Bitter-Gourd, per il diabete sono… cetrioli amari

Non fermatevi davanti al suo aspetto poco attraente, al suo sapore fortemente amaro, o al suo nome difficilmente pronunciabile. Il bitter-gourd, Momordica charantia, è un ortaggio dalle proprietà straordinarie, che sicuramente farà parlare molto di sé in futuro. L’attenzione della comunità scientifica in molti Paesi del mondo, soprattutto nel Sud Est Asiatico, è infatti puntata sul suo ormai accertato potere nutraceutico. La parola “nutraceutica” viene dalla fusione di due termini, che rappresentano altrettanti universi complessi, nutrizione e farmaceutica. I prodotti nutraceutici hanno infatti la doppia funzione di alimento per la nutrizione umana, e di principio attivo naturale per migliorare la salute corporea, relativamente a specifiche patologie.

Il bitter gourd arriva dal lontano Oriente: lo chiamano Ampalaya coloro che nelle Filippine parlano lingua Tagalog, e Karela i parlanti Hindi. Fin dai tempi antichi è molto apprezzato nella medicina Ayurvedica per le sue proprietà curative, in particolar modo verso il diabete di tipo 2. La moderna ricerca scientifica ha confermato che il frutto del bitter-gourd contiene almeno tre sostanze in grado di abbassare il livello di glucosio nel sangue, con azione simile all’insulina (come il polipeptide P). Vi sono poi altri diversi meccanismi con i quali il bitter-gourd riesce a contrastare il diabete, che però non sono ancora pienamente compresi dal punto di vista biochimico e fisiologico.

Altra straordinaria qualità del bitter-gourd è il suo potere antiossidante – almeno dieci volte superiore a quello di zucchine e cetrioli – che lo rende un grande alleato nella prevenzione quotidiana contro il cancro.

Il bitter-gourd fa parte della famiglia delle Cucurbitaceae, è quindi uno stretto parente di cetrioli, cocomeri e meloni, nonché zucche e zucchine. È una pianta dal portamento lianoso, tipicamente strisciante al suolo a meno che non sia assicurata ad adeguati supporti in bambù o altro materiale. Le piante producono appariscenti fiori gialli unisessuali, da cui si sviluppano frutti di forma cilindrica, allungati, dalla caratteristica superficie bitorzoluta.

Il frutto viene consumato prima della piena maturazione, quando l’epidermide ha colore verde e i semi all’interno sono piccoli e bianchi. Raggiunta la maturità, il frutto diventa giallo, si apre e scopre i semi, dal colore rosso acceso.

Questo grande dono della natura presenta qualche controindicazione? Il sapore decisamente amaro, inconsueto rispetto ai gusti alimentari occidentali. Nelle cucine orientali, al contrario, risulta decisamente apprezzato, ed è presente in numerose preparazioni.

La speranza è che il settore della ricerca scientifica si interessi sempre più al potere nutraceutico del bitter-gourd, e di altri esponenti del mondo vegetale poco conosciuti, ma dalle ottime proprietà. Molto lavoro c’è ancora da fare per studiare i meccanismi di azione delle complesse sostanze contenute nel bitter-gourd, e per divulgare e rendere maggiormente accessibili le sue doti curative a chi soffre di diabete.

Images: Wikimedia (1) (2)

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