Eurovision

Alla scoperta dell’Eurovision 2022

Dal 10 al 14 maggio 2022 l’Italia ospita la 66esima edizione dell’Eurovision Song Contest, precisamente a Torino. Dopo la vittoria dei Måneskin, schizzati al successo mondiale mainstream proprio dopo la scorsa edizione, Mahmood e Blanco, vincitori dell’ultima edizione del Festival di Sanremo (trovi qui le nostre considerazioni a riguardo), proveranno a bissare il successo dei campioni uscenti.

In molti, però, non conoscono le radici e la storia dietro questa competizione e il suo particolare regolamento. Oggi faremo un po’ di chiarezza a riguardo.

Cos’è l’Eurovision?

L’Eurovision Song Contest è un festival musicale internazionale nato in quel di Lugano nel 1956, organizzato con cadenza annuale dalle emittenti degli Stati membri dell’Unione europea di radiodiffusione (EBU).

Nacque nel dopoguerra con l’intento di restituire un senso di unità ai Paesi coinvolti nel conflitto mondiale tramite un programma televisivo di livello internazionale. L’idea di una gara canora fu proposta dal giornalista Sergio Pugliese sul modello del Festival di Sanremo.

Ad oggi, la competizione si divide in tre serate: due semifinali e la finale. Fino al 2003 la competizione era racchiusa in un’unica serata finale, effettuando delle preselezioni in caso di troppi partecipanti iscritti. Dal 2004 è stata introdotta una serata di semifinale, ma l’alto numero di partecipanti alle kermesse ha portato nel 2007 a dividere la semifinale in due serate per dare opportunità a tutti di partecipare.

Il regolamento

Il regolamento è una delle peculiarità del festival, in quanto molto stringente e spesso limitante. Per i cantanti è posto un limite minimo di età pari a 16 anni e non posso esservi più di 6 persone contemporaneamente sul palco.

Le regole per la canzone partecipante alla competizione sono molte di più e anche piuttosto bizzarre. Nell’ordine troviamo:

  • La durata della canzone partecipante non può superare i 3 minuti. Questa particolare regola fu imposta in seguito all’esibizione del brano Corde della mia chitarra da parte di Nunzio Gallo, che raggiunse il record di 5 minuti e 9 secondi;
  • La canzone può essere cantata in qualunque genere e lingua, anche inventata. Spesso però, molti dei favoriti sono soliti inserire una strofa in lingua inglese;
  • Durante l’esibizione live non può essere fatto uso di auto-tune. Al giorno d’oggi risulta essere uno dei punti di discrimine cruciali, motivo dell’assenza di brani di matrice hip-hop al festival;
  • La canzone deve essere pubblicata non prima del 1° settembre dell’anno precedente allo svolgimento della gara e deve essere accompagnata da un video;
  • L’esibizione non deve avere una scenografia o una coreografia controversa, con divieto di presenza di animali;
  • La canzone non deve avere contenuti politici, pubblicitari o offensivi;

Per quanto riguarda il televoto, il pubblico può votare tramite un SMS con il numero della canzone indicato durante l’esibizione, una chiamata o tramite l’app ufficiale dell’evento. Il voto è permesso ai maggiorenni e possono essere dati 5 voti per canzone e per un massimo di 4 canzoni, per un totale di 20 voti. Non è possibile votare il proprio Paese.

I partecipanti

La scelta dei rappresentati di ogni Stato partecipante è rimessa alla discrezione di ognuno di essi. Alcuni tramite l’organizzazione di un festival nazionale, il cui vincitore avrà il diritto alla partecipazione al Eurovision, come accade per l’Italia. Il vincitore del festival nazionale ha la possibilità di presentare anche un brano diverso da quello portato nella competizione interna. Altri Stati effettuano una selezione interna.

Inoltre, l’emittente nazionale ha la facoltà di scegliere il proprio rappresentante senza vincoli di nazionalità. Questo è il caso dell’edizione odierna con il cantante italiano Achille Lauro a rappresentare lo Stato di San Marino (trovi l’annuncio sorprendente sui social qui). Un altro famoso caso è quello della cantante canadese Céline Dion che partecipò e vinse nel 1988 come rappresentante della Svizzera.

Una precisazione va fatta anche a livello di emittenti di Stati membri dell’Unione europea di radiodiffusione. In molti rimangono stupiti dalla partecipazione di alcuni Paesi come Australia, Israele e Svizzera. La partecipazione all’Eurovision è possibile solo se si è membri effettivi o associati dell’Unione europea di radiodiffusione, per questo anche Paesi non appartenenti all’Unione Europea possono partecipare alla competizione.

Albo d’oro, record e statistiche

Arrivato alla 66esima edizione, l’Eurovision conta 67 vincitori, considerando il pareggio a quattro del 1969. Nessun cantante ha ottenuto più di una vittoria, a eccezione del cantante irlandese Johnny Logan che conta 2 successi nella competizione.

Il Paese che conta più vittorie al festival è l’Irlanda con 7 primi posti, seguita dalla Svezia con 6 e Paesi Bassi, Regno Unito, Lussemburgo, Francia con 5.

La stessa Francia detiene il record della partecipante più giovane all’Eurovision, con Nathalie Paque che si esibì nel 1989 a soli 11 anni (oggi non avrebbe potuto partecipare). Al contrario, la Svizzera detiene il record di partecipante più anziano della manifestazione, con Emil Ramsauer che partecipò nel 2013 a 95 anni.

Il record di artista con più partecipazioni all’Eurovision appartiene alla sammarinese Valentina Monetta con 4 partecipazioni.

In attesa della finale di sabato, lasciamo in calce la playlist delle canzoni partecipanti a questa edizione.

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