Fiat Lux: la rivista letteraria che illumina le cose nascoste della vita

Intervista a Pasquale Bruno, il fondatore di Fiat Lux. Sì, siamo “nani sulle spalle dei giganti”, ma il meglio deve ancora essere scritto

Siamo circondati da tanta bellezza. La vediamo sempre, ma non la guardiamo mai davvero con attenzione. Siamo talmente abituati alla bellezza, che non ci stupisce più. Siamo abituati alle giornate di sole, al rumore della pioggia, ai sorrisi. Sono cose che diamo quasi per scontate, e non dovremmo mai. Le cose più belle della vita non sono costose né stra-ordinarie. Sono piccole, sono sempre intorno a noi, inaspettate. Basta saperle apprezzare, accarezzare con uno sguardo, fotografare con un battito di ciglia leggero, ma indimenticabile.

Catullo, uno tra i più celebri poeti latini, nel suo Liber, ci ricorda quanto le cose più emozionanti della vita siano, in realtà, quelle che lui chiama nugae: cose piccole, apparentemente insignificanti; proprio quelle ci rendono davvero felici. E chi, più dei poeti e degli scrittori, sa fermarsi e guardare il mondo per descriverlo, restando affascinato dalle sue bellissime nugae?

Fiat Lux è il nome della rivista letteraria e culturale fondata da Pasquale Bruno, studente di lettere classiche presso l’Università Degli studi di Salerno (Fisciano). Lo abbiamo intervistato, per sapere di più del suo bel progetto culturale, che vanta ormai quasi un anno di esperienza e circa venti redattori. La rivista è fruibile gratuitamente e viene pubblicata una volta al mese su tutti i profili social di Fiat Lux.

Come è nata l’idea della rivista?

“In università mancava un punto di riferimento culturale. Studiando, mi sono imbattuto in una frase di Pascoli:

Il poeta […] è quasi un creatore, poiché è colui che con la parola – fiat lux – illumina d’un tratto l’oscurità che ne circonda. Certo la stella e il fiore, la serenità e la tempesta erano anche prima che il poeta ne parlasse, e voi avevate gli occhi per vederle; ma voi non guardavate, e le cose belle era come se non esistessero: la sua parola fu chi per voi le creò.

Da questo è venuta Fiat Lux: la visione del poeta è quella che illumina la realtà che ci circonda. E mi sono reso conto che viviamo in un contesto in cui la letteratura e la cultura sono viste come qualcosa di elitario. In pochi leggono poesia, in pochi si rendono conto del fatto che il mondo è pieno di bellezza che merita di essere cantata. Fiat Lux

Conoscevo alcuni ragazzi che amano scrivere, e ho pensato di contattarli per fare questa rivista in cui dare spazio alla creatività, alla narrazione, alla creazione di nuove opere d’arte. Ormai, noi siamo abituati a stare sulle spalle di chi ci ha preceduto, siamo come “nani sulle spalle dei giganti”.

Questo ci porta a pensare che tutto il meglio sia già stato scritto, forse ci fa addirittura venire un po’ di ansia da prestazione. Vedo una scarsa capacità e voglia di innovazione, pensiamo che tutto sia ormai stato fatto.

Così ho impostato le sezioni della redazione e disegnato il logo. Poi ho contattato le persone che pensavo potessero essere capaci di far parte di questo ambizioso progetto. In fin dei conti… chi di noi non ha una poesia nel cassetto? Siamo tutti un po’ scrittori, dobbiamo solo trovare il coraggio e avere l’occasione di rendercene conto. Io ho voluto creare questa occasione.”

Quali sono i propositi e gli obiettivi di Fiat Lux?

“Fiat Lux nasce con tre obiettivi principali. Il primo è dare luce alle cose nascoste della vita, riconsegnare la bellezza che hanno agli occhi di chi le guarda. Molte cose ci passano davanti agli occhi, sono belle, ma non le vediamo. Un ciuffo d’erba che nasce tra l’asfalto. È bellissimo, merita luce, merita di essere guardato.

Il secondo obiettivo è dare visibilità ai poeti minori, dare dignità a tutti quei poeti che non trovano spazio nei libri delle superiori o dell’università, ma che meritano di essere conosciuti.

Terzo obiettivo è quello di dare la possibilità a dei ragazzi come noi di poter scrivere, sperimentare, creare arte ed essere letti. Ad oggi, molti scrivono, ma quasi nessuno pubblica. All’inizio molti redattori avevano timore di pubblicare, non si sentivano all’altezza.”

Fiat Lux

Ad oggi, avete pubblicato ben undici numeri. La cosa interessante è che si tratta di “numeri tematici”, potremmo dire, nel senso che ogni numero è costruito intorno ad una tematica particolare, sulla quale andate a lavorare e creare con prosa, poesia, critica cinematografica, e tutte le sezioni della vostra rivista. Come mai questa scelta originale?

“Ogni numero di Fiat Lux è dedicato ad una tematica precisa. Questa è una novità nel panorama delle riviste letterarie: siamo quasi gli unici a muoverci in questa direzione tematica. Lo abbiamo fatto perché per noi è stimolante e soprattutto rende il gruppo di lavoro molto affiatato, dal momento che tutti i prodotti di quel mese sono collegati da un tema portante.

Abbiamo fino ad ora pubblicato undici numeri. I migliori, secondo me, sono il secondo, che era sui “Sassi”. Un argomento apparentemente limitante, quasi divertente, ma in realtà molto profondo. A distanza di ormai un anno, resta un gran bel numero.

Il quarto numero è invece stato dedicato alle fobie. È stato un numero molto intimo, personale. Ognuno ha scelto una fobia su cui concentrarsi e lavorare. È stato un numero davvero particolare.

Un altro numero a cui sono legato è stato quello sull’ambiente, e poi c’è stato il numero intitolato Stazione Termini, nel quale siamo andati a recuperare parole desuete, etimologie… è stato davvero formativo, ci siamo scoperti molto curiosi!

L’ultimo numero, online dal 30 settembre, è dedicato al cibo. (Clicca qui per visualizzarlo)

Noi ci muoviamo sostanzialmente sui social, vogliamo creare una pagina Instagram il più interattiva possibile. Per questo postiamo tante rubriche, i quiz della domenica e pensavamo di aggiungere anche altre attività.

Fiat Lux

Ultimamente abbiamo fatto anche degli spettacoli che sono piaciuti. Si è trattato letture di prosa e poesia con musica di sottofondo. Abbiamo avuto due giorni di sold-out. Abbiamo selezionato le prose e le poesie più belle tra quelle da noi pubblicate nei vari numeri e le abbiamo lette. Per rendere l’atmosfera più intima, c’era una ballerina che danzava in controluce, dietro un telo, sulle note della musica e sul suono delle parole.”

La passione motiva e stimola questi ragazzi. Ragazzi che hanno voluto che l’intervista si concludesse con le loro parole, con la loro esperienza, così che questa possa essere un augurio per tutti noi. Ecco allora che la redazione ci racconta cos’è per ognuno di loro Fiat Lux.

“Per me Fiat Lux è uno sfogo artistico, dove chiunque può mettersi alla prova ed esprimere quello che l’arte gli trasmette. È un luogo di confronto con cui allargare i propri orizzonti grazie anche alle tematiche mensili che proponiamo ai nostri lettori.”

(Carmine Faiella, fotografo)

“Fiat Lux mi ha trovato in un momento di “crisi creativa”, quindi ho subito trovato l’impegno mensile di fare foto seguendo un fil rouge uno stimolo perfetto per tenere sempre attiva la fantasia. Ma questo stimolo sarebbe inutile senza il clima di amicizia e convivialità che si respira (virtualmente) nella redazione, un’isola felice nella tempesta della quotidianità”

(Gabriele Maurizio, fotografo)

“Fiatlux è stata una rinascita. Forse non avevo più niente di mio da raccontare, ma a quanto pare non me la cavo male con le storie degli altri. Sarà che quando sono già belle di loro, ti resta la parte facile: osservare e ascoltare. Forse è perché sto facendo il classico, ma ho inculcata nella testa l’idea che le parole cambieranno il mondo, anche se ogni volta che leggo un giornale ci credo meno.

Per questo scrivo per Fiatlux, per crederci di più. Perché c’è più onore nell’essere uno degli ultimi, deboli baluardi della cultura che un feroce leone da tastiera al guinzaglio di un’orda di analfabeti funzionali. Anche se magari il mio articolo lo leggono mia madre, la mia migliore amica e un terzo sconosciuto. Io punto tutto su quello sconosciuto. Con ogni articolo spero di cambiargli la vita, o di fargli vedere qualcosa di decente alla tv. Mi piace pensare di essere utile a qualcosa, di essere parte di una comunità, di credere che io e certe altre persone insieme combattiamo un’epica battaglia. Che poi le uniche vere battaglie che combattiamo sono sulla scelta del titolo del numero mensile, ma è già qualcosa”

(Alessandra de Varti, critica cinematografica)

“Per me Fiat Lux è la fucina del futuro, una bottega per il passato”

(Emmanuele Zottoli, poesia)

“Prima di Fiat Lux ero convinta che non avessi nulla di interessante da dire e che seppure avessi trovato qualcosa, non avrei saputo esprimerla. Fiat lux mi ha dato per la prima volta una voce. Una voce che può essere utilizzata senza alcun condizionamento, in assoluta libertà. Mi ha donato il coraggio di farla uscire, più e più volte, di provare e di riprovare per cercare un’intonazione che sia solo mia.

Fiat lux, infatti, è una continua riscoperta, è l’emergere, mese dopo mese, di tante piccole parti di me che credevo di non avere, ma che, forse, erano solo nascoste un po’ più in fondo. Fiat Lux per me è anche condivisione, un coro di voci diverse che cantano all’unisono, che si aiutano a vicenda nella ricerca della propria armonia e che, alla fine, sperano solo di fare breccia in chiunque abbia la voglia di ascoltarle.”

(Sara Picariello, Critica cinematografica)

“Fiat lux è semplicemente “la luce”. La luce che aspettavo per uscire dal torpore e rimettermi in gioco dopo tanto tempo, per riacquistare la passione che avevo perso per la scrittura e per trovare persone che mi hanno illuminato giornate che ormai sembrano sempre più leggere.”

(Sara Paolella, redattrice per la sezione prosa)

“Per me Fiat Lux è l’occasione di mettermi in gioco, confrontarmi e crescere. Un fuoco che piano piano viene alimentato e la cui fiamma divampa e riscalda. È condividere una passione comune. È il potere che le arti hanno di avvicinare le persone. Da Fiat Lux mi aspetto accoglienza, partecipazione e dialogo.”

(Laura Colosi, critica letteraria)

“Fiat Lux è il cuscino che, quando fa troppo caldo e non riesci a dormire, giri dal lato più fresco, sotto la testa. È un’urgenza a cui rispondi senza vergognarti della tua vulnerabilità, il solo modo di sopravvivere alla notte.”

(Alessia Pierno, poesia)

“Fiat lux è una grande famiglia che accoglie tutti con le loro diverse attitudini e gli dà voce, facendole emergere come preziose e speciali.”

(Federica Galluccio, social media manager)

“Per me Fiat Lux è un’occasione che la vita ti dà quando sei offuscato dalla paura di perdere la tua gara, e invece non sai ancora che la vittoria più grande è correre a perdifiato con i tuoi compagni di viaggio.”

(Matteo Balsamo, critica letteraria)

“Tra le pagine di fiat lux non si è mai soli, attraverso l’universo della parola i nostri sentimenti saranno compresi.”

(Tania Ferrara, poesia)

“Fiat Lux è arrivata in un momento strano: ero letteralmente “in blocco”, mi forzavo a scrivere e, alla fine, nessun risultato che mi sembrasse a malapena convincente. L’università mi oberava, avevo perso il sonno, la claustrofobia mi schiacciava tra le quattro mura di una casa che non riuscivo più a sentire “mia” come un tempo. Mi sono messa in gioco perché volevo una realtà stimolante, che mi spronasse a tirar fuori il meglio di me stessa, sia come persona che come autrice.

Ad oggi, posso dire che il progetto mi stia offrendo l’opportunità di lavorare su due obiettivi fondamentali: in primis la possibilità di ritagliarsi un angolo su cui scrivere di architettura, risaltando le sue qualità di arte e tecnica; in seconda battuta, la possibilità di sperimentare, a seconda del tema, registri linguistici differenti”

(Cristina Colace, Critica d’arte)

“Per me FiatLux è Amicizia. Un “mondo” fatto di belle persone, che sono entrate fin da subito nel mio cuore.”

(Alessia Bosco, social media manager)

“Per me Fiat Lux è stato come un amore a prima vista, una fiamma accesasi in un periodo totalmente buio e che non ha mai smesso di ardere per me. Fiat Lux è un modo per riscoprire te stesso attraverso la scrittura, il confronto con gli altri e le tue stesse parole. È un modo per splendere, un po’ come si vuole, ma insieme.”

(Eliana Pardo, critica d’arte)


FONTI
Intervista

CREDITS
Tutte le immagini sono state gentilmente fornite da Fiat Lux

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