“Mercoledì”, Tim Burton si dà alle serie TV

Tra le nuove uscite programmate per novembre 2022 all’interno del catalogo Netflix, c’è una novità che non può di certo passare inosservata: sulla piattaforma streaming è arrivata Mercoledì, la prima serie TV firmata dal regista Tim Burton. La serie, come si può facilmente intuire dal titolo, si concentra sul personaggio di Mercoledì Addams e del suo carattere decisamente fuori dal comune. Riprendendo nella narrazione le figure più famose della famiglia più macabra della storia del cinema e della serialità, Mercoledì esplora una nuova dimensione dell’horror, che si intreccia con le dinamiche dell’adolescenza della protagonista.

Le origini e la trama

La famiglia Addams non ha bisogno di molte presentazioni: le origini risalgono al secolo scorso e, nel corso degli anni, i suoi personaggi più famosi sono stati protagonisti di varie storie diverse, in forma di film, telefilm o serie TV. Negli anni, la famiglia Addams è diventata la rappresentazione per eccellenza del mondo macabro e horror, tanto da entrare definitivamente nella cultura popolare di diverse generazioni.

Con Mercoledì si fa strada una novità importante: il fulcro della storia si concentra sul personaggio di Mercoledì Addams (interpretata da Jenna Ortega), la figlia rappresentata dalle sue lunghe trecce nere che ben si intonano all’atmosfera dark della sua famiglia. Secondo quanto anticipato all’interno del trailer, gli episodi della prima stagione di Mercoledì racconteranno di un’adolescente fuori dal coro, non solo per il suo aspetto e il suo carattere, ma anche per le sue attitudini, per i suoi passatempi e per le sue scelte. Tutte queste caratteristiche allontanano drasticamente Mercoledì dall’essere un’adolescente qualunque, tanto da spingere i genitori (interpretati da Catherine Zeta Jones e Luis Guzmán) a farla ammettere alla Nevermore Academy. In questa nuova scuola, dove gli Addams hanno passato gli anni della propria adolescenza, Mercoledì potrebbe finalmente trovare qualcuno di simile a lei.

Sperimentazioni

Qualsiasi grande maestro che meriti di essere chiamato tale sa perfettamente che non è mai troppo tardi per sperimentare e per mettersi in gioco con sfide sempre diverse. Tim Burton non fa eccezione e, dopo una carriera che lo ha consacrato a re indiscusso del cinema macabro e gotico, Mercoledì rappresenta anche per lui una nuova avventura. Burton è il regista dei primi quattro episodi e produttore della serie e sembra aver sperimentato volentieri i ritmi di lavoro e le dinamiche differenti di una serie rispetto al mondo del cinema, con l’occasione di raccontare una storia comunque vicina al suo stile.

Affinità

In occasione dell’ultima edizione dei Lucca Comics and Games, Tim Burton ha potuto presentare il lavoro e le impressioni raccolte dietro il processo di creazione di Mercoledì. Come da lui stesso confermato, nonostante la serialità non sia il suo mondo, egli, complice forse anche l’esperienza nel genere, ha comunque saputo mettere in luce nuovi aspetti di un personaggio già celebre a livello mondiale. L’intero processo è stato in qualche modo guidato dalle somiglianze e dalle affinità che il regista stesso ha trovato con il personaggio di Mercoledì.

Stando al suo discorso di presentazione della serie, Tim Burton ha trovato diversi punti di contatto tra la propria adolescenza e quella di Mercoledì: emblema della stranezza, anche Burton ha raccontato di aver vissuto una giovinezza in qualche modo simile. Le dinamiche tipiche dell’adolescenza, a scuola e con i coetanei, diventano il centro di Mercoledì, in cui viene narrata l’evoluzione della protagonista e le sue reazioni davanti a determinate situazioni.

Per adolescenti

Seppur in un altro contesto e con dinamiche che si rifanno anche al mondo fantasy e alla commedia, Mercoledì affronta in qualche modo dinamiche dell’adolescenza di cui chiunque potrebbe diventare protagonista. Secondo le parole di Tim Burton, questo potrebbe aiutare chi da sempre si sente fuori dal coro a trovare in Mercoledì qualche similitudine con la propria vita, come è accaduto al regista stesso. Per questo, Mercoledì si etichetta come serie adolescenziale: questo non significa però che non possa essere apprezzata anche da un pubblico più adulto.

Dunque, Mercoledì è appena arrivato all’interno del catalogo Netflix, in un periodo dell’anno che ben si intona al clima dark e tenebroso della serie. Con la regia e le idee di Tim Burton, la serie porta con sé molte aspettative che, secondo quanto si può intuire dal trailer, probabilmente non deluderanno il pubblico.

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