“Spencer”, Diana e la sua favola tragica

Tra i film di maggior spicco arrivati nelle sale nel corso del 2022, il cinema internazionale ha dedicato particolare attenzione al racconto di alcune storie tragiche e drammatiche. Tra gli altri, uno dei lavori più attesi è stato Spencer, nato dalla regia di Pablo Larraín. Come si può facilmente intuire dal titolo, la pellicola racconta la storia di Lady Diana, focalizzandosi su un momento ben preciso della sua esistenza come Principessa del Galles. A differenza di altri film biografici sulla vita di Diana, Spencer cerca di analizzare le complessità della sua personalità, all’interno di un contesto fin troppo stretto per lei.

Oltre la biografia

“Una favola tratta da una tragedia vera”: è con questa frase che il film apre la propria narrazione ed è forse l’espressione migliore che definisce l’intenzione della pellicola in Spencer. L’obiettivo del regista, che nella sua carriera ha già diretto altri film biografici come Jackie (2016), non è quello di raccontare semplicemente i fatti storici e personali che caratterizzarono la vita di Diana come membro della famiglia reale britannica, ma piuttosto di riportare sullo schermo le difficoltà interiori di una donna lontana in tutto da quel contesto. 

La trama della pellicola si costruisce intorno a tre giorni ben precisi, in cui il protocollo della monarchia si concentra su una serie di riti e tradizioni di famiglia. Sono infatti i giorni di Natale del 1991, che Diana si trova controvoglia a trascorrere con gli altri reali: dai momenti che scandiscono la giornata a ciò che Diana deve indossare nelle varie occasioni, tutto è scandito con rigorosa precisione e puntualità. Fatta eccezione per pochi momenti, è in questa occasione che Diana ha l’opportunità di ripensare a tutte le difficoltà vissute a causa del suo matrimonio con Carlo, ormai completamente alla deriva. Le riflessioni della Principessa daranno poi il via alla sua definitiva separazione da Carlo e dal resto della famiglia reale.

Tra due mondi

A differenza di altre opere che raccontano la storia di Lady Diana, Spencer vuole raccontare i due mondi in cui Diana si trova a vivere. Non si parla soltanto delle regole della monarchia, ma anche delle sue riflessioni interiori. I mostri della mente con i quali Diana convive prendono vita sullo schermo, perseguitandola senza sosta. Fatte poche eccezioni, non si fida delle persone che la circondano, e questo rende sempre più difficile anche solo il trascorrere qualche ora con la propria famiglia nel periodo delle vacanze.

Inoltre, Spencer sceglie di indagare un momento specifico della vita di Diana, che nella pellicola diventa il punto di svolta per le decisioni future della Principessa. Al contrario di tante opere precedenti che narrano in maniera più superficiale l’intera vita di Diana come membro della famiglia reale o che si concentrano sul suo tragico epilogo, Spencer racconta delle problematiche a livello fisico e psicologico di Diana, concentrandosi maggiormente sul suo stato d’animo, in una versione molto più intima della Principessa.

La resa

A interpretare Lady Diana c’è Kristen Stewart, che ben riporta sullo schermo le movenze, gli sguardi e gli atteggiamenti della Principessa del Galles. Se nelle prime scene la resa del personaggio appare in un certo senso artefatta, man mano che la narrazione procede, essa si adatta alla drammaticità dei fatti narrati. Dunque, la versione di Lady Diana in Spencer appare diversa da quella a cui il pubblico è normalmente abituato a vedere nelle narrazioni che la riguardano. Il focus della trama riguarda le difficoltà di una donna smarrita all’interno di un contesto che non le appartiene e che, senza punti di riferimento, fatica addirittura a riconoscere. 

Perché (non) guardare Spencer

Se si è alla ricerca di un film che racconti la vita di Diana, probabilmente Spencer non è il film più adatto per conoscere la storia della Principessa del Galles, soprattutto per due motivi principali. Innanzitutto, la trama di Spencer è condita con alcuni fatti e personaggi inseriti nel contesto della narrazione cinematografica, che non hanno trovato fondamento nella realtà storica di quanto avvenuto durante gli anni del matrimonio tra Carlo e Diana. Inoltre, Spencer si allontana dall’essere un film “banalmente” biografico perché esso si concentra sulle difficoltà di una donna e di una madre, andando oltre il personaggio di Lady Diana come figura storica, ma indagando alcune dinamiche che caratterizzano la complessità delle problematiche legate alla psiche umana.

Dunque, Spencer va oltre la vita di Lady Diana, avvicinando lo spettatore all’esistenza di una delle personalità più complesse appartenute alla famiglia reale britannica. La versione proposta in Spencer restituisce una narrazione più intima, fino a far sentire lo spettatore colpevole di aver visto troppo oltre le finestre dei palazzi reali.

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