Quando un brand imita sé stesso: DEISEL vs DIESEL

1° febbraio. New York. Canal Street, la sede delle imitazioni. È qui che Diesel mette in gioco le proprie abilità di marketing e sfrutta il fenomeno della contraffazione – ormai meglio conosciuto come knockoffmettendo in vendita dei pezzi a prima vista fake, marchiati col logo DEISEL.
Chi acquista non sa, però, che la merce che sta comprando non è una semplice imitazione ma un vero e proprio pezzo unico da collezione, e soprattutto originale. Nessuno avrebbe mai pensato di trovare un originale a $69 al mercato dei falsi, anche perché le tecniche di vendita dei commessi del pop-up store erano le medesime di quelle dei mercatini adiacenti: aspetto del negozio volutamente trasandato, accento del venditore di origine straniera, merce in disordine.

«Lettering simile al nostro, stile streetwear ma palesemente taroccato, prezzi in linea con quelli degli altri negozi della strada. Disordinato e scomposto pure l’allestimento… uno spasso – spiega Rosso –. E per non perderci il divertimento abbiamo filmato tutto: alcuni hanno percepito la somiglianza con i veri prodotti Diesel, ma hanno comprato comunque. E ora hanno tra le mani pezzi unici che, scommetto, finiranno su internet a prezzi altissimi, perché sono, di fatto, una limited edition che non verrà replicata».

L’obiettivo di questo store è quello di contrastare il mercato dei fake nell’era della logomania. Solo l’anno scorso, Diesel ha dovuto chiudere 86 siti che vendevano la loro merce contraffatta.

«È un modo, molto ma molto Diesel-style, di affrontare il tema dei falsi. Vogliamo suscitare stupore, clamore persino. Ma usando tanta (auto)ironia», dice Renzo Rosso.

Ma Renzo Rosso, con Diesel, non è stato il primo ad attuare questa strategia: prima di lui, infatti, Alessandro Michele ha applicato il fake-logo GUCCY sui propri capi e ha aperto uno shop con il re dei knockoff, Dapper Dan.

La bancarella Deisel è stata un vero e proprio evento: sui social, il rapper Gucci Mane ha postato una foto corredata da un invito per i propri fans ad incontrarsi a Canal Street a mezzogiorno. Alle 12.30 il negozio era già pieno di gente e la collezione è andata sold out in poche ore, costringendo la conseguente chiusura anticipata dello store.
Ma non è finita qui, perché i capi contraffatti sono stati messi online e in poche ore sono andati sold out anche lì. I veri fashion addicted e collezionisti di tutto il mondo non potevano di certo lasciarsi scappare questa occasione!
Insomma, il signor Renzo Rosso ha aguzzato l’ingegno e ha capito che, se non puoi batterli, approfittane, sii furbo e unisciti a loro.

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