetto.

Con cadenza annuale, viene pubblicato il suo andamento, in modo tale da coinvolgere anche i lettori.

Pietro Biancardi

L’impegno di Iperborea, messo in moto dal suo editore, è ammirevole. Vediamo alcune dichiarazioni da lui rilasciate in varie interviste:

Abbiamo cambiato fornitori per le spedizioni, limitato l’uso dell’auto a favore del treno per i viaggi promozionali.

Tutti i dipendenti e collaboratori di Iperborea raggiungono l’ufficio a piedi, con i mezzi o in bicicletta, mentre adoperavamo il lavoro agile già da prima dei lockdown del 2020.

In parte questi interventi sono frutto del lavoro della nostra squadra interna, coordinata da Daniela Ferrante. Per le cose più complicate e tecniche – come il calcolo dell’impronta carbonica – ci siamo appoggiati all’esperienza di Assolombarda Servizi e Rete Clima.

Ogni anno che passa gli effetti della mutazione si rendono più tangibili e hanno un impatto deleterio sulla vita di un numero sempre maggiore di persone.

 

 

 

 

 

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