“Gli Anelli del Potere”: uno sguardo al nuovo teaser

Nel primo pomeriggio dello scorso 14 luglio Amazon Prime Video ha finalmente rilasciato un secondo teaser trailer dell’attesissima Gli Anelli del Potere, serie prequel de Il Signore degli Anelli, pronta ad esordire sulla piattaforma a partire dal prossimo 2 settembre. Il prodotto, affidato agli showrunner J.D. Payne e Patrick McKay e destinato, nel bene o nel male, a lasciare una traccia indelebile nella storia della televisione – anche in considerazione dell’ingente budget di produzione (il più alto di sempre nel panorama seriale) – non era ancora riuscita a riscaldare gli animi dei fan, specie dei tolkeniani più agguerriti; forse anche a causa di una campagna marketing a tratti manchevole e mai realmente incisiva.

Il nuovo teaser sembra invece aver parzialmente arginato la pioggia battente di critiche degli ultimi mesi e aver donato nuova fiducia nei confronti della mastodontica operazione targata Amazon. Un’importante, anche se non definitiva, inversione di tendenza che può risultare propedeutica ad una progressiva crescita dell’hype.

 

Positive vibes

Gli Anelli del Potere porterà per la prima volta sugli schermi le eroiche leggende della mitica Seconda Era della storia della Terra di Mezzo in un’era lontana in cui furono forgiati grandi poteri, regni ascesero alla gloria e caddero in rovina, improbabili eroi furono messi alla prova, la speranza appesa al più esile dei fili, e uno dei più grandi cattivi usciti dalla penna di Tolkien minacciò di far sprofondare tutto il mondo nell’oscurità. Partendo da un momento di relativa pace, la serie segue un gruppo di personaggi, alcuni già noti, altri nuovi, mentre si apprestano a fronteggiare il temuto ritorno del male nella Terra di Mezzo. Dalle più oscure profondità delle Montagne Nebbiose, alle maestose foreste della capitale elfica di Lindon, all’isola mozzafiato del regno di Númenor, fino ai luoghi più estremi sulla mappa, questi regni e personaggi costruiranno un’eredità che sopravvivrà ben oltre il loro tempo.

La sinossi dello show è stata resa nota da tempo. Il secondo teaser, sulla scia di quanto già accaduto per il primo, si conferma un trailer d’ambiente, volto a mettere in luce la qualità grafico-visiva del materiale, senza ancora sviscerarne l’effettivo contenuto narrativo. Amazon torna alla carica con immagini inedite, consentendo al pubblico di osservare alcuni scorci delle location fondamentali nonchè i volti dei personaggi che le “abiteranno”. Gil-galad, Durin IV, Disa, Arondir, Bronwin, i giovani Isildur, Galadriel, Elrond; nuove e vecchie conoscenze della Terra di Mezzo i cui destini sono destinati a incrociarsi.

Epica

La potenza e la carica espressiva di alcune immagini sono indubbiamente i pilastri portanti dell’ottimo riscontro ottenuto dal nuovo teaser. Due, in particolare, le inquadrature in grado di fare breccia nei cuori e nelle menti di gran parte degli spettatori. Al secondo 0:14 gli occhi degli appassionati hanno infatti potuto riempirsi della luce paradisiaca emanata dai leggendari Laurelin e Telperion, i due alberi d’oro e d’argento posizionati sul colle di Ezellohar a Valinor, sorgenti di luce della terra di Aman quando, come recita la voce narrante,

il mondo era così giovane che non esisteva ancora il levar del Sole

A un minuto esatto di distanza, invece, la possibilità di penetrare nella mente della giovane Galadriel assume i contorni di una cupa visione di morte e distruzione, dalle forti tonalità rossastre; uno spaventevole presagio di oscurità estremamente suggestivo, accompagnato da parole che sembrano non lasciare scampo:

Tu non hai visto quello che ho visto io

Aria di casa

Foreste elfiche, miniere naniche (una splendida Khazad-dûm), ampie ed ispirate vedute aeree, orde di orchi. Amazon risponde alle accuse di impersonalità e genericità rievocando atmosfere Jacksoniane e riconducendo le folle di affezionati ai “verdi e confortevoli pascoli” della Terra di Mezzo. Una Terra che, presentata in un’epoca antecedente a quella dell’universo filmico conosciuto, sceglie dunque di abbracciarne il clima generale mantenendo però una certa autonomia fotografica e d’ambientazione, consapevole di avere il compito di raccontare geografie fino ad ora mai esplorate su grande o piccolo schermo (a partire dalla gloriosa civiltà di Numenor). Aria di casa e nuove correnti sembrano voler creare una efficace commistione di elementi, così da raccogliere i frutti dell’esperienza cinematografica e gettare, al contempo, i nuovi semi di un radioso futuro.

 

Alcuni dubbi

Non solo rose e fiori. Come di consueto anche il nuovo teaser è stato accompagnato da opinioni differenti e non sempre entusiastiche. Al di là delle note polemiche riguardanti la carnagione scura dell’elfo silvano Arondir e le sterili considerazioni riguardanti la mancanza di barba sul volto della principessa nanica Disa, numerose sono le voci che, in occasione dell’uscita del nuovo trailer, hanno lamentato una certa sterilità a livello di trama. La sceneggiatura e le apparenti licenze poetiche degli showrunner sono infatti uno degli elementi che desta maggiore preoccupazione all’interno del fandom. Ancora non è dato sapere se di qui a qualche settimana un nuovo main trailer precederà l’effettivo rilascio della serie e, sebbene un prodotto di questo tipo debba saper calibrare con attenzione suggestioni visive e informazioni contenutistiche, è altrettanto vero che, almeno per ora, le indicazioni narrative si sono rivelate abbastanza scarne o quantomeno generiche.

Meteor-man

Il reale pomo della discordia è però costituito dal cosiddetto uomo-meteora, la misteriosa figura che, evidenziata in entrambi i teaser, approda nella Terra di Mezzo come una palla di fuoco. Da mesi gli esperti dibattono sulla possibile identità di questo individuo: chi dice possa trattarsi di uno degli Istari (gli stregoni inviati nella Terra di Mezzo durante la Terza Era), e chi, al contrario, azzarda a pronunciare il nome di Sauron.

Ciò che non convince gli appassionati è il fatto che non solo, essendo la serie ambientata nel corso della Seconda Era, la collocazione di Istari e Sauron andrebbe incontro a uno sfasamento temporale; bensì che negli scritti di Tolkien non viene mai fatta parola di un personaggio giunto con una meteora. D’altra parte sembra ormai chiaro che J.D. Payne e Patrick McKay abbiano intenzione di comprimere le tempistiche “impossibili” create da Tolkien e, come già dimostrato in fase di creazione di nuovi personaggi, abbiano scelto di ispirarsi al lavoro del professore senza però voler ricalcare pedissequamente ogni singola riga scritta dallo stesso.

La speranza è che licenze e “storture” in fase di adattamento possano essere cancellate dalla spettacolarità visiva e soprattutto narrativa di una serie che, di sicuro, farà parlare molto di sè.

 

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