“La canzone di Achille”: la modernità della tradizione classica

Madeline Miller occupa da qualche settimana stabilmente la classifica non con un romanzo, ma ben due. La canzone di Achille e Circe sembrano aver stregato non solo il pubblico italiano, ma quello internazionale. Vediamo come questa autrice americana sia riuscita a dare nuova vita alla mitica figura di Achille, contenuta nell’Iliade omerica, e darle una nuova vita ricca di modernità.

Madeline Miller: breve biografia

Madeline Miller nasce il 24 luglio 1978 a Boston. Dopo essere cresciuta tra New York e Philadelphia, Miller si laurea in lettere classiche alla Brown University. Già in questi anni manifesta il suo interesse per la figura di Achille, che sarà al centro del suo romanzo d’esordio. La sua occupazione è stata per anni quella di professoressa di materie classiche nei licei americani, fino alla pubblicazione, nel 2018, del suo secondo romanzo, Circe, incentrato sulla strega dell’Odissea omerica.

La canzone di Achille

Questo il titolo del romanzo d’esordio della scrittrice statunitense. Pubblicato nel 2011, ha portato l’autrice a vincere, due anni dopo, il Women’s Prize for Fiction. Nonostante il riconoscimento il libro non è stato subito apprezzato in Italia, ma è giunto all’attenzione dei lettori soltanto nell’ultimo periodo. La storia narrata è quella dell’amicizia, poi sfociata in qualcosa di più intimo, tra Achille, l’eroe greco della guerra di Troia narrato da Omero nell’Iliade, e Patroclo, suo grande amico e compagno d’armi. Partendo dalla narrazione della loro infanzia, giovinezza, addestramento presso il centauro Chirone, si arriva allo scoppio della guerra di Troia e agli anni dei combattimenti.

La libertà di amare

Achille benda Patroclo

La guerra di Troia, tuttavia, centrale nell’esperienza scrittoria omerica, ha un ruolo marginale nella vicenda narrata dalla Miller, in quanto vengono toccati anche temi di una modernità incredibile rimanendo tuttavia coerente con lo sfondo storico. Nell’antica Grecia l’omosessualità, soprattutto in età giovanile, non era vista negativamente, ma solo come una scoperta del corpo degli altri, un avvicinamento fisico ai bisogni sessuali adolescenziali. Da qui prende forse la verosimiglianza della storia d’amore tra Achille e Patroclo, che, differentemente dai manuali scolastici, vengono dipinti come due amanti a tutti gli effetti. L’autrice voleva forse far trasparire come in realtà l’omosessualità non debba essere vista come qualcosa di fuorviante, ma come una semplice declinazione dell’amore, per cui siamo disposti a qualsiasi sacrificio. Patroclo, nonostante la sua poca predisposizione alle armi, seguirà Achille nella guerra di Troia per non abbandonarlo e non lasciarlo solo.

Uno sfondo storico ben delineato

Lo sfondo storico, gli eventi, la tradizione greca, i rituali religiosi e non sono ben delineati e conosciuti dall’autrice, che li rende in modo semplice e abbordabile a tutti. La storia, in essenza amorosa, che traina la macchina narrativa non lascia da parte l’affidabilità storica, per dare modo a chiunque di comprendere, ragionare, conoscere il mondo greco non solo nel suo aspetto manualistico, ma anche in quelle sfaccettature che rendono un popolo umano. Anche gli eventi storici, più o meno ben articolati, rispecchiano le fonti, sia quelle omeriche che quelle storiche, per dare una linea di storicità non superficiale e banale, ma ben delineata e veritiera.

I personaggi

I personaggi del romanzo sono tutti parte dell’epica omerica e presero parte alla famosa guerra. Achille e Patroclo occupano il ruolo dei protagonisti e a loro sono quindi dedicate le descrizioni più articolate e ampie: da quando sono bambini fino all’età adulta abbiamo dei due combattenti greci raffigurazioni nitide e chiare, descrizioni tanto fisiche quanto psicologiche. Tra i tanti altri personaggi troviamo, ben descritti e delineati secondo le fonti, l’astuto Odisseo, l’iracondo Agamennone e il fratello Menelao, Ettore. Le descrizioni di Madeline riescono a dare nuova vita a questi personaggi: con rappresentazioni vivide riesce e renderli contemporanei, vicini a noi, plastici fino a renderli quasi disponibili alla nostra mente. Tutto questo senza snaturare, come abbiamo già detto, le fonti disponibili.

Rendere moderna la letteratura classica: un invito per i giovani

L’intento dell’autrice pare essere quello di avvicinare i giovani alla letteratura classica, normalmente giudicata pedante. La storia amorosa rende la storicità del romanzo meno tecnica e più abbordabile, soprattutto per i giovani lettori che spesso si lasciano scoraggiare dalla difficoltà delle opere classiche. La chiave ideata dalla Miller, certo cosciente delle difficoltà dei giovani, essendo stata essa stessa docente, pare essere particolarmente efficace: il pubblico interessato al romanzo è vasto, certo, ma pare avere un focus sui giovani lettori.

Un romanzo ottimamente scritto

Anche lo stile vuole abbracciare più lettori possibili e avvicinarli alla classicità: la frasi sono brevi e chiare, così come i capitoli in cui l’opera è suddivisa. Il lessico ricercato non è troppo presente e anche le parole greche, inserite nello sfondo storico a cui abbiamo accennato, sono chiaramente e ampiamente spiegate e descritte. Il punto di vista, quello di Patroclo, rende la storia ancora più interessante, in quanto interno alla storia, vicino ai fatti accaduti e in grado di narrare l’amore per Achille in prima persona, lasciando ampio spazio ai sentimenti provati.

Il libro è un capolavoro della letteratura degli ultimi decenni e merita di essere letto e apprezzato. Madeline Miller ha toccato uno dei temi più delicati della storia, la letteratura classica, rischiando di fare un disastro, ma ne è uscita vincitrice a tutti gli effetti.


FONTI

Madelinemiller.com

Madeline Miller, La canzone di Achille, Milano, Feltrinelli

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