I luoghi del Cesanese 2021

L’Italia, paese del buon cibo e del buon vino con i suoi cinquecento vitigni e più non smette mai di stupirci e di farci conoscere sapori e odori ammalianti. È il caso del vino Cesanese del Lazio, un vitigno a bacca nera prodotto principalmente nei comuni di Olevano Romano, Piglio ed Affile che con il suo colore rosso rubino offre al naso sentori di frutta fresca a bacca rossa come ciliegia, amarena e visciola, e nera come mora e prugna, presentato nella Guida I luoghi del Cesanese 2021

Il Cesanese

Il Cesanese, dai riflessi violacei, ha attirato così l’attenzione di Carlo Zucchetti (direttore del “Giornale enogastronomico col Cappello”) e Pasquale Pace, conosciuto meglio come Il Gourmet Errante e direttore dell’omonimo blog. Entrambi infatti, per il secondo anno consecutivo, hanno scritto e realizzato una guida che valorizza le tante realtà vinicole che producono il Cesanese.

La guida, dal titolo I luoghi del Cesanese 2021, verrà presentata sabato 19 Giugno presso il comune di Olevano Romano.

Olevano Romano & Il Cesanese

Paese situato a sud-est della provincia di Roma, dal territorio prevalentemente collinare, sorge a 600 m slm. Olevano Romano ha radici storiche che risalgono all’antico popolo degli Equi, come testimoniano le antiche mura poligonali che circondano il centro storico. Divenuto castro sotto Oddone Colonna, il suo ultimo signore fu Camillo Borghese, marito di Paolina Bonaparte in Borghese, sorella di Napoleone. A partire dalla seconda metà dell’Ottocento Olevano è meta gettonatissima di numerosi artisti e pittori come Gustave Courbet e Anton Koch. Di Olevano attrae il paesaggio naturale, selvaggio e romantico allo stesso tempo. Questo legame indissolubile con l’arte che ancora oggi permane, grazie alle due accademie (Casa Baldi e Villa Serpentara) è possibile ritrovarlo anche con il Cesanese, vitigno autoctono che da sempre lo identifica e caratterizza e coltivato di generazione in generazione. Questo matrimonio è accertato anche da un bollettino ampelografico citato dall’Acerbi (1825) che lo descrive come

Cesanese, atto a produrre un vino generosissimo, con acini sferoidi, azzurri nerastri.

 Come scrive Il Gourmet Errante nel suo blog:

 Un vincolo si potrebbe dire sociale. Le narrazioni della maggior parte dei produttori lo sottolineano. Il Cesanese è come un parente, un famigliare sempre presente nei ricordi di infanzia o negli album di famiglia più vecchi.

Dopo mille difficoltà, dovute alla situazione da Covid-19 che ha rallentato l’organizzazione dei panel di degustazione, la Guida è tornata a vivere grazie all’aiuto dei produttori e dei sostenitori che hanno creduto in questo progetto.

I luoghi del Cesanese 2021

Ne I luoghi del Cesanese 2021, come nella precedente edizione, si vuole andare alla scoperta attraverso le aziende, di vitigni come l’ottonese e assegnare ad ogni vino un massimo di tre acini:

Rappresentano la capacità di individuare i tempi giusti di raccolta in base alla maturazione delle uve e la pazienza necessaria affinché il vino possa esprimersi con franchezza.

Una guida che, dunque, va a smuovere quelle etichette sul Cesanese come “vino dolce e frizzantino”, “vino a pasto”, “un vino da dolce”.

I luoghi del cesanese 2021 ha lo scopo di presentare le piccole e grandi aziende del territorio in maniera organica, al fine di mettere in luce il grande lavoro dei produttori approfondendo anche alcuni aspetti geologici dei terreni. Proprio la disamina geologica è stata affidata e redatta dalla geologa Maria Cristina Pratesi.


 

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