15 secondi per volta - copertina

“15 secondi per volta”: una guerra contradittoria a Varese 1944

Una storia avvincente, drammatica, che smuove le proprie certezze morali, è quella che caratterizza 15 secondi per volta. Il romanzo di Camillo Bignotti si situa durante il bombardamento americano sulla città di Varese durante l’aprile del 1944, periodo durante il quale la città faceva parte della R.S.I. – Repubblica Sociale Italiana – sotto l’influenza tedesca. In seguito all’armistizio tra il governo di Badoglio e gli americani, l’Italia è spaccata in due zone in conflitto: il centro-sud occupato dagli alleati e il nord dalla R.S.I. e dai tedeschi. Questo è lo sfondo del romanzo, ma l’attenzione è incentrata sulla vita dei cittadini sconvolta dalla brutalità della guerra. La narrazione verte sull’esperienza di alcuni cittadini che affrontano la guerra “15 secondi per volta”: l’attesa che separa un fischio di una sirena da quello successivo. Questa esperienza incarna la paura, l’angoscia, lo sconforto e il dubbio di milioni di italiani che vissero l’incubo della guerra.

Un incrocio di vite

Quando una catastrofe incombe sugli uomini, portandone alla morte un numero spropositato, è difficile concentrarsi sull’esperienza del singolo. Ma la ricostruzione della vita del singolo in relazione all’avvenimento estremo, in questo caso la guerra, è fondamentale per ricostruire un quadro più approfondito, preciso, di quello che è successo. Di fatto sono le voci dei protagonisti dell’accaduto, con le proprie impressioni ed emozioni, che permettono di delineare una storia che svela le infinite sfumature di una realtà così complessa come la guerra. Così il romanzo è strutturato secondo la narrazione di esperienze diverse che divergono dal periodo febbrile del mese dei bombardamenti sulla città di Varese. 

Sono molti i protagonisti, o meglio, lo sono tutti. Si narra la storia di bambini, che nonostante le impreviste difficoltà a cui son costretti, non perdono la propria genuinità e agiscono con risolutezza; Rebecca, che cerca risposte personali e sugli aspetti più ombrosi della guerra; militanti partigiani, pronti a commettere azioni estreme pur di portare avanti la causa; Carlo, reduce della Grande Guerra, che individua il senso della propria vita nel sacrificio e nell’onore che ne deriva. E si narra di molte altre vite, ognuna porta con sé un tassello che aggiunge una nota in più della grande storia

La prospettiva è quindi ampia. Ciascuno approccia in maniera differente, secondo principi diversi e divergenti, ma tutti rappresentano una vita che cerca di resistere e reagire allo sconvolgimento della guerra. E qualunque sia l’orientamento che ciascuno sceglie della propria vita, questa si incrocia con le altre, formando un’unica storia complessa e articolata. Del resto, la guerra infrange il consueto ordine che regola la vita civile, permettendo la sovrapposizione di vite apparentemente sconnesse. Tutto si congiunge, si mostra legato in una rete fitta che rappresenta la connessione costante delle vite degli uomini. 

Paura e coraggio

Di fronte alla morte la paura è istintuale. Il costante pericolo e la perdita di tutto quello che si riteneva saldo, atterriscono e sconfortano qualsiasi persona. Sono due le possibili reazioni a questa paura: arrendersi e lasciarsi sopraffare dagli eventi, o prendere in mano la propria vita e reagire. Quest’ultima possibilità caratterizza i protagonisti del romanzo. 

Nonostante la situazione di terrore generale, i protagonisti reagiscono agli eventi mostrando una tenace volontà di resistere. Questa volontà è dettata dall’esigenza di non perdere la propria personalità, di non lasciarla morire tra le bombe. In alcuni nasce la necessità di aiutare il prossimo. Santina, nonostante la giovane età, aiuta senza esitazione uno sconosciuto rimasto gravemente ferito e si adatta alle situazioni che le si impongono. Allo stesso modo, Emma aiuta come può la propria nonna malata a letto. Carlo, sopravvissuto allo scoppio di una bomba che ha peggiorato il suo stato già compromesso dalla Grande Guerra, aiuta Rebecca con i bambini – Santina e Alberto – e si mostra disponibile e presente. La stessa Rebecca, fa di tutto per mettere in salvo i bambini che cura personalmente, data la morte del loro padre.

In opposizione all’altruismo, si impongono anche l’egoismo, la rigidezza . Un chiaro esempio è mostrato dai militanti partigiani che, infiltrati in un ospedale militare, si riforniscono di armi e viveri in segretezza. Allo stesso modo i soldati tedeschi e fascisti si mostrano intransigenti con gli italiani, considerati traditori e quindi assoggettati. I soldati tedeschi trattano con pugno di ferro i prigionieri politici italiani, perquisiscono con violenza le abitazione dei popolani, e un soldato fascista – il tenente De Vittori – arriva persino a sparare senza esitazione a due fuggitivi.  

La ricerca di certezze nell’incertezza della guerra

Un evento dall’impatto e portata devastante come la guerra sconvolge completamente la vita, frantumando tutte le sue presunte certezze. La distruzione della città, la desolazione, l’irregolarità della vita, la paura, sono fattori che spingono i protagonisti a rimodellare la propria vita e a rivalutare le proprie convinzioni. Essi sono alla ricerca di risposte, nel tentativo di risolvere i dubbi sollevati dalla guerra. 

Rebecca indaga fino in fondo sul mistero dell’identità dello sconosciuto a cui ha prestato soccorso. In particolar modo, il comportamento sospetto degli infermieri giunti per il ferito, acuisce i dubbi di Rebecca, che farà di tutto per risolverli. Un altro indagatore è Carlo. Inizialmente, sospettoso per il fallimento dei bombardieri inglesi nella distruzione della fabbrica militare, cerca di captare messaggi segreti inglesi alla radio. Non riuscendo a ottenere risultati, sposta la sua attenzione sul mistero che caratterizza l’ospedale militare e alcuni suoi infermieri. Carlo riuscirà a svelare la verità, ma a caro costo. 

Buoni o cattivi?

Anche perché, in fondo, non ho ancora ben compreso chi è nel giusto e chi si veste da cattivo e invece è buono, e chi viceversa. Chi non lo ha ancora deciso o semplicemente non ne ha la più pallida idea. O addirittura nemmeno si è posto il problema! Oppure chi, per paura della risposta, nega a sé stesso la verità.

Il grande tema del romanzo è la difficile distinzione tra bene e male. Sebbene una banale interpretazione della storia identifichi i buoni come i dominati e i cattivi come i dominatori, la realtà della guerra mostra una visione molto più complessa. Di fatto il carattere devastatore della guerra sconvolge la tradizionale percezione della morale, causando una frattura della esile barriera che li separa. 

Bene e male si mescolano in un tutt’uno pieno di contraddizioni. A evidenziare la contraddittorietà è la stessa posizione di Varese che è occupata dai tedeschi, ma anche da militanti partigiani in contatto con gli alleati. Nonostante sia solito individuare i partigiani e gli alleati come i buoni, l’analisi delle loro azioni estreme incrina questa considerazione. Per esempio, gli stessi bombardamenti mostrano una violenza e una noncuranza degli alleati nei confronti dei cittadini innocenti di Varese, coloro che dovrebbero essere salvati. Allo stesso modo i partigiani trattano i compaesani, perquisendo e sequestrando oggetti utili dalle loro case, arrivando a uccidere persino un innocente. 

Coloro che non rientrano nell’azione diretta, i cittadini comuni, si interrogano sulla propria posizione morale. Di fronte ai bombardamenti, le morti, gli abusi, le ingiustizie, si insinua il dubbio in merito al proprio ruolo ormai divenuto incerto. “Intendo dire: siamo i buoni o i cattivi?” chiede Emma discutendo con altri due bambini, non riuscendo a trovare una risposta precisa. La complessità della guerra mostra la fragilità dell’uomo e la sua impossibilità di ripristinare quelle basi solide in cui prima si rifugiava e che ora si son frantumate. La sicurezza viene spazzata via dalla guerra, costringendo l’uomo ad affrontare i suoi lati più oscuri e contradittori.


FONTI

Camillo Bignotti, 15 secondi per volta, Macchione Editore, 2021

CREDITS

Copertina

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.