Quando scienza e gioielleria si incontrano al planetario

Weaving Design, Art and Science”: così è stato intitolato lo spazio Bvlgari del Fuorisalone, presso il Civico Planetario Ulrico Hoepli in Corso Venezia 57. Un ricco programma di appuntamenti trasversali su scienza, arte e design per celebrare il ventesimo anniversario dell’anello B.zero1, durante la Design Week milanese.

La celebre Maison italiana ha deciso di festeggiare 20 anni dell’anello iconico, nato appunto nel 1999 come sfida alle convenzioni. La collezione dedicata al B.zero1, ispirandosi al Colosseo romano, cerca di oltrepassare le restrizioni del design e di riprodurre le geometrie di uno dei monumenti italiani più ammirati al mondo nell’anello. Questo prodotto d’alta gioielleria diventa così sintesi di modernità, incarnata dal design a spirale innovativo, ed eternità, richiamando l’anfiteatro romano.

Gli appuntamenti, svoltisi presso il Planetario, hanno coniugato tematiche differenti, dimostrando l’affinità dei diversi campi artistico-culturali. L’incontro che ha aperto la settimana era condotto da Lucia Silvestri, Creation & Gems Buying Executive Director, e Alba Cappellieri, professoressa ordinaria di Design del Gioiello e dell’Accessorio Moda al Politecnico di Milano. Grazie a queste due personalità, molto care alla Maison, si è analizzato il rapporto tra ‘Jewels and Innovation’: lo scopo dell’incontro era sottolineare come attraverso “l’arte indossabile” si possa esaltare la ricchezza della natura e della creatività. Mercoledì 10 l’attenzione si è spostata sul campo scientifico insieme a quello dell’architettura durante l’incontro ‘Stars & Architecture’, tenuto dal conservatore del Civico, Fabio Peri, e dallo storico dell’arte Massimo Martignoni. Sabato 13 si è tenuto l’incontro ‘Design & Sustainability’, grazie alla presenza dell’architetto-ingegnere olandese, Daan Roosegarde, celebre per la sua arte ibrida.

Perché proprio al planetario? L’installazione di Tomás Saraceno riassume i punti in comune tra Bulgari, il Civico e la sua arte. L’artista argentino, nel suo studio berlinese, da anni alleva ragni di ogni specie per osservare la tecnica di tessitura di ragnatele, per poi riprodurle. ‘’Weaving the Cosmos’’ esposto al planetario vuole riprodurre una ragnatela bagnata. Saraceno accosta elementi davvero grandi, le ragnatele che occupano un’intera sala espositiva, a elementi piccoli, gocce di pioggia dopo un temporale, che richiamano i gioielli di Bvlgari. Quindi, con la sua opera esposta durante la design week, l’artista riesce a raggiungere due dei suoi obbiettivi artistici: eliminare i confini tra le discipline e cercare modelli sostenibili.

Grazie alla ricorrenza del ventesimo anniversario dell’anello più venduto dalla Maison italiana, durante una settimana dedicata al design eco-sostenibile, all’interno del Planetario civico si sono uniti vari fronti della cultura, dell’arte e dell’economia, italiana e non. Manifestazioni come questa dimostrano come si possa fare qualcosa di straordinario e di utile al contempo.



 

 

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