Il genio di Amedeo Modigliani e Il Nudo Rosso

Come abbiamo visto negli articoli precedenti, Courbet e Manet, protagonisti indiscussi del panorama artistico ottocentesco, attraverso opere come L’Origine Du monde (vedi articolo dedicato), L’Olympia (vedi articolo dedicato) e Colazione sull’Erba (vedi articolo dedicato) riuscirono a destabilizzare il pubblico ritraendo le loro modelle nelle forme e nelle fattezze riconducibili a qualunque donna parigina dell’epoca.

Courbet, Manet… Modigliani

Snodando i loro soggetti da quelle forme classiche e accademiche proprie del Neoclassicismo, entrambi, seppur in tempi e modalità diverse riuscirono a conferire una vivace vena di erotismo e sensualità a corpi perfettamente realistici.

Tale poetica non fu certamente dimenticata nei decenni successivi e può essere rintracciabile ne Il Nudo Rosso di Amedeo Modigliani.

Chi fu Amedeo Modigliani?

Amedeo Modigliani, pittore e scultore italiano a cavallo tra la fine dell’Ottocento e gli anni Venti del Novecento e classificato molto spesso dalla critica come esponente dell’Espressionismo e della Scuola di Parigi, si trasferì presso la Ville Lumiere nel 1909, dopo un periodo di formazione itinerante in Italia.

Soprannominato anche Modò (maledetto), Amedeo era un giovane bello, colto, affascinante nel suo modo di porsi, che recitava a memoria la Divina Commedia. A Parigi si avvicinò per un breve periodo alla scultura, dalla quale si allontanò progressivamente nel 1914 a causa delle sue precarie condizioni fisiche (era affetto da tubercolosi) aggravate dalla sua vita bohemien. Ben presto, dopo la sua prima mostra avvenuta a Parigi il 3 dicembre del 1917, conobbe il grande amore della sua vita, Jeanne, dalla quale ebbe una figlia l’anno successivo.

Tuttavia a causa delle sue sempre più precarie condizioni di salute, l’artista si spense nel 1920, appena giunto all’esordio e alla sola età di trentacinque anni, lasciando la sua compagna incinta del secondo figlio e sua figlia Jeanne.

La poetica

Modigliani è oggi considerato un genio assoluto, ricordato soprattutto per i suoi nudi femminili: ritratti dalla delicatezza spiazzante, eleganti, sobri nelle pose e negli sguardi. Sensuali ed erotici da una parte, composti e stilizzati dall’altro. Ritratte in posizione distesa, generalmente sono soggetti tristi, malinconici, languidi ma allo stesso tempo divini.

A Parigi in modo particolare, Modigliani, immigrato, straniero e distaccato dai movimenti artistici in voga durante gli anni del Futurismo, ritrova le sue radici toscane ispirandosi così agli artisti italiani di Quattrocento e Cinquecento. Proprio mentre guarda alle forme primitive, volge lo sguardo anche alle forme essenziali africane, che in quegli anni avevano contagiato molti ritrattisti.

Il Nudo Rosso

Il Nudo rosso

Il Nudo Rosso o Nudo Disteso è un dipinto risalente al 1917. Quest’opera è la straordinaria rappresentazione di un nudo femminile che, nonostante le irregolarità anatomiche, sprigiona una grandissima carica erotica. La posa abbandonata della donna, l’espressione invitante del suo volto, il triangolino scuro leggermente decentrato, l’eccitante fondo rosso dove la donna giace, sono tutti elementi che concorrono a fare di questo quadro non solo un capolavoro compositivo, ma anche una grande rappresentazione poetica.

La donna raffigurata, (Jeanne Hébuterne) dalla carnagione olivastra, presenta un volto rappresentato liberamente con occhi e capelli neri e i peli del pube e delle ascelle in vista. Il suo corpo predomina lo spazio e l’uso sapiente che Modigliani fa della linea colloca il dipinto a metà tra classicismo e modernità.

Possiamo notare il richiamo come modello alla Maja Desnuda di Francisco Goya, fonte di ispirazione anche per l’Olympia di Manet. Ciò che Modigliani crea attraverso Il Nudo Disteso, è un nuovo ideale di bellezza.

Fortuna dell’opera

Il Nudo Disteso, esposto da Berthe Weill alla prima personale parigina di Modigliani dovette essere ritirato per offesa alla pubblica decenza. Il quadro era uno dei sette Modigliani della Collezione Riccardo Gualino, alcuni dei quali andarono dispersi nel 1931, in seguito all’arresto di Gualino.

Recentemente il nudo è stato comprato da un importante imprenditore cinese al prezzo di 170 milioni di dollari, divenendo così la decima opera più cara al mondo.


 

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