“Mussolini e il caso Sacco-Vanzetti” di P. V. Cannistraro e L. Tibaldo

Un caso complesso, quello di Nicola Sacco e Bartolomeo Vanzetti, attivisti anarchici italiani ingiustamente condannati a morte negli Stati Uniti. I due vennero arrestati per un duplice omicidio e condannati a morte nel 1923. La condanna verrà eseguita 4 anni dopo. Sulla loro colpevolezza gravavano già molti sospetti all’epoca: aleggiava il dubbio che l’arresto fosse stato pretestuoso, volto solo a trovare un capro espiatorio, e mosso dai pregiudizi nei confronti degli italiani. Si mossero per provarne l’innocenza anche molti intellettuali dell’epoca, da Einstein a Dos Passos. A poco valsero proteste e richieste di istituzione di un nuovo processo.

Ma non è il caso in sé che Philip V. Cannistraro e Lorenzo Tibaldo vogliono studiare in questo libro dal titolo Mussolini e il caso Sacco-Vanzetti, quanto il rapporto che ebbe con esso Benito Mussolini. Si impegnò infatti profusamente per ottenere la grazia per i due, un nuovo e più giusto processo, e condannò a più riprese il tribunale che sembrava essere “pregiudizialmente prevenuto”. Ma perché il Governo fascista prese le difese di due anarchici? Semplicemente in quanto italiani? Per cogliere un’occasione di propaganda? O per una ragione più personale, magari la memoria delle origini anarchico-socialiste di Mussolini stesso? Complicato sembra essere il rapporto fra tutte queste ipotesi, che non necessariamente si escludono fra di loro ma che sembrano oscurare quella reale, in una difficilmente risolvibile tensione fra ragioni diplomatiche e di facciata e quelle personali. A complicare il quadro ci si mettono anche i complessi e ambigui rapporti fra Italia e America.

I due autori tendono all’interno di questo complesso ed approfondito studio verso un’ipotesi conciliante, che non escluda nessuno dei lati di questa vicenda dove tutto sembra essere intrecciato profondamente. Il volume è concluso da un’appendice ricca di documenti, fra cui relazioni ufficiali dell’Ambasciata Italiana e del Ministero degli Esteri, la lettera di Mussolini e un resoconto del processo scritto dagli stessi imputati.

Ma chi sono gli autori? Philip V. Cannistraro è professore e storico americano, massima autorità statunitense riguardo gli studi sul fascismo. Lorenzo Tibaldo invece è professore di Lettere e si è occupato a più riprese di fascismo e dello stesso caso Sacco-Vanzetti.

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