Hollywood

Per qualche dollaro… in meno: la Hollywood che non ti aspetti

Sfarzose ville, red carpet, abiti all’ultima moda, auto da urlo, yacht. Questa la vita da nababbi condotta da molti dei divi di Hollywood, ricompensati delle loro gesta attoriali con stipendi fantasmagorici e plurimilionari. Tuttavia anche all’interno dell’industria del cinema statunitense esistono le dovute eccezioni. E diversi sono i casi in cui noti interpreti si sono accontentati di paghe ridotte pur di poter prendere parte a un progetto.

Vediamo dunque insieme alcuni degli esempi più eclatanti di questa particolare categoria, all’interno della quale compaiono numerose acclamate personalità della sfavillante Hollywood.

Captain America

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Potrà forse apparire assurdo, ma il primo nome della lista è proprio quello del sex symbol Chris Evans. L’attore ha infatti ricevuto circa 300.000 dollari per la sua prima interpretazione stand alone nel Marvel Cinematic Universe. Una cifra che, da contratto, sarebbe poi cresciuta progressivamente con il passare degli anni e delle pellicole, ma che oggi, considerato anche il gigantesco successo al botteghino riscosso dall’universo supereroistico, risulta davvero sorprendente.

Jamie Dornan

Da un sex symbol a un altro. Dopo Chris Evans, Jamie Dornan è un altro dei poveri attori le cui performance (in tutti i sensi) appaiono decisamente sottopagate rispetto alla media. Sembra infatti che il suo compenso per il ruolo di Mr. Grey in 50 sfumature di grigio si aggirasse attorno ai 250.000 dollari. Una cifra che, considerati gli standard hollywoodiani, appare decisamente bassa, ma che, almeno in questo caso, rispecchia in toto il livello cinematografico della pellicola in questione.

Sam Wise Gamgee

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Se il compenso ricevuto da Dornan riflette pienamente la bruttezza intrinseca della saga 50 sfumature, lo stesso non si può dire dei 250.000 dollari guadagnati da Sean Astin per interpretare lo hobbit Sam all’interno della epica trilogia de Il Signore degli Anelli. Parlare di sfruttamento di hobbit potrebbe forse sembrare esagerato. Tuttavia, se è vero che le tre pellicole sono state girate in contemporanea, è altrettanto veritiero che attraversare la Terra di Mezzo, salvarne le sorti e portare in spalla l’amico Frodo sui versanti di un vulcano, avrebbe di certo meritato un più adeguato compenso.

Matthew McConaughey

All right, all right, all right. Se oggi pensiamo a Matthew McConaughey subito immaginiamo il meraviglioso e osannato interprete che nell’ultimo decennio ha saputo imporsi sulla scena cinematografica globale con prove attoriali di grande prestigio. È bizzarro dunque che il ruolo all’interno di Dallas Buyers Club, film che gli è valso l’Oscar nel 2015, abbia fruttato al buon Matthew soli 200.000 dollari. Una cifra che McConaughey sembra abbia voluto accettare pur di poter dimostrare le sue doti al di fuori del panorama delle commedie romantiche. Un sacrificio che, a conti fatti, è stato ben ripagato.

Tom Cruise

La star di Mission Impossible, Top Gun e Eyes Wide Shout è forse uno degli ultimi nomi che ci saremmo aspettati di trovare in questa lista. Eppure, nel corso degli anni, anche il talento dell’affascinante Tom Cruise non è sempre stato degnamente ripagato. Difatti, nonostante la sua già ben consolidata fama, l’interpretazione del 1999 in Magnolia, valse a Cruise appena 100.000 dollari; un cachet che risulta ancor più sorprendente considerato il budget della pellicola da 37 milioni e la fama che il film ha conquistato nel corso degli anni.

Jonah Hill

Lavorare a fianco degli straordinari Martin Scorsese e Leonardo di Caprio non ha prezzo. È possibile, tuttavia, che i produttori di The Wolf of Wall Street abbiano preso un po’ troppo alla lettera l’espressione e che, a farne le spese, sia stato il povero Jonah Hill. Per il ruolo di Donnie, valso una candidatura all’Oscar, Hill ha infatti ricevuto un compenso di soli 60.000 dollari. Una cifra che, in ogni caso, l’attore è stato ben felice di accettare pur di avere la possibilità di essere diretto da uno dei registi più influenti della storia di Hollywood e del cinema mondiale.

Hollywood a buon mercato: i casi Gibson, Murray e Swank

E se pensate che Jonah Hill rappresenti l’apice più basso della categoria vi state sbagliando di grosso. Il trio delle meraviglie formato da Mel Gibson, Bill Murray e Hilary Swank ha raggiunto confini praticamente inesplorati nell’ambito della retribuzione hollywoodiana.  Mad Max, Rushmore, Boys don’t cry. Queste le pellicole divenute con gli anni dei veri e propri cult di generi cinematografici profondamente differenti e valse ai tre interpreti rispettivamente 15.000, 9000 e 3000 dollari di compenso finale. Numeri che in qualche modo svestono questi giganti della loro “aura divina” e li avvicinano a noi comuni mortali.

Non solo ostriche, caviale e champagne dunque. Anche agli dei della colorata Hollywood è talvolta capitato di dover “tirare la cinghia”. O, quantomeno, di incrociare qualche tratto di asfalto lungo le vie lastricate d’oro delle loro carriere.

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