musica dance

“Saturday Night Fever”: la playlist di musica dance tutta da ballare

Oggi vi proponiamo una playlist unica nel suo genere, com’è stato unico il periodo della dance internazionale. Correvano gli anni Settanta, e la musica disco cominciava a crescere in popolarità portando in scena canzoni destinate a entrare nell’immaginario collettivo comune. Oggi, semplicemente musica dance, è il genere musicale più mainstream di tutti. Anche se inizialmente fu snobbata dai musicisti rock e pure dalla critica,  parallelamente diventò in poco tempo un vero e proprio fenomeno musicale pronto ad accogliere soprattutto il consenso dal basso; divenne il cavallo di battaglia delle radio e si delineò sin da subito uno strumento mediatico per abbattere le barriere tra ricchi e poveri. La sua ascesa fu molto rapida così come pure il suo declino. Certo, la musica dance esiste ancora, ma con il tempo si sono andati a consolidare sonorità e sottogeneri diversi rispetto ai primi anni.

La cosiddetta musica da discoteca, si fa risalire infatti alla metà degli anni Settanta per vedere un vero e proprio exploit tra il 1977 e il 1978. Le radici erano quelle tipiche del genere funky e soul alle quali vennero aggiunte basi elettroniche. A partire dagli anni Ottanta in poi, la figura del disc jockey è stata fondamentale per l’affermazione di un nuovo tipo di musica dance prevalentemente composta con l’aiuto di sintetizzatori e nuovi elementi vocali che hanno dato inizio alla suddivisione della stessa tra il filone house e quello techno. Infine gli anni Novanta e i primi decenni del nuovo secolo hanno permesso il ritorno di una disco music molto orecchiabile, frutto di campionature di brani del passato che hanno dato vita a nuove glorie per la musica da discoteca.

Abbiamo selezionato alcuni tra i grandi successi dance degli anni Settanta, Ottanta e Novanta in una compilation di musica dance tutta da ballare.

Dai primi grandi protagonisti…

Gloria Gaynor, Donna Summer, i Boney M., i Village People, gli Earth, Wind & Fire sono solo alcuni dei grandi nomi che hanno fatto la storia della disco music. Sono i primi complessi che si avvicinano al genere in oggetto e come tali non potevano ometterli. Ecco dunque i classici immortali: Daddy Cool, Sunny, Ma Baker, Rivers of Babylon, Gotta Go Home, Rasputin dei Boney M., gruppo musicale formato da quattro ballerini e cantanti caraibici, nato per mano del produttore tedesco Frank Farian. Dominarono la scena musicale dance e eurodance nella prima metà degli anni Settanta sino agli anni Ottanta, diventando in poco tempo una delle band leggendarie del settore.

“Queen of Disco” è soprannominata la cantautrice statunitense Donna Summer, artista indiscussa della musica da ballo e sperimentatrice di brani rock, gospel e R&B. Sue le hit anni Settanta come Hot Stuff, Love to Love You Baby, I Feel Love. Altra esponente di spicco è Gloria Gaynor che con I Will Survive, Anybody Wanna Party? e Never Can Say Goodbye – celebre cover del singolo originariamente registrato dai Jackson 5 – ha fatto ballare milioni di giovani adolescenti.

…alle intramontabili colonne sonore firmate dai Bee Gees

Non ci potevamo di certo dimenticare dei fratelli Barry, Robin e Maurice Gribb che negli anni Sessanta formarono i Bee Gees per poi spopolare negli anni Settanta grazie ai successi della disco music che permisero loro di inerirsi tra i gruppi più noti e influenti di sempre. Tra le hit simbolo della disco, troviamo i brani che sono stati la colonna sonora del film del 1977 La febbre del sabato sera. Ricordate John Travolta nei panni di Tony Manero, un giovane italo-americano un po’ sbandato con il talento per il ballo? Ecco, il film non solo consacrò l’attore ma divenne un vero e proprio omaggio alla musica da discoteca. Stayin’ Alive, How Deep Is Your Love e Night Fever, singoli estratti dalla colonna sonora stessa del film, scalarono in poco tempo le classifiche internazionali.

Night fever, night fever
We know how to do it, oh
Gimme that night fever, night fever
We know how to show it.

 

I successi cult degli anni Ottanta

È il 1983 e nelle sale cinematografiche esce Flashdance, pellicola musicale destinata a diventare un vero e proprio cult di quegli anni. Tra i pezzi che hanno accompagnato le scene del film, incentrato sulla storia di una diciottenne con il sogno di entrare nell’accademia di danza, troviamo Flashdance… What a feeling, colonna sonora interpretata da Irene Cara.

What a feeling
Bein’s believin’
I can have it all
Now I’m dancing for my life.

Per non parlare poi di Maniac di Michael Sembello, altro pezzo presente nel film che figura tra le canzoni dance che hanno attraversato interi decenni. Restando dunque in tema, Footloose è un altro grande classico del genere, interpretato da Kenny Loggings e canzone colonna sonora dell’omonimo film che ha fatto sognare intere generazioni.

E i gloriosi anni Novanta

Torna la moda, tornano le serie televisive e pure la musica dance che negli anni Novanta si esprime con stili e suoni nuovi, pronta a far scatenare tutti a ritmo. Il CD entra a pieno titolo nel mercato musicale e con esso le varie diramazioni del genere stesso. Ecco alcuni dei brani simbolo di questi anni che hanno movimentato le serate in discoteca. Il singolo What is Love ha letteralmente sbancato le classifiche così come Be My Lover, Freed From Desire e Sweet Dreams che hanno visto diverse rivisitazioni e cover nel corso degli anni.

E se ancora non ti abbiamo convinto…

Sappiamo quanto questi tormentoni vi possano piacere, ma se non siete ancora del tutto soddisfatti, troverete alcuni pezzi memorabili che siamo certi saranno di vostro gradimento, soprattutto tra i giovani. Quanti di voi, all’attacco di Children di Robert Miles, non hanno alzato gli occhi al cielo?. E siccome la musica dance sta a Gigi d’Agostino come la pizza sta a Napoli, abbiamo inserito tra questa playlist un po’ vintage alcuni pezzi del nuovo millennio. Tra questi: L’amour Toujours e Elisir su tutti del disc jockey italiano e ancora Tell Me Why e Let Me Stay di Prezioso feat.Martin, esponenti di spicco della italodance.

Buon ascolto!

FONTI

panorama.it

Playlist di Stefania Berra

CREDITS

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