Roma insolita panorama

Roma insolita. Una passeggiata in città lontano dai luoghi comuni

Roma, la Città Eterna. Museo a cielo aperto, piena di bellezza e contraddizioni. Trascorrere qui una vita intera non basta per conoscere ogni luogo, ogni storia, ogni dettaglio. E se da turisti capita di visitare i luoghi più iconici, musei e monumenti che sono tappe obbligatorie per una conoscenza generale della città, tornando qualche volta in più a visitarla, o abitandovi, può venir voglia di scoprire anche altro. Voglia di scoprire una Roma insolita. E Roma non delude, neanche chi è avvezzo a percorrere le sue strade e va alla ricerca di qualcosa di inconsueto.

Noi abbiamo avuto il privilegio di nascere a Roma e io l’ho praticata come si dovrebbe, perché Roma non è una città come le altre. È un grande museo, un salotto da attraversare in punta di piedi.

Alberto Sordi

Roma insolita dall’alto

Le vedute della città di Roma dall’alto abbondano. La città dei sette colli mette in mostra la sua bellezza da varie prospettive, svelandola anche e soprattutto dall’alto. Molto famosi i panorami del Pincio, quello del Gianicolo, il panorama dello Zodiaco a Monte Mario e quello dell’Altare della Patria, per citarne alcuni.

Il Cupolone

Quando si pensa di andare in visita nella zona del Vaticano, normalmente ci si dirige alla Basilica di San Pietro o ai Musei Vaticani. Qualcuno sceglie di visitare le Grotte Vaticane con le tombe dei papi e ancora più giù la necropoli e la tomba di Pietro. Si finisce insomma per trascurare un altro straordinario panorama della città di Roma: quello visibile dalla Cupola della Basilica di San Pietro. I romani lo chiamano Cupolone.

Vale la pena affrontare un cospicuo numero di gradini, per l’esattezza 551, che si riducono ad appena 320 – si fa per dire – se si decide di prendere l’ascensore. La scala a chiocciola sale attraverso una stretta galleria rivestita di piastrelle lucide la cui visione, a tratti, risulta ipnotica. Una volta raggiunta la cima, potrebbe non essere semplice decidere che cosa è più bello: se lo spettacolo di vedere dall’interno e dall’alto la navata centrale della basilica e l’altare, o il magnifico panorama di Roma a 360 gradi. La veduta sulla perfetta geometria del Colonnato del Bernini su cui si innesta via della Conciliazione è emozionante, tanto quanto proseguire la visita passeggiando sulle terrazze rivestite di mattoncini rossi, tra parafulmini e santi di pietra girati di spalle perché intenti a sorvegliare la sottostante piazza.

Roma insolita vista dal Cupolone

Roma insolita sotterranea

La città di Roma oltre a mostrare la sua bellezza, racconta in molti modi anche i suoi oltre duemila anni di storia. Sicuramente lo fa dall’alto, con le vedute panoramiche; per le strade, dove fanno mostra di sé reperti e aree archeologiche riportate all’incirca al livello dell’attuale carreggiata e più in basso, in luoghi sotterranei che rimangono un po’ nascosti, ma non per questo impraticabili per chi voglia visitarli. Tra tanti, troviamo la famosa Domus Aurea, i sotterranei delle Terme di Caracalla, innumerevoli catacombe e colombari, chiese paleocristiane, bunker di epoche più recenti.

La città dell’acqua

Una Roma insolita si nasconde anche a pochi passi dalla Fontana di Trevi, tra via di San Vincenzo e vicolo del Puttarello. In questa zona centralissima della città si cela il poco noto sotterraneo di Vicus Caprarius. Si tratta di una piccola area archeologica, circa 350 metri quadri, scoperta per caso nel 1985 durante i lavori di ristrutturazione dell’ex Cinema Trevi.

Vicus Caprarius

Roma in questo luogo ci lascia immaginare come poteva essere la vita di chi abitò dentro a un’insula, una specie di condominio destinato alla residenza intensiva, risalente all’Età Neroniana, tra il 54 e il 68 a.C. Nel IV secolo il caseggiato fu trasformato in una esclusiva domus signorile. L’edificio contiguo, anch’esso in parte ancora visibile nell’area archeologica, cambiò a sua volta destinazione d’uso passando in Età Adrianea, tra il 117 d.C. e il 138, da edificio pubblico a castellum acquae: un serbatoio idrico collegato all’Acquedotto Vergine, lo stesso che alimenta la fontana di Trevi.

Roma insolita vicus caprarius

Ancora acqua, ma di un altro acquedotto

Passando per viale del Gianicolo, sebbene attratti dallo spettacolo che si affaccia di fronte alla grande terrazza con un’altra magnifica veduta panoramica del centro di Roma, è impossibile non notare quello che i romani chiamano Fontanone. Grandi arcate fiancheggiate da colonne di marmo bianco fanno da cornice alla vasca azzurrissima in cui termina l’Acquedotto dell’Acqua Paola, voluto intorno al 1600 da papa Paolo V Borghese. Il papa viene ricordato grazie ai simboli del drago e dell’aquila scolpiti sulla fontana e per il nome ufficiale di questo monumento.

Curiosità cinematografiche

Mentre la Fontana dell’Acqua Paola fa bella mostra di sé sul viale del Gianicolo, il piccolo giardino sul retro rimane nascosto alla vista dei più, o almeno resta nascosto per tutti quelli che non sanno che è visitabile prenotando tramite il sito della Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali. Paolo Sorrentino, nel film La Grande Bellezza ci regala un assaggio della visuale interna e segreta della Fontana dell’Acqua Paola nella scena iniziale, un po’ onirica e molto evocativa, in cui un coro di donne canta davanti alla balaustra interna della fontana.

Roma insolita Fontanone

Il film La Grande Bellezza offre anche altri spunti per andare a cercare luoghi più o meno famosi della città di Roma, tutti di certo molto suggestivi. In un momento del film si scorge una veduta molto particolare della Cupola di San Pietro, circondata da siepi. Si tratta della visuale, molto famosa per dire il vero, del Cupolone visto attraverso il buco della serratura del portone della Villa del Priorato di Malta, in Piazza dei Cavalieri di Malta.

Il rumore del silenzio

Un pellegrinaggio al famoso portone della Villa del Priorato può essere in realtà il pretesto per una passeggiata in un luogo dove apprezzare il rumore del silenzio. Si potrebbe infatti proseguire questa passeggiata ideale nella Roma insolita salendo sul Colle Aventino. Camminando tra vie davvero poco trafficate di questo quartiere sembra di essere immersi in un’atmosfera ovattata, lontanissima dal caos cittadino di cui arrivano solo pochi suoni, molto attutiti.

Roma insolita dalla serratura

Roma insolita sul Colle Aventino

Nel silenzio del Colle Aventino è possibile visitare la Basilica dei Santi Bonifacio e Alessio e la Basilica di Santa Sabina, proprio accanto alla Villa del Priorato di Malta. Poi ancora la Basilica di Sant’Alessio e poco distante da lì, attraversando Piazza Pietro d’Illiria, si può accede al piccolo parco Savello. I romani lo conoscono con il nome di  Giardino degli Aranci. Si tratta di un altro magnifico belvedere da cui ammirare altre sfumature della città di Roma, stando rivolti verso San Pietro.

E se siete arrivati fino a lì, noterete che forse l’unico posto in cui ci sono altre persone è proprio davanti al famoso portone. Attendono in fila, pazienti, di poter spiare Roma attraverso il buco della serratura più famoso della città.

 


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