Jovanotti: creatore seriale di contenuti

L’estate si sta avvicinando a grandi passi. Questa estate 2022 sarà attraversata, in particolare, da uno degli eventi musicali più attesi d’Italia: il Jova Beach Party. 

Il primo omonimo tour delle spiagge di Jovanotti, nel 2019, si era concluso con numeri strepitosi. Un totale di più di 600 mila spettatori, di cui circa 100 mila nella tappa conclusiva all’aeroporto di Linate che è stato il live con più spettatori di tutto il 2019 in Italia. Diciotto date totali: sedici nelle spiagge italiane, una a Plan de Corones (nelle Alpi) e una, appunto, all’aeroporto di Linate. 

Oltre ai 600 mila spettatori si sono registrate 5.8 miliardi di impressioni sui social e il 93% di commenti positivi. Numeri da capogiro.

Il Disco del Sole

Se questo è stato il primo Jova Beach Party, ovviamente per il secondo c’è molta più attesa e aspettativa. Jovanotti però stupisce ancora una volta non portando un vero e proprio album con sé nelle spiagge. Sono state pubblicate playlist sulla piattaforma Spotify, quasi fossero veri e propri EP, sono uscite canzoni sparse, ma nessun disco fisico, almeno fino all’inverno prossimo.

Stando alle parole del cantautore toscano, infatti, non è da escludere l’uscita di un disco fisico che racchiuda le canzoni del Jova Beach Party 2022. Il probabile nome è “Disco del Sole”, ma comunque se ne parlerà solo dopo l’estate, a tour finito. Una scelta coraggiosa, senza dubbio, che non tutti i cantanti possono permettersi di fare, specialmente nel panorama 2022, dopo due anni di pandemia. 

Per ora, tra EP e singoli, sono state rilasciate 14 canzoni (15 contando un remix di Corpo a corpo), a partire da Il Boom, la prima, fino all’ultimo singolo, I Love You Baby, che sta riscuotendo i maggiori successi. 

I testi, le musiche, le sensazioni e le idee variano in modo straordinario. All’interno dell’EP Mediterraneo ci sono musiche elettroniche, basta pensare a canzoni come Allelú per esempio, e brani con reference completamente differenti, come Mediterraneo con quel suo ritornello rasentante una musica proto lirica.

Jovanotti senza confini

Partendo da queste due canzoni si può notare la voglia di rinascita post pandemia (che raggiunge l’apice in Alla Salute). I testi, infatti, contengono numerosi riferimenti a luoghi geografici esotici e lontani, come Macao, il Mar Nero, il Sertao, che spingono l’ascoltatore a viaggiare, non fosse altro con i suoi pensieri, lungo tutto il pianeta.

Oltre ai nomi di posti più o meno lontani, vengono citati e utilizzati anche stili musicali che attingono a piene mani dal repertorio folk proprio di differenti culture, basti pensare alle influenze della cumbia sudamericana a cui ormai Lorenzo ci ha abituati, e pure agli ultimi ritmi della musica elettronica e rap. Non solo, rimanendo su Mediterraneo e Allelu, si nota facilmente che alcune parole o intere parti di canzoni sono realizzate in lingue straniere unendo arabo, greco, francese e altre ancora.

La voglia di uscire da tutti i confini immaginabili c’è sempre stata in Jovanotti, ma è esplosa ancor più con Jova Beach Party, che, come progetto e come ambientazione, richiede l’intenzione di voler uscire dagli schemi e farsi trasportare fino a dove la musica spinge. Dopo la pandemia, questa caratteristica si è evidentemente spinta al massimo, portando Jovanotti a pubblicare, insieme a Nicola Crocetti, una raccolta di poesie dedicate al tema del viaggio e del mare, intitolata Poesie da Spiaggia.

L’ambiente

La realizzazione del secondo Jova Bech Party ha fatto riaffiorare alcune critiche sull’impatto ambientale del Festival, come pure era successo nei mesi precedenti il primo evento. Nel tour d’esordio comunque Jovanotti aveva optato per situazioni green e aveva trovato importanti partner ambientali, tra cui il nome di spicco del WWF. Torna il Party e tornano le critiche, stavolta però Lorenzo ha intensificato maggiormente le soluzioni ambientaliste.

Con Impresa SanPaolo e WWF, si coltiva l’iniziativa Ri-Party-Amo: una mobilitazione nazionale di raccolta fondi (si punta a quota 5 milioni di euro) che permetterà di ripulire 20 milioni di metri quadrati di spiagge. Inoltre 12 aree a rischio godranno di interventi ingegneristici con lezioni sul campo per circa 100 mila studenti e la possibilità di ottenere una borsa di studio.

Il Jova Beach Party sarà inoltre nuovamente plastic free, migliorando però alcune situazioni dell’edizione precedente: Jovanotti infatti ha assicurato la consegna di borracce per gli spettatori con le quali poter conservare l’acqua.

Il “Dopo Party”

È probabile, a detta di Jovanotti stesso, che dopo l’impegnativo Jova Beach Party, egli voglia prendersi una pausa o comunque provare a inventare ancora qualcosa di nuovo. C’è da dire che una pausa per ricaricare sarebbe più che giustificata dato che in questi anni è stato uno dei cantanti più attivi. Dal 2019 ad oggi infatti si contano due tour d’Italia molto impegnativi sia fisicamente (l’evento del Jova Beach Party inizia in ogni data alle 15:00 e finisce a mezzanotte) sia nell’organizzazione.

Inoltre in questo lasso di tempo ha pubblicato un album per il primo Jova Beach Party, ha rilasciato un’EP dedicato alla Luna (Lorenzo sulla Luna) e sta per prendere forma l’ipotetico Disco del Sole. Ha inoltre collaborato con la serie tv A Casa Tutti Bene fornendogli la sigla. Ricordo la pubblicazione di Poesie da Spiaggia con Crocetti e la serie tv di Rai Play Non Voglio Cambiare Pianeta di cui è protagonista.

Per chi non la conoscesse la serie filma in prima persona il viaggio in bici di Jovanotti nel 2020 di più di 4.000 Km per il Sud America: dalle Ande (tra Perù e Cile) fino alla Patagonia (regione argentina dell’estremo Sud) e ritrae alcuni tra i paesaggi più belli del Sud America, mantenendo lo sguardo ambientalista.

Se prenderà una pausa, sarà più che meritata.

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