“Gli Aristogatti”: il capolavoro Disney cinquant’anni dopo

Sono da poco trascorsi 50 anni dall’uscita di uno dei film Disney più acclamati e adorati di sempre: Gli Aristogatti. La storia dell’aristocratica famiglia di gattini rapita dal maggiordomo per gelosia, appassiona da sempre grandi e piccini. Gli Aristogatti rappresenta ciò che può essere definito un “grande classico”. Riproduce la cultura di un’epoca ed è in grado di appassionare nonostante lo scorrere del tempo e delle generazioni.

Il film d’animazione fu diretto da Wolfgang Reitherman e rappresenta l’ultimo progetto approvato da Walt Disney prima della morte. La sua prima proiezione avvenne a Los Angeles nel 1970 e da allora rappresenta un simbolo per molte famiglie, una specie di rito a cui saltuariamente tornare. La pellicola, prodotta a partire da un soggetto di Tom McGOwan e Tom Rowe, nacque originariamente come live action, per poi diventare film d’animazione.

Gli Aristogatti è un film ispirato, secondo una leggenda, a una storia vera. Si narra una strana vicenda: all’inizio del Novecento una famiglia di gatti parigini ereditò una grande quantità di denaro da una ricca signora. A partire da questo evento di cronaca nacque così la celebre trama del film.

Il maggiordomo Edgar, comprendendo dal testamento della padrona di essere escluso dall’eredità, decide di sbarazzarsi dei gattini, escogitando un rapimento. La cesta contenente i gatti tuttavia cade lungo un fiume, innescando l’avventura. La stesura del testamento rappresenta l’evento scatenante dell’intera vicenda. Da questo momento inizia, infatti, il viaggio di ritorno a Parigi della famiglia di gatti aristocratici; un viaggio verso l’ignoto e la scoperta.

Romeo aiutante o co-protagonista?

L’incontro con Romeo capovolge le sorti della vicenda. Romeo, gatto randagio, «er mejo der Colosseo», nel film originale è un gatto irlandese. Ne Gli Aristogatti il suo ruolo è fondamentale, tanto importante da essere quasi considerato un co-protagonista, nonostante (almeno all’inizio della vicenda) non faccia parte degli “aristogatti”. Considerando la rete dei personaggi, Romeo ricopre la funzione di aiutante. Compare nel momento di estrema difficoltà e spinge i gatti all’azione.

L’inettitudine di Duchessa avrebbe infatti reso impossibile il ritorno dei gatti aristocratici a Parigi, così come il loro salvataggio non sarebbe stato possibile senza l’aiuto di Romeo e degli altri gatti randagi. Romeo è dunque motore della vicenda e, proprio come l’eroe delle più importanti storie, presenta un’evoluzione interiore. Al termine della vicenda infatti il suo status si trasforma: da gatto di strada, entra a far parte degli “aristogatti”.

Duchessa: un’eroina passiva

Al contrario di Romeo, Duchessa (la mamma gatta) è una gatta di casa, viziata e coccolata. Il rapimento la inserisce in un mondo nuovo, basato su un sistema di valori a lei estranei. Ciò non la rende più in grado di proteggere i suoi cuccioli poiché, prima di tutto, è lei stessa a percepire il pericolo. Entra infatti per la prima volta in contatto con i pericoli della strada e con le leggi della natura. La sua inesperienza e inettitudine verso tale mondo la rendono inadatta ad affrontare le vicissitudini. I gatti, infatti, si trovano in balia del caso e della fortuna e vengono salvati da Romeo. Come si può notare dalla storia, Duchessa si attiva per raggiungere l’obiettivo. È infatti un personaggio passivo rispetto agli eventi. Ciò la rende totalmente dipendente dagli altri personaggi della vicenda e il conseguimento del loro obiettivo avviene grazie a quest’ultimi.

Tuttavia, Duchessa è un personaggio tragico, travagliato da un dubbio interiore. Il suo amore per Romeo la spinge verso la strada; d’altro canto desidera tornare a casa dalla padrona e mettere in salvo i suoi cuccioli. Il dubbio interiore permane nell’intera storia e raggiunge il suo apice quando Romeo e Duchessa raggiungono la casa parigina abitata da gatti randagi. In quel momento Duchessa, nonostante l’amore per Romeo, sceglie di tornare a casa. Ciò rappresenta secondo il paradigma di Syd Field (uno sceneggiatore americano) il punto di non ritorno. La scelta dell’eroina conduce la vicenda verso la risoluzione e impedisce la restaurazione dell’ordine originale. Duchessa inoltre, in quanto eroina, è un personaggio in evoluzione. Si adatta alle regole del nuovo mondo e, alla fine della storia, i suoi vizi vengono smussati. Appare meno viziata e più indipendente.

Gli Aristogatti è un film d’animazione senza età. Non invecchia poiché è basato su valori universali: la famiglia, l’amore e l’affezione alle radici sono temi che emergono in modo esplicito nel capolavoro Disney. Così tra una «crema di crema alla Edgar» e un soffio del piccolo Matisse, Gli Aristogatti dopo più di cinquant’anni fanno ancora innamorare.

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