Daisugi: la tecnica
Daisugi: la storia
Intorno all’anno 1300, fa sapere il report di GreenMe, gli abitanti di Kitayama, una zona di montagna che si trova a circa 20 km a Nord-Ovest della città di Kyoto, per risolvere il problema della carenza di materie prima inventarono la tecnica del Daisugi. In quel frangente storico era molto difficile piantare e far crescere gli alberi sui pendii della zona e non tutti disponevano la legna necessaria per costruire le abitazioni. Questa tecnica, si apprende, nasce quindi con lo scopo di ridurre il numero di piantagioni, accelerare il ciclo di raccolta e produrre legno più resistente. Da un solo albero possono crescere dai dodici ai cento tronchi alla volta, in pratica un bosco, e si produce legna per trecento anni. Shirosugi, l’albero madre del cedro Kitayama, ha 500 anni e in tutti questo periodo non ha mai perso la sua forma.
Daisugi: la potenzialità del legno
Daisugi: la “giusta” alternativa
In un presente così “veloce”, pieno di incertezze a livello climatico e forestale, la tecnica Daisugi dimostra quindi un potenziale innovativo. La copertura forestale è di fatti una delle chiavi fondamentali per combattere i cambiamenti climatici: oltre a danneggiare la biodiversità e violare i diritti e i mezzi di sostentamento delle comunità locali, la distruzione delle foreste su questa scala per la scienza è una vera e propria catastrofe per il cambiamento climatico.
La scienza a sua volta dimostra che le foreste sono ancora più importanti di quanto pensiamo nel frenare il climate change. Oltre a catturare e immagazzinare carbonio, influenzano drasticamente l’ecosistema locale e possono essere realmente uno strumento a protezione della biodiversità e delle popolazioni indigene.
A oggi, nonostante gli impegni di centinaia di aziende di eliminare e cercare di contrastare la deforestazione dalle loro catene di approvvigionamento, sono ancora troppe le aree in cui si utilizzano pratiche illegali e dove la copertura forestale è messa a rischio dalla corruzione e da un cattivo utilizzo del suolo. Risulta quindi fondamentale salvaguardare le foreste e far fronte ai cambiamenti climatici, anche studiando e sperimentando tecniche nuove.