“Tick, Tick…Boom!”, metafora della vita a trent’anni

La vita è fatta di piccoli step dettati dal passare del tempo e da quel che accade intorno a noi: come è possibile restare al passo? Questa è una delle tante domande che gravitano intorno alla trama di Tick, Tick…Boom!, pellicola appartenente al genere musicale uscita a novembre 2021 e disponibile sulla piattaforma Netflix. Diretta da Lin-Manuel Miranda, la pellicola si ispira all’omonimo pezzo teatrale autobiografico di Jonathan Larson, autore scomparso nel 1996. Il film ripercorre alcuni attimi della vita del protagonista, portando lo spettatore a interrogarsi sulle priorità della vita, sulle aspettative in attesa di essere realizzate e sul tempo che ci resta, come una bomba pronta ad esplodere. 

La soglia dei trenta

Fin dall’apertura, l’intento di Tick, Tick…Boom! appare molto chiaro: l’obiettivo è ripercorrere i momenti della carriera artistica del protagonista precedenti al successo a Broadway. I fatti reali raccontano la vita di Jonathan Larson (interpretato da Andrew Garfield), un uomo vicino al compimento dei trent’anni: da otto, egli dedica tutte le sue energie alla stesura del suo spettacolo Superbia, in attesa che un produttore interessato decida di portare in scena la sua opera. Nel resto della sua quotidianità, Jon vive in un appartamento malridotto con altri coinquilini, lavora in una tavola calda e divide il suo tempo tra amore, amici e l’annotare idee per eventuali canzoni su un taccuino. 

Quando gli viene proposto di presentare il suo spettacolo alla ricerca di un finanziamento, per Jon la buona riuscita di questo evento diventa l’assoluta priorità. Questo lo porterà a rincorrere il tempo, mai abbastanza, mentre quelli intorno a lui vanno avanti con le loro vite. Quali sono le vere priorità?

Tra aspettative e felicità

Tick, Tick…Boom! si apre su un momento di svolta nella vita del protagonista: vicino ai trent’anni, Jon inizia a fare i conti con quanto ha realizzato e con quanto ancora resta da fare, mentre i suoi amici e i suoi affetti intorno a lui cercano di dare una sistemata alla propria vita. Per il protagonista è il momento di fare un resoconto di quanto raggiunto negli anni, e la sensazione di non avere niente tra le mani sembra trasformarsi in realtà concreta.

Circondato da chi riesce a ricavarsi uno spazio nel mondo, Jon sente di essere indietro rispetto a una tabella di marcia prefissata da una società che corre e non aspetta chi, per scelta o necessità, rimane indietro. Il fardello di aspettative da portare con sé diventa sempre più pesante, impossibile da ignorare. Non aver concluso niente a trent’anni è considerato un fallimento da evitare a tutti i costi, ma al tempo stesso vivere una vita di costrizioni e infelicità sembra un’opzione ugualmente deludente.

Il valore del tempo

In Tick, Tick…Boom! il tema delle aspettative e la necessità di fare i conti con se stessi si accompagna al valore del tempo. Per il protagonista, il tempo è simile al meccanismo di una bomba: non si sa quando il marchingegno esploderà, si sente solo il ticchettìo del tempo che passa, che scorre attimo dopo attimo. Non si sa quanto tempo abbiamo a disposizione: ci si divide fra ciò che si considera una priorità e fra la sensazione di non avere mai abbastanza tempo da dedicare a tutto ciò che ci circonda.

Il protagonista, insieme agli altri personaggi, porta in scena la metafora che più di tutte accomuna tutta l’umanità. Nessuno di noi sa quanto tempo ha davanti a sé e si vorrebbe fare l’uso migliore possibile dei momenti ancora da vivere. La concezione del tempo è la chiave per rigirare la prospettiva in Tick, Tick…Boom! e questo cambiamento è anche l’unico strumento su cui abbiamo il potere di agire. Secondo il film, sta a ognuno di noi vedere il tempo come una corsa impazzita o rimodellare la nostra vita intorno a questo.

L’esempio

Decidere di affrontare questi temi non è un compito facile, soprattutto perché si sa quanto sia semplice esprimere queste idee a parole, mentre applicarle alla vita quotidiana diventa tutta un’altra faccenda. A supporto però di questi temi e di come essi vengono sviluppati in Tick, Tick…Boom!, ci sono gli esempi di vita dei personaggi principali: non solo il protagonista con le sue scelte, ma anche gli amici e le persone che lo circondano. Una malattia, una diagnosi che suona come una condanna, un’occasione di lavoro importante scandiscono le esistenze dei protagonisti secondo il timer impostato nella loro vita.

Candidato ai Golden Globe 2022, Tick, Tick…Boom! si basa quindi su eventi di vita reali per porre allo spettatore alcune delle domande a cui nessuno è in grado di dare una vera risposta. Esso non vuole essere soltanto un tributo a un autore teatrale, ma vuole spingere il pubblico a una riflessione collettiva. Interrogarsi ed elaborare dubbi sulla nostra esistenza cambia a seconda della fase della vita: forse dipende dall’età, ma guardare Tick, Tick…Boom! paragonandosi al protagonista ci permette di rielaborare la nostra considerazione del tempo e, di conseguenza, delle nostre priorità.

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