Avatar e il 3D: cos’è successo otto anni dopo

15 Gennaio 2010: l’Italia fu uno degli ultimi paesi ad assistere all’uscita di Avatar, il film rivoluzione di James Cameron.

La garanzia di un regista colossale, autore di film come Titanic o Terminator, rese altissime le aspettative del pubblico, abituato ai grandi eventi preparati dal megalomane Cameron in occasione della diffusione dei suoi lavori, ma dietro la grande attesa c’è una motivazione ancora più valida.

Avatar avrebbe cambiato le sorti del cinema grazie all’uso esclusivo del 3D, una tecnica la cui portata innovativa è riconducibile all’introduzione del sonoro e del colore; in realtà la tecnica era già diffusa da qualche tempo, ma con l’uscita di Avatar fu resa nota al grande pubblico, aumentando anche il numero delle sale cinematografiche attrezzatesi per il suo utilizzo.

Il 3D fu pensato per contrastare il calo dei frequentatori delle sale e l’aumento della pirateria sul web – Cameron fu uno dei suoi maggiori sostenitori – pensando il film per la sua fruizione in questo modo (la visione in 2D, seppur possibile, avrebbe fatto perdere al film gran parte del suo valore artistico).

Ma che fine ha fatto il 3D otto anni dopo?

Senz’altro Avatar ha avuto un successo strepitoso e degli incassi da urlo, ma la stessa cosa non si può dire a proposito della tecnica di cui si faceva promotore.

Già quattro anni dopo l’uscita ufficiale del film (nel 2013) il 3D cominciò a dare segnali di debolezza, nonostante l’insistenza nella realizzazione di film visibili in tal modo, e la sua entrata anche nei canali televisi.

Le ragioni sono valide e per niente trascurabili: non pochi spettatori accusarono fatica nella visione 3D, i mezzi forniti (tra cui famosi occhialini) risultarono inadatti, così come i film, la cui scarsa qualità rese ancor più ardua la scalata al successo della nuova tecnologia.

Tutto ciò ha provocato il mancato inserimento nelle nuove TV in produzione, così come la fine del suo utilizzo da quei pochi canali televisivi che ne avevano sperimentato le possibilità attrattive, fino alla dichiarazione di morte da parte del CES (Consumer Eletronics Show) nel 2017.

Cosa accadrà nel nuovo anno? I sostenitori del 3D sono ancora attivi con una petizione finalizzata alla sua reintroduzione, ma il ritorno sembra alquanto dubbio.

 

 

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