Giornata dei calzini spaiati, per accogliere le diversità

Siete usciti di casa troppo in fretta e vi siete accorti di aver indossato due calzini diversi? In qualsiasi giorno dell’anno, potrebbe rivelarsi un problema imbarazzante. Ma non il 5 febbraio: e il motivo non ha nulla a che fare con la moda.

Infatti, il primo venerdì di febbraio (che quest’anno è caduto proprio il 5) è la giornata dei calzini spaiati, una bella iniziativa rivolta in primis ai bambini delle scuole primarie. Si tratta di un’idea nata dall’inventiva di un’insegnante della scuola primaria di Terzo di Aquileia (in Friuli Venezia Giulia), la quale ha voluto mostrare visivamente ai propri alunni la bellezza insita nella diversità. La maestra Sabrina Flapp, da sempre attenta a insegnare ai piccoli studenti l’importanza del rispetto verso chi è diverso (e in particolare nei confronti delle persone con disabilità) ha creato così questa giornata particolare nella quale ogni bambino e bambina è invitato/a a indossare due calzini differenti.

In questo modo, la maestra non ha solo voluto coinvolgere direttamente i bambini nella scelta del vestiario, ma ha puntato su qualcosa di ben più profondo: la diversità come un valore, una ricchezza, e non un ostacolo. Ancora oggi sono tanti i bambini che vengono posti in secondo piano dai sistemi scolastici, o dai compagni, a causa della loro disabilità. L’iniziativa è nata in primis per favorire il rispetto nei confronti dei bambini autistici, le cui difficoltà non vengono facilmente capite da tutti.

A oggi sappiamo che i disturbi dello spettro autistico costituiscono una condizione che colpisce circa l’1% della popolazione, in maniere molto diverse. La distribuzione della frequenza di un dato comportamento problematico varia nel tempo e nell’intensità della sua manifestazione: per questo si parla di “spettro”. Non tutte le persone autistiche hanno gli stessi problemi ed esistono infinite combinazioni di questa sindrome, tanto che si può affermare che ogni persona affetta da autismo è unica e irripetibile.

Il 5 febbraio 2021, dunque, tanti bambini si sono diretti verso la scuola con due calzini differenti, ma entrambi belli e validi. Sorta undici anni fa in una classe in provincia di Udine, la giornata è ormai diventata un’iniziativa che vede coinvolti bambini e adulti in tutta Italia. La diffusione è avvenuta tramite social: alcune ragazze dell’associazione di volontariato FriulClaun, amiche della maestra, hanno avuto l’idea di pubblicare una foto dei calzini spaiati su Facebook, e hanno cercato di coinvolgere quante più persone possibile.

In poco tempo la giornata dei calzini spaiati si è trasformata un fenomeno virale. È diventata la giornata nella quale si può parlare in classe dell’accettazione della diversità, una tematica molto importante che a volte, colpevoli i tempi e i programmi da rispettare, rischia di essere un po’ trascurata. Dal 2014, data di creazione della pagina Facebook dedicata all’iniziativa, la giornata è un vero e proprio evento, con un tema differente ogni anno.

Nell’edizione del 2018 si è parlato dell’importanza dell’andare tutti d’accordo nel proprio “piccolo mondo”, ovvero, per i bambini, la scuola. La frase simbolo era dedicata ai piccoli affetti da sindrome di down: “tutti uguali, tutti diversi, tutti importanti”. Lo stesso anno è stato chiesto ai partecipanti di inviare uno dei loro calzini senza coppia: questi sono arrivati da tutto il Paese a centinaia! Successivamente, i calzini spaiati sono stati trasformati in delle bellissime marionette, in seguito affidate alle abili mani della Carovana Artistica, un gruppo di artisti che si esibisce nei campi per i profughi in Bosnia.

Anche quest’anno sono state numerose (e colorate!) le foto pubblicate sui social, accompagnate dall’hashtag #calzinispaiati2021. Quest’anno i temi sono l’amicizia e il rispetto: gli organizzatori dell’evento hanno suggerito di far appendere a ogni alunno un calzino spaiato, accompagnato da un biglietto con il proprio nome. Successivamente, i bambini nel corso della giornata hanno messo un bigliettino contenente una frase o una parola amichevole nel calzino dei compagni. A fine giornata, ognuno ha portato a casa il proprio e ha potuto leggere i pensieri che gli altri gli hanno dedicato.

Quest’anno più di sempre ci sentiamo tutti calzini spaiati e ci sentiamo un po’ soli. Però, come i calzini spaiati non perdono mai la speranza di ritrovarsi, così noi non vediamo l’ora di ritrovarci, riabbracciarci e stare di nuovo insieme!

Queste le parole degli organizzatori. Speriamo dunque che queste iniziative virtuose si diffondano ulteriormente e che i bambini – ma anche gli adulti- comprendano pienamente il senso dell’affermazione “diverso è bello.

 

 

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