“Il tuo stile è più di ciò che indossi, il tuo stile è la tua storia”
Da sempre il concetto di stile viene associato a quello di abbigliamento. Quante volte si pensa che “stilosa” sia una persona che riesce bene a coordinare il suo vestiario o che cammina in una maniera elegante, con il giusto portamento.
Ma cosa succederebbe se si capisse che il vero stile è qualcosa di più? A questa domanda, in un clima rivoluzionario, due donne americane hanno affermato: “Il vero stile è il risultato di una radicale accettazione di sé”.
Questa è l’idea dietro al progetto chiamato StyleLikeU, ideato da una madre e da sua figlia che sono accomunate dalla passione per lo stile e dal rifiuto delle (ormai troppo diffuse) norme sociali sul ‘bello’.
La madre, Elisa Goodkind, negli anni ‘80 ha lavorato come fashion stylist per riviste patinate e celebrità del mondo dello spettacolo fino a quando ne ha avuto abbastanza, e ha detto addio al conformismo tipico del mondo della moda. Infatti il fashion system è diventato un ambiente in cui molto spesso il senso di individualità del singolo viene rifiutato a vantaggio di un ideale di bellezza, spesso irraggiungibile.
Lily Mandelbaum, così come la madre, è della stessa opinione: dopo anni di diete intraprese nel tentativo di intrappolare il proprio corpo in skinny jeans troppo stretti, è riuscita ad accettare la sua forma naturale, che tanto si allontana dai modelli presentati da riviste e sfilate di moda.
Nel 2008 madre e figlia hanno così deciso di lanciare il concept StyleLikeU, convinte della radicale differenza tra ‘fashion’ e ‘style’: la prima è identificabile con abiti e mode, il secondo con qualcosa di più personale, come qualcosa di intrinseco in ognuno di noi. In poche parole, lo stile è indipendente dai vestiti, e i vestiti sono il mezzo che ci permette di esprimerlo. Da questa iniziativa è stata avviata la ‘self-acceptance revolution’, una rivoluzione che si fonda sull’accettazione di sé stessi e della propria forma. A sostegno di questa idea, la coppia di StyleLikeU ha dato il via al What’s Underneath Project: una serie di video in cui persone di ogni forma, età ed etnia si spogliano davanti ad una telecamera rispondendo a delle domande e raccontando la propria storia. L’obiettivo e quello di dimostrare che il vero stile va al di là degli abiti, lo stile di ognuno risiede nel proprio essere, nella propria personalità e soprattutto nell’accettazione di sé.
Il progetto è stato accolto entusiasticamente dal pubblico online e i video sono presto diventati virali, spingendo le ideatrici a crearne sempre di nuovi e a portare il progetto in un tour europeo a Londra, Parigi e Berlino così da diffondere ancora più largamente il loro messaggio positivo. “È ora di reclamare le nostre identità”, viene proclamato nel video di presentazione del progetto, ed è questo che il What’s Underneath Project e StyleLikeU stanno facendo a livello mondiale, finanziato dalle donazioni degli utenti e dal supporto di Fractured Atlas, un’organizzazione no-profit che si dedica a sponsorizzare artisti ed associazioni che portano positività nel mondo.
In una società in cui i vestiti vengono usati per nascondersi e dissimulare difetti o per esprimersi e presentare ciò che siamo prima ancora che entri in campo la parola, questo progetto loda lo stile ‘a nudo’. Lo stile personale che va al di là degli abiti. Non è l’abbigliamento a determinare lo stile, bensì è quest’ultimo a dare un senso ai vestiti che indossiamo.
Non resta che sostenere questo progetto nella sua crescita e diffusione, sperando che in futuro arriveri ad essere un vero movimento globale, capace di un’efficace rivoluzione positiva della visione moderna dello stile.