La mostra ”Conviviando” a Palazzo Reale

Palazzo Reale è tornato ad allestire le sue stanze lussuose per accogliere un mondo da lui già conosciuto quando ancora, prima di essere museo comunale, era un palazzo principesco. Per la mostra ”Conviviando”, allestita dal 25 gennaio al 15 febbraio, la curatrice Cinzia Felicetti (direttrice di Marie Claire Maison) ha imbandito dei veri e propri banchetti.

Il momento conviviale nella tradizione culturale europea è sempre stato un momento ritenuto importante. Letterati (antichi e moderni) e cinematografi lo hanno reso ambiente privilegiato per la resa scenica delle opere. Il banchetto è occasione di compagnia e piacere che (se studiato) presenta delle caratteristiche particolari a seconda dell’epoca in cui lo si osserva. La ricostruzione di tavole imbandite attraverso più di tre secoli è l’intendo della mostra che si appoggia sulla riproduzione delle ”tavole” presenti in scene di celebri film.

film Marie Antoniette, i dolci sono stati riprodotti per la mostra

Coco Chanel & Igor Stravinsky (2009) è il fim-tavola utilizzato per esprimere l’eleganza che gli anni venti del secolo scorso richiedevano, mentre Marie Antoniette (2006) è ispirazione per la riproduzione dello stile rococò in una Francia ancora lontana dalla Rivoluzione e ossessionata dalle decorazioni in porcellana. Molta attenzione viene data all’ottocento, secolo della mensa borghese che rispetta i canoni di una precisa funzionalità per cui invitare gli ospiti nella propria sala da pranzo è l’occasione per testimoniare il proprio prestigio e la propria ricchezza, come accade nelle scene de Il Gattopardo (1963).

Dall’età regency dei picnic preparati con cura maniacale dagli inglesi del primo decennio dell’ottocento – Emma (1996)– si passa alla tavola contemporanea da fotografare e condividere con il mondo attraverso i socialIo sono l’Amore (2009)– perdendo così la sua materialità in favore al mondo digitalizzato, ma non ancora la sua importanza.

Se sei interessato a leggere un articolo su una mostra in corso, qui l’articolo su Andy Warhol a Sarzana.



 

 

 

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