Il mito degli anni Settanta: i pantaloni a zampa d’elefante

I famosi pantaloni scampanati, in voga negli anni Settanta, sono tornati ufficialmente di moda. Non è la prima volta in cui un particolare tipo di abbigliamento o un capo ritorna di moda, ma i pantaloni a zampa d’elefante sono sicuramente una delle pietre miliari nella storia delle tendenze. Aderenti su fianchi e cosce, a godet dal ginocchio in giù, questa tipologia di pantaloni è nata ufficialmente nel 1960 per poi diventare un vero e proprio must have, un’ icona di ribellione, sfrontatezza e irriverenza che ha rappresentato la gioventù rivoluzionaria di quegli anni.

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Gli hippy e i jeans scampanati

Come accennato in precedenza, l’uso dei pantaloni a zampa è nato negli anni Sessanta (per poi diffondersi negli anni successivi), ma chi ha dato realmente inizio a questa moda? I pantaloni a zampa d’elefante hanno avuto un così grande successo soprattutto fra i giovani grazie ai cosiddetti  “hippy” (o “hippie”), un movimento giovanile nato negli Stati Uniti d’America contro la cultura di massa e il consumismo, ma anche grazie ai film Western dell’epoca in cui molti attori conosciuti (tra cui ad esempio il famosissimo James Dean) indossavano jeans scampanati personalizzati. Oltre a molti attori di fama mondiale, anche alcuni cantanti di quell’epoca hanno indossato molto questo capo, tra cui David Bowie, Mick Jagger e Jimi Hendrix, ma anche attrici famose come Brigitte Bardot e Liz Taylor indossarono la collezione di tailleur pantalone femminile del 1964 di Yves Saint Laurent. L’uso di questo indumento divenne totalmente unisex, tant’è che veniva usato tanto dalle donne quanto dagli uomini, infatti i pantaloni scampanati simboleggiavano (e simboleggiano tutt’ora) la parità di genere e l’uguaglianza sociale. Inizialmente in voga soprattutto in tessuto di jeans, questo capo con il tempo si è evoluto in moltissime colorazioni e tagli: a bande orizzontali, in pelle, a vita alta, in velluto e così via.

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Come indossarli?

Anche chiamati “flared” all’inglese o pantaloni a campana, questa tipologia di pantaloni non è molto facile da abbinare, soprattutto perché è tornata di moda solo negli ultimi anni, mentre fino agli anni Novanta la maggior parte delle donne indossava i cosiddetti pantaloni a sigaretta o “skinny jeans”. I pantaloni a zampa hanno la capacità di donare un aspetto sofisticato ma anche un’aria piuttosto bohemienne, ma attenzione: avendo la parte bassa più svasata, i flared accorciano la parte inferiore del corpo, quindi se non abbinati alle scarpe adatte non slanciano le gambe! Ricordiamoci che più siamo alte più la svasatura può essere larga, in modo da creare più distacco fra la parte superiore e quella inferiore del corpo. Il modello più aderente su glutei e cosce mette decisamente in risalto il lato B, regalando il cosiddetto “effetto palloncino”, mentre quello a palazzo è preferibile se si vuole avere un’aria più elegante e non si vogliono mettere troppo in evidenza le curve. Un’altra decisione molto importante riguardo a questo genere di pantaloni interessa sicuramente la vita: alta o bassa? In realtà non esiste una regola da seguire, ma sicuramente sono più facili da indossare i pantaloni a zampa a vita alta poiché allungano visivamente le gambe e incorniciano meglio le curve sui fianchi, mentre quelli a vita bassa sono più adatti a chi ha un fisico molto tonico e asciutto. Un ultimo dato importante di cui tener conto è la lunghezza di questi pantaloni alla moda; se troppo lunghi non regalano quel tocco di eleganza tipico di questi pantaloni, bensì danno un aspetto più sportivo e casual o, se portati non correttamente, favoriscono un’immagine poco curata, per non parlare poi del fatto che si sporcano subito strisciando l’orlo per terra; la lunghezza ideale infatti è tendenzialmente quella di due dita sopra la suola delle scarpe, che siano sia con il tacco che sportive.

Unisex?

Negli ultimi anni questi pantaloni sono tornati di moda soprattutto fra le donne rispetto agli uomini, perdendo in qualche senso la tipica denotazione “unisex” degli anni Sessanta, ma ciò non significa che non sono indossabili anche da questi ultimi; essendo molto sportivo come capo, in particolare nel tessuto di jeans, possono essere indossati anche dagli uomini, anche se questi ultimi sono ancora un po’ restii a questo genere di abbigliamento, classificato come “hippie”. Perciò, cari uomini, fateci un pensierino se ancora non avete esplorato l’universo dei pantaloni a zampa!


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