Ucraina

L’Ucraina e i suoi celebri personaggi (seconda parte)

Nella prima parte dell’articolo abbiamo conosciuto le storie di Maria Prymachenko e Taras Shevchenko, importanti personaggi provenienti dall’Ucraina. Concentriamoci oggi su altre due celebri personalità ucraine: Sonia Delaunay e Kazimir Malevich.

Sonia Delaunay, la cubista ucraina

Sonia Terk nasce a Odessa il 14 novembre 1885; successivamente, viene adottata da uno zio che le garantisce un’ottima istruzione. Fin da subito mostra un precoce talento per le arti figurative e inizia a frequentare le migliori scuole. Intraprende viaggi in tutta Europa all’inizio del XX secolo e a Parigi scopre le opere dei Neo Impressionisti, che saranno essenziali per la definizione del suo stile pittorico.

Dopo un primo infelice matrimonio, la pittrice incontra e in seguito sposa l’artista Robert Delaunay, anche lui interessato al movimento Neo Impressionista e alle Avanguardie. I due coniugi si stabiliscono a Parigi dove dipingono opere in grado di esprimere il lirismo del colore e che traevano ispirazione dalla tavolozza dei colori neo impressionisti e dalle forme cubiste.

Sarà Guillame Apollinaire, poeta e buon amico della pittrice ucraina e del marito, a chiamare per la prima volta Orfismo il movimento inventato dalla coppia. Apollinaire prende il nome da Orfeo, il musicista e poeta della mitologia greca. L’Orfismo si basa sulla fluidità dell’astrazione e sulla volontà di giocare con la simultaneità dei colori, i quali accostati uno accanto all’altro generano un forte contrasto.

Il trasferimento in Spagna e l’apertura dell’atelier

Robert e Sonia Delaunay nel 1914 decidono di trasferirsi in Spagna, dove la carriera della donna decolla. Le viene dedicata infatti una mostra personale e uno dei dipinti più celebri del periodo spagnolo, il Gran Flamenco del 1916, mostra un’attenzione particolare ai colori e alle forme piuttosto che ai personaggi.

Le coeur à Gras, 1923. Sonia Delaunay.

Nel 1917 con lo scoppio della Rivoluzione Russa, i coniugi Delaunay subiscono importanti arresti delle proprie entrate finanziarie famigliari; così, date le circostanze, Sonia inizia a realizzare linee di abbigliamento. Come prima commissione realizza il costume per Cleopatra nel Ballet du Russes. Grazie alla popolarità raggiunta apre un atelier a Madrid, dove donne di ogni ceto richiedono i suoi servigi.

Il ritorno a Parigi e gli avvenimenti successivi

Sonia Delaunay torna a Parigi quattro anni dopo, nel 1921, dove continua a realizzare i suoi abiti, ma anche cappelli, ombrelli, paralumi.

La pittrice ucraina è stata anche una paladina per i diritti delle donne artiste, opponendosi alla separazione tra le opere d’arte realizzate dagli uomini e quelle realizzate da donne. I curatori delle mostre erano soliti a raggruppare le opere delle artiste donne, finendo per denigrare il loro lavoro, considerato non degno di essere esposto con le opere degli artisti uomini.

I Delaunay, grandi sostenitori dell’arte astratta, raggiungono il gruppo Abstraction-Création e Sonia espone le sue opere all’Esposizione Internazionale di Parigi del 1937. Robert Delaunay muore nel 1941 e Sonia si rifugia a Grasse, dove rimane fino alla fine del secondo conflitto mondiale. Qualche anno dopo diventa co-fondatrice del Salon des Réalitées Nouvelles ed espone con il gruppo Art Concret.

L’opera di Sonia Delaunay si caratterizza per i colori simultanei che trovano espressione nei suoi mosaici, nelle vetrate, nei costumi per il teatro e nelle tantissime tele che questa talentuosa pittrice ucraina ha realizzato. L’artista vanta una lunga carriera, muore nel 1979 a Parigi.

 

Amo la creazione più della vita e sento di dover esprimere me stessa prima di scomparire.

S. Delaunay

 

Kazimir Malevich, il rivoluzionario suprematista dell’Ucraina

Rivoluzionario e innovatore, il pittore Kazimir Malevich nasce a Kyiv il 23 febbraio 1878. In tenera età non riceve un’adeguata istruzione, ma a diciassette anni inizia a frequentare la Scuola d’Arte di Kyiv. Nel 1904 si trasferisce poi a Mosca, dove frequenta l’Accademia d’Arte; inizialmente la pittura di Malevich risente dello stile e dell’influenza dei Neo Impressionisti, dei Fauves e dei Nabis, pertanto la sua prima mostra del 1909 non ottiene successo, ma il suo stile è ancora in fase di evoluzione.

Qualche anno dopo, intorno al 1911, Malevich si cimenta in una tecnica a cavallo tra Cubismo e Futurismo, riprendendo da queste correnti la frammentazione della forma e la moltiplicazione dell’immagine. Ma l’evoluzione dello stile del pittore ancora non è terminata: dal 1913 inizia a semplificare e elaborare le forme rendendole irriconoscibili, spingendo l’astrazione al limite estremo. Il suo primo lavoro suprematista è molto particolare e si intitola Rettangolo nero su fondo bianco.

Il Suprematismo

Col termine Suprematismo si intende un’arte astratta basata sul primato puro di sentimento artistico anziché sulla rappresentazione visiva di oggetti. Infatti il Suprematismo è un movimento artistico caratterizzato da forme geometriche come cerchi, quadrati o rettangoli, dipinti interamente con un solo colore.

Con il termine Suprematismo intendo il primato del sentimento puro nell’arte creativa.

K. Malevich

Per Malevich i fenomeni visibili e tangibili del mondo sono privi di senso; quello che conta, secondo il pittore, è la sensazione.

Due anni dopo, nel 1915, esce il Manifesto del Suprematismo, realizzato in collaborazione con il poeta Majakovskij; mentre la poetica della corrente viene esposta nel saggio Il Suprematismo ovvero il mondo della non rappresentazione. Il percorso suprematista di Malevich si conclude nel giro di pochi anni; dopo Rettangolo nero su fondo bianco, le sue composizioni si arricchiscono nella gamma cromatica e viene ripristinata qualche illusione di profondità. Infine, Malevich torna alla purezza delle origini dipingendo Quadrato bianco su fondo bianco.

Siamo nel 1919 e con quest’ultima opera Malevich dichiara conclusa l’esperienza suprematista e inizia a dedicarsi all’insegnamento, alla scrittura e all’architettura.

L’arresto e la morte

Negli anni Venti del Novecento il governo sovietico inizia ad avere un atteggiamento di rifiuto e diffidenza nei confronti dell’arte astratta, considerata non idonea a alla propaganda. Nonostante ciò, Malevich ottiene il permesso per esporre il suo lavoro all’estero, precisamente a Varsavia e a Berlino.

Nella capitale tedesca Kazimir Malevich entra in contatto con i maggiori esponenti dell’arte e dell’architettura del tempo come Jean Arp, Le Corbusier e Walter Gropius. Nel 1929 viene allestita una sua esposizione personale presso la Galleria Tretyakov di Mosca, ma l’anno successivo, a causa della sua amicizia con gli artisti tedeschi e delle idee del regime sovietico, Malevich viene arrestato. In quest’occasione molti dei suoi disegni e appunti vengono distrutti. Rilasciato poco dopo, mette a conoscenza del mondo le sue prime tele, tutte naturaliste, datate ai primi anni Dieci del Novecento, prima di allora completamente sconosciute.

Durante gli ultimi anni della sua vita, per evitare conflitti col governo, si adegua e decide di dipingere ritratti e soggetti classici. Ridotto in povertà ed emarginato, Kazimir Malevich muore di cancro nel 1935 a Leningrado. La bara in cui è sepolto presenta decorazioni con motivi suprematisti, realizzati dal pittore stesso.

 

Quadrato rosso su fondo bianco, 1915. Kazimir Malevich

 

Sonia Delaunay e Kazimir Malevich sono stati due artisti, tra di loro contemporanei, che hanno fatto dell’arte la loro ragione di vita, trasmettendo con idee non convenzionali la loro passione e il loro talento, rendendo l’Ucraina celebre in tutto il mondo.


 

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