Zerocalcare serie tv italiane

5 serie tv italiane che promettono piuttosto bene

Ormai un anno fa avevamo fatto un po’ il punto sulla situazione delle serie tv italiane (specie quelle di Netflix). Quello che all’epoca ne era emerso componeva un quadro di idee potenzialmente curiose, ma poi mal tradotte perlopiù in produzioni piatte e discutibilmente interpretate. Qualche spiraglio di cambiamento però sta iniziando a intravedersi. Gli ultimi mesi del 2021 hanno in programma diverse serie tv italiane che promettono piuttosto bene: c’è una miniserie romantica che sembra sfiziosa, due progetti di famosi registi dallo stile opposto, un’avventurosa coproduzione internazionale, e pure l’attesa serie animata di Zerocalcare. Peraltro, per sapere se valga davvero la pena di vederle, non bisogna per forza attendere la data di uscita. Ci hanno pensato le anteprime del Canneseries e della Festa del Cinema di Roma.

Le serie tv italiane in arrivo nei prossimi mesi

Guida astrologica per cuori infranti

Netflix (28 ottobre)
6 episodi da 30 minuti

Questa miniserie ha la stessa parvenza semplice di gran parte delle serie tv italiane rilasciate finora da Netflix. Si parla di situazioni sentimentali e lavorative un po’ caotiche nelle vite di millennial ancora molto adolescenziali. Per intenderci, la sua protagonista, Alice, è una trentenne che ha un ruolo marginale in una piccola rete televisiva e deve ancora digerire il futuro matrimonio del suo storico fidanzato. L’incontro con Tio, un attore di soap opera esperto di astrologia, le apre però una nuova prospettiva: affidarsi alla lettura delle stelle per realizzarsi a livello professionale e incontrare l’anima gemella. Inizia così una sfilza di appuntamenti guidata dall’affinità astrale, che non risparmia comunque ad Alice incontri sbagliati, imbarazzi e brutte sorprese. L’unico uomo di cui Alice non conosce il segno zodiacale è il nuovo e affascinante direttore di rete di cui si è invaghita.

La serie è tratta dal romanzo pubblicato nel 2015 da Silvia Zucca ed è diretta dalle attrici Michela Andreozzi e Bindu De Stoppani, che ne ha anche scritto la sceneggiatura insieme a Fabrizio Cestaro. A giudicare dal trailer, la serie sembra avere leggerezza romantica e interpretazioni piuttosto solide e fluide. Il che ricorda la piacevole esperienza estiva di Generazione 56k.

Strappare lungo i bordi

Netflix (17 novembre)
6 episodi da 15 minuti

L’annuncio che Zerocalcare avrebbe scritto e disegnato una serie tv per Netflix risale più o meno a un anno fa. In tutto questo tempo il fumettista romano aveva pubblicato solo un breve aggiornamento a disegni, per dire che Netflix vigilava severamente su ogni suo minimo tentativo di rilasciare aggiornamenti. Adesso però il servizio streaming gli ha concesso di fornire i primi dettagli: una data di rilascio molto vicina e un trailer che aiuta a farsi un’idea di come saranno gli episodi. In meno di due minuti Zerocalcare anticipa che la serie sarà ambientata nel mondo narrativo dei suoi fumetti, dove con gli amici Sarah e Secco intraprenderà un viaggio complicato che sembra composto da pezzi scollegati tra loro, i quali alla fine si uniranno in un significato profondo.

L’impressione, insomma, è che Zerocalcare prenderà ancora una volta spunto dai propri trascorsi per raccontare, con il suo solito stile ironico e verboso, le ansie e le incertezze di un’intera generazione. Gran parte dei personaggi – già visti nei suoi fumetti – sarà doppiata dallo stesso fumettista, mentre Elio Germano e Valerio Mastandrea presteranno la loro voce a Secco e all’immancabile Armadillo. La creazione della serie è curata dalla società fiorentina Dog Head Animation, mentre Movimenti Production e BAO Publishing sono i produttori.

A casa tutti bene

Sky Serie (dicembre)
8 episodi da 50 minuti

Questa serie non promette bene solo per gli estimatori dei film di Gabriele Muccino. Potrebbe infatti esserci una discreta possibilità che il formato televisivo diluisca in maniera più digeribile i suoi drammi famigliari, caratterizzati da personaggi numerosi e toni assai intensi. Il soggetto di base è lo stesso del film omonimo del 2018, con qualche ritocco alla trama e al cast. Al centro degli eventi c’è un’ampia famiglia di ristoratori che da quarant’anni gestisce uno dei locali più rinomati di Roma, cercando di mantenersi in equilibrio tra le volubilità professionali e sentimentali che intrecciano le vite dei suoi membri. Questa situazione precaria rischia però di trasformarsi in una crisi ancora più acuta, quando un altro ramo della famiglia reclama un posto nell’attività, minacciando far riemergere un fatto gravissimo e rimasto segreto per decenni.

L’attenzione si concentra senz’altro sui tanti e noti interpreti messi insieme da Muccino. Tra gli altri, ci sono Laura Morante, Francesco Acquaroli, Francesco Scianna, Silvia D’Amico, Euridice Axen, Paola Sotgiu, Antonio Folletto ed Emma Marrone. Gli episodi sono diretti dallo stesso Muccino, che ne anche co-scritto la sceneggiatura.

Vita da Carlo

Prime Video
10 episodi da 30 minuti

Se c’è una cosa che a Carlo Verdone riesce particolarmente bene è prendere aneddoti reali della sua vita e ingigantirli al punto da poter sostenere la struttura di interi film comici. Da alcuni anni, però, il regista stava lavorando per cucirli tutti – aggiungendone anche di nuovi e più privati – in una serie tv. Il risultato è una comedy nella quale Verdone racconta, attraverso una versione fittizia di sé stesso, il suo rapporto con la popolarità e con il quartiere romano in cui vive e da cui ha preso spunto per creare alcuni dei suoi personaggi più famosi. Gli episodi seguono due lati opposti di quotidianità che spesso compaiono negli aneddoti autobiografici Verdone: da un lato la vita privata, monotona e sobria; dall’altro la vita pubblica, scandita situazioni piuttosto assurde. Il tutto diventa ancora più surreale quando a Verdone viene proposto di candidarsi a sindaco di Roma.

La serie è stata co-diretta e scritta dal regista con la sua fidata squadra di autori. Nel cast compaiono inoltre numerosi colleghi e amici stretti di Verdone, da Monica Guerritore a Max Tortora.

Il giro del mondo in 80 giorni

Rai Uno (novembre/dicembre)
8 episodi

Di primo impatto, questa serie tv non ha l’aspetto delle tipiche produzioni italiane che siamo abituati a vedere. La ragione è che per produrla ci è voluta la collaborazione di tante e diverse società internazionali. Si tratta infatti di uno dei diversi e costosi progetti creati dalla cosiddetta Alleanza tra i broadcaster europei, a cui nello specifico hanno lavorato Rai, France Television e la tedesca ZDF, insieme alla società britannica indipendente Slim film+television.

Lo storia – lo si intuirà dal titolo – è un adattamento del famoso romanzo pubblicato da Jules Verne nel 1873. Siamo a Londra, in piena Rivoluzione industriale, e l’avventuriero Phileas Fogg scommette per 20 mila sterline che riuscirà a circumnavigare il mondo in 80 giorni. Ad accompagnarlo nel viaggio, anche il suo maggiordomo e una giornalista. Il trio di interpreti principali è formato da David Tennant, dall’attrice tedesca Leonie Benesch e dal francese Ibrahim Koma. La data del rilascio italiano è fissata per metà novembre, ma sembra ancora provvisoria. Alcune fonti ipotizzano che Rai Uno preferisca aspettare e programmarla durante le feste natalizie.

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