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21 is the new 27: il nuovo club delle morti nella musica

Durante lo scorso secolo il mondo della musica ha avuto a che fare con una serie di morti premature –coincidenza vuole, allo scoccare dei 27 anni. Nasce così la leggenda del Club dei 27, una cerchia di artisti che perdono la vita misteriosamente, alimentando teorie del complotto. Negli ultimi anni però, l’inquietante club pare abbia abbassato la sua soglia d’età accogliendo una serie di giovani rapper che, raggiunto l’apice del successo, sono morti tutti all’età di 21 anni.

Il Club dei 27

Il primo a entrare nel club dei 27 fu Robert Johnson, leggenda della musica blues, morto in circostanze sconosciute nel 1937. Successivamente troviamo un exploit di morti tra il 1969 e il 1971 di big della scena musicale mondiale del tempo.

Partiamo da Brian Jones, fondatore dei Rolling Stones, trovato morto annegato nella propria piscina. Si presume che il decesso sia avvenuto a causa dell’assunzione di grandi dosi di alcol e droghe, ma su di esso aleggia lo spettro dell’omicidio. Seguono nel ’70 il celebre chitarrista Jimi Hendrix – morto soffocato da un conato di vomito a seguito di un cocktail di alcol e tranquillanti – e Janis Joplin, prima donna del Club, per overdose. Nel ’71 troviamo Jim Morrison, leader dei Doors, morto per cause tuttora sconosciute (dato che non fu fatta nessuna autopsia sul suo corpo).

Negli anni Novanta si unisce Kurt Cobain, frontman dei Nirvana, la cui morte è ancora avvolta nel mistero e su cui sono sorte diverse teorie complottiste. La teoria inizialmente più accreditata fu quella del suicidio, in quanto Cobain lasciò una lettera di addio. In seguito sorsero teorie sulla possibilità di omicidio commissionato da sua moglie Courtney Love, sostenute anche dall’investigatore Tom Grant. Tra i punti a favore di questa tesi vi sono la massiccia quantità di droga trovata nel corpo del cantante, che gli avrebbe impedito di muoversi e, quindi, di suicidarsi. Inoltre, la lettera d’addio potrebbe essere stata fraintesa: tolte le ultime righe, si può intuire che il messaggio di addio fosse diretto al mondo della musica – e, proprio le ultime parole, sembrano scritte con una grafia differente da quella di Cobain.

Concludiamo con dispiacere con Amy Winehouse come rappresentante degli anni 2000, la cui autopsia non ha mai decretato realmente il motivo del decesso.

Il club dei 21

Negli anni Dieci di questo secolo il preoccupante fenomeno delle morti premature sembra essersi spostato su un’altra fascia d’età, colpendo particolarmente la nuova scena rap americana. I membri di questo nuovo club sono tutti giovani artisti legati all’ambiente underground e hip hop moderno, accomunati da una precoce scomparsa all’età di 21 anni. I quattro artisti che ne fanno parte sono: Lil Peep, XXXTentacion, Juice WRLD e Pop Smoke. Un ulteriore dato comune è il fatto che questi rapper fossero nel loro periodo di esplosione, lasciando ancora più amaro in bocca per ciò che avrebbero potuto creare.

Lil Peep

Il primo da menzionare è Lil Peep, all’anagrafe Gustav Ahr. Pioniere del filone emo rap, morì nel 2017 durante le battute finali del suo tour in giro per l’America, a causa di un sovradosaggio di antidolorifici, oppiacei potenti e cocaina. Non è mai stato compreso se si trattò di suicidio o di morte accidentale, dato che, poche ore prima della sua morte, pubblicò un post su Instagram che recitava “Quando morirò mi amerete”. Le prime teorie complottiste a riguardo sorgono con l’uscita del documentario Everybody’s Everything. L’accusa è rivolta al collettivo GothBoiClique, di cui Peep era membro, che sembrerebbe volesse impossessarsi del suo patrimonio e perciò ha evitato di soccorrerlo.

“Bother me, tell me the awful things”

Lil Peep nasce ad Allentown nel 1996 ma cresce a Long Island, dove si dimostra sin da subito una persona solitaria. Nella sua breve vita fu fondamentale la figura di sua madre, a cui dedicò numerosi tatuaggi tra i quali l’iconica Lisa Simpson che grida “MUM” sul collo. Il suo nome d’arte è proprio un rimando a lei, che era solita soprannominarlo Peep da piccolo. L’esordio musicale avviene nel 2014, quando inizia a caricare brani sulla piattaforma SoundCloud; successivamente decise di trasferirsi a Los Angeles per inseguire il proprio sogno. È qui che conosce artisti di stampo emo e metal come Ghostemane, formando poi il collettivo Schemaposse.

Nel 2015 inizia a ottenere grande successo grazie ai brani Star Shopping Beamer Boy, con cui inizia ad esibirsi in live raggiungendo nel 2016 la fama mainstream. Nello stesso anno infatti pubblica i mixtape Crybaby Hellboy, con cui ottiene numerosi riscontri positivi anche all’estero, spopolando in Russia.

Nel frattempo si allontana dagli Schemaposse, iniziando a frequentare la crew GothBoiClique. Lì conosce Lil Tracy, con cui stringe un forte sodalizio, sia artistico che affettivo. Successivamente, il rapporto con parte del gruppo si incrina e Gus si trasferisce a Londra, dove registra e pubblica nel 2017 il suo primo progetto ufficiale: Come Over When You’re Sober, Pt.1. A Settembre inizia il tour per la promozione dell’album, che purtroppo non riuscirà a terminare.

In molti lo paragonano a Kurt Cobain per l’influenza musicale e stilistica che ha apportato negli anni successivi alla sua morte. Effettivamente, è evidente che con l’esplosione dell’emo rap siano tornati in auge le sonorità rock e grunge, fondendosi con quelle trap, ridando linfa vitale al pop punk nel 2020.

XXXTentacion

Nel 2018 la stessa sorte tocca a XXXTentacion, astro nascente del rap americano con un passato estremamente controverso. Il 18 giugno muore a causa di numerosi colpi di pistola sparati fuori da una concessionaria dove il rapper stava acquistando una motocicletta da regalare a un amico. I motivi rimangono ancora sconosciuti, seppur la polizia abbia dichiarato che si trattasse di una rapina finita male.

I primi giorni successivi all’accaduto sorsero sul web teorie complottiste asserenti che la morte fosse simulata o parte di un futuro video musicale. A darne adito fu il video della hit SAD!, pubblicato poco tempo dopo la scomparsa, nel quale X è in chiesa ad assistere al suo funerale e combatte per tutta la durata della canzone contro la sua versione defunta.

“My heart can’t take this damage”

Janseh Onfroy nasce in Florida nel ’98. La sua adolescenza è segnata dalla violenza, finendo in un penitenziario giovanile a sedici anni. Qui conosce il suo grande amico e collaboratore Ski Mask The Slump God con cui si dedica al freestyle. Nel 2015 il brano Look at Me diventa virale sul web, a tal punto che nacque una diatriba con Drake – in quanto Onfroy lo accusò di aver usato il beat per un suo brano.

Nel 2016 la sua carriera ha una battuta d’arresto in seguito all’incarcerazione con l’accusa di sequestro di persona e percosse aggravate nei confronti della sua fidanzata incinta. Uscito dal carcere decide di redimersi, dedicandosi interamente alla musica e pubblicando nel 2017 il mixtape Revenge – e il suo album capolavoro, 17. Grazie a esso ottiene il successo mondiale, che viene bissato nel 2018 con ?.

Durante la sua breve carriera, X si è dimostrato un artista estremamente eclettico e versatile. All’inizio del suo percorso era solito eseguire brani rap estremamente aggressivi, come il già citato Look at Me Take a Step Back. In 17 vi è il passaggio all’emo rap e all’alternative rock, con l’aggiunta di temi come depressione e suicidio, adagiati sui sample del canto straziante del misterioso artista Shiloh Dynasty. In il suo spettro si amplia ulteriormente con brani metal e altri spagnoleggianti, prediligendo il cantato al rap.

Piccola curiosità: pochi giorni dopo la morte di X, la sua compagna ha annunciato di aspettare un figlio. Il bambino, nato a Gennaio del 2019, è stato chiamato “Gekyume” in memoria del padre. Il termine infatti è stato coniato da Onfroy stesso, e vuol dire “nuovo universo di pensiero”.

Juice WRLD

Si arriva poi a Juice WRLD, al secolo Jarad Higgins, erede dello scettro di futuro del rap americano dopo la morte di X. La sua morte è avvenuta l’8 dicembre 2019, ad appena sei giorni dal suo ventunesimo compleanno, per un attacco epilettico avvenuto all’aeroporto di Chicago.

Il decesso è avvenuto in cause particolari: Higgins era a bordo del suo jet privato, contenente armi da fuoco, codeina e 32 chili di marijuana. Oltretutto, era atteso in aeroporto dalle forze dell’ordine, che erano state avvisate dal pilota del contenuto all’interno del velivolo. Per evitare ripercussioni ancor più pesanti, nel tentativo di nascondere le ulteriori sostanze a bordo del jet, sembra che Jarad abbia ingerito diverse pillole che portava con sé, tra cui l’antidolorifico Percocet, che lo hanno portato ad avere convulsioni – fino ad arrivare al decesso.

“I still see your shadows in my room”

Juice WRLD nasce nel Dicembre 1998 a Chicago e sin da piccolo mostra un certo interesse verso la musica. Durante l’adolescenza inizia il suo controverso rapporto con le droghe diventando dipendente da Purple Drank, ossicodone e Xanax. In contemporanea, si avvicina al rap.

Molto abile nel freestyle, Higgins inizia a pubblicare brani su SoundCloud e nel 2017 esce con il suo primo progetto 9 9 9. L’album contiene il pezzo Lucid Dream con cui spopola sul web, grazie anche alla pubblicazione del video sul canale Lyrical Lemonade. Nel 2018 pubblica il primo album ufficiale Goodbye & Good Riddance e nel 2019 il secondo Death Race for Love, prendendosi lo scettro di nuovo astro nascente del rap americano.

Il suo stile è connotato da una forte componente melodica e perciò viene facilmente apprezzato anche da chi non è fan del rap. Le tematiche trattate sono pienamente riconducibili all’emo rap, proseguendo il cammino intrapreso da Lil Peep e XXXTentacion nel rendere popolare tale genere. Nel suo ultimo anno di carriera fu molto significativo il rapporto instaurato con il giovane rapper The Kid Laroi, di cui Juice divenne mentore e che tutt’ora sta portando avanti la sua legacy.

Pop Smoke

L’ultimo membro ad essere entrato è Pop Smoke, promessa della NY drill, morto nel Febbraio 2020 in seguito all’irruzione nella sua casa di quattro uomini nel cuore della notte. Cinque mesi dopo l’accaduto sono stati arrestati tutti gli assassini, con l’accusa di omicidio volontario – con la possibilità di pena di morte dopo che è stata accantonata l’ipotesi di furto con scasso. Ciò è dovuto al fatto che dalle telecamere di sicurezza dell’abitazione del rapper è stata riscontrata l’evidente intenzione di ucciderlo.

“I’m off the Molly, the Xan, the lean”

Pop Smoke, nome d’arte di Bashar Jackson, nasce a New York nel 1999 e sin da piccolo ha problemi con la legge a causa di spaccio e possesso di armi da fuoco. Inizia la sua carriera musicale nel 2017, remixando pezzi famosi per poi dedicarsi alla produzione di brani propri.

Nel 2019 spopola con il brano Welcome to the Party, che viene molto apprezzato dai suoi colleghi, al punto che Nicki Minaj e Skepta ne pubblicarono un remix. Il successo del primo singolo viene bissato con Dior, arrivando fino a Travis Scott che lo include nel progetto JackBoys, presenziando nell’ultima traccia Gatti.

Sin da subito è stato incoronato come massimo esponente della NY drill, poiché ha unito le sonorità drill e le tematiche della trap americana – in particolare quelle legate allo stile di vita sfarzoso. Dopo la sua morte, il genere ha ottenuto ancora più visibilità e ad oggi è uno dei più in voga tra le nuove generazioni. Inoltre, la figura di Pop Smoke è entrata a far parte della cultura popolare, grazie ad esempio al suo iconico balletto “the Woo” ripreso dalla schiera di aspiranti rapper drill.

In conclusione: “We ain’t making it past 21″

Tutti questi artisti, a pochi mesi dalla loro morte, sono stati omaggiati con la pubblicazione di album postumi contenenti i loro brani inediti. Sono state rivolte accuse riguardo queste pubblicazioni, insinuando uno sciacallaggio da parte delle case discografiche. In particolare, la critica fu rivolta alla gestione dei materiali di XXXTentacion – in quanto furono pubblicati anche pezzi di un minuto e palesemente incompleti.

Il 15 Novembre 2019 è stato pubblicato il documentario Everubody’s Everything in memoria di Lil Peep. Il lungometraggio ripercorre la sua vita, mostrando la fragilità e la bontà d’animo di un normale ragazzo troppo sensibile per questo mondo.

Per quanto riguarda gli altri due artisti di cui vi abbiamo parlato, sono stati pubblicati due album postumi che hanno ottenuto grande successo. Legends Never Die di Juice WRLD ha infranto il record di album più ascoltato su Spotify nelle prime ventiquattro ore di uscita. Pop Smoke ha ottenuto invece una candidatura Grammy per la categoria Best Rap Performance, con il brano Dior.

Il mondo cambia, la storia cambia e le sue leggende anche, portando con sé nuovi casi e nuove coincidenze. Possiamo parlare perciò di un passaggio di consegne del Club dei 27 al Club dei 21?

La risposta sembra darcela in maniera profetica proprio Juice in Legends, singolo estratto dall’album postumo Legends Never Die:

What’s the 27 Club? We ain’t making it past 21.

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