Afghanistan

Afghanistan, il primo paese al mondo a vietare un’istruzione secondaria alle ragazze

Settembre è il mese del rientro a scuola, della riapertura delle università, del definitivo ritorno in aula dopo la pausa estiva. Anche in Afghanistan il Governo ha annunciato la riapertura delle scuole superiori, ma solo per i ragazzi. I talebani hanno di fatto bandito le ragazze dall’istruzione secondaria nel Paese, ordinando la riapertura delle medie e dei licei solo per gli studenti maschi. Nell’annuncio di venerdì 17 settembre, le ragazze non sono state menzionate, costrette così a rimanere ancora bloccate nelle proprie case.

“Tutti gli insegnanti e gli studenti maschi dovrebbero frequentare le loro istituzioni educative”, afferma la dichiarazione. L’esclusione delle ragazze dalla vita scolastica è solo l’apice delle restrizioni introdotte dal governo afghano. Alle donne, infatti, è stato ordinato di indossare l’hijab, agli studenti è stato imposto di indossare solamente abiti islamici, le aule universitarie sono state separate per genere e alle donne infine è stato impedito di uscire di casa senza marito.

“Le donne non possono fare i ministri, meglio che restino a casa a fare i figli”, è un’ulteriore dichiarazione da parte dei talebani in seguito alla conversione di quello che era il ministero “delle donne” in un ministero “per prevenire i vizi e promuovere la virtù”. Sul portone d’ingresso del ministero compaiono ora queste due nuove scritte, nere in campo bianco, circondate da versetti coranici. Il compito del ministero non sarà più quello di proteggere i diritti delle donne, ma quello di controllare che la popolazione afghana stia lontana dai “vizi” e rispetti “le virtù” promosse dal nuovo regime.

Un salto indietro di vent’anni

Sebbene i leader talebani abbiano promesso di non ripetere le pratiche brutali che hanno usato quando erano al potere tra il 1996 e il 2001, la decisione sull’istruzione ha echi preoccupanti delle tattiche utilizzate negli anni ’90, quando bandirono le donne da quasi tutte le professioni e dall’ambito dell’istruzione. Le prove contraddicono difatti l’intenzione dichiarata dei talebani di rispettare i diritti delle donne. Il portavoce dei talebani Zabihullah Mujahid ha dichiarato che i funzionari stanno attualmente lavorando sulla “procedura” per la riapertura delle scuole femminili e sui dettagli, inclusa la divisione degli insegnanti, ma le studentesse e i loro genitori hanno espresso timore per un futuro incerto. “Sono così preoccupata per il mio futuro”, ha detto una studentessa afghana che aveva sperato di diventare avvocato.

Sotto il loro nuovo governo, i funzionari talebani hanno affermato che le donne potranno studiare e lavorare in conformità con l’interpretazione del gruppo della legge religiosa islamica, ma al contempo alle donne lavoratrici è stato detto di rimanere a casa. In questo contesto solo alcune donne nei settori della sanità e dell’istruzione sono tornate al lavoro. Tuttavia, i talebani sono ora al comando di un paese molto diverso rispetto a quello che hanno conquistato nel 1996.

Nei vent’anni successivi alla caduta del regime fondamentalista talebano la popolazione femminile ha attraversato un processo di emancipazione, che ha portato ad avere migliori condizioni di salute, un più facile e diffuso accesso all’istruzione e al lavoro e una diminuzione delle gravidanze in età adolescenziale. È probabile perciò che i talebani subiranno un respingimento da parte delle donne, comprese le studentesse più anziane, e dei molti padri afghani e fratelli che vogliono che le donne delle loro famiglie ricevano un’istruzione.

Inoltre, il governo talebano sta cercando riconoscimenti e fondi internazionali, essendo l’Afghanistan sull’orlo del collasso economico, ed è consapevole che la comunità internazionale sta osservando con particolare attenzione il trattamento riservato alle donne. “La popolazione che si sono dati la sfida di cercare di governare è raddoppiata e le aspettative sono aumentate alle stelle rispetto agli anni ’90. Possiamo anticipare che ci saranno reazioni e forse i talebani saranno costretti a fare marcia indietro o prendere in considerazione alcune differenze”, ha affermato il professor Michael Semple del Mitchell Institute of Global Peace, Security and Justice.

Afghanistan, il peso dell’ingiustizia

Ma il danno per le donne e tutti gli afghani che avevano fiducia in un nuovo corso talebano più moderato è evidente. I talebani hanno annunciato che le donne in Afghanistan potranno studiare all’università solo in aule divise per genere e l’abbigliamento islamico sarà obbligatorio. In una delle prime misure politiche annunciate dai talebani, il ministro dell’istruzione superiore, Abdul Baqi Haqqani, ha definito una serie di regole che regoleranno l’accesso delle donne all’istruzione superiore in Afghanistan, come l’obbligo di indossare l’hijab.

Haqqani, inoltre, ha affermato che le studentesse potranno avere soltanto insegnanti donne, e le materie da loro insegnate nelle università saranno riviste. Sebbene i talebani abbiano affermato che le donne possano studiare e ottenere lauree, se le scuole superiori non dovessero riaprire anche per le ragazze, gli impegni per consentire l’istruzione universitaria diventerebbero privi di significato. Questa restrizione ridurrà drasticamente la gamma e la qualità delle opzioni praticabili delle donne, e il divieto di parlare con gli uomini negli uffici e nelle università contribuirebbe alla loro esclusione dalla vita pubblica in modo più ampio.

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