Addio a Chris Cornell, canto del cigno della scena grunge

Notizie del genere ti lasciano impietrito, come un sasso. Gli occhi diventano indisposti. Non sai se crederci o meno, come se fosse un brutto sogno. Ma il tempo se n’è andato anche per lui. Il mondo del Rock piange la scomparsa di una delle figure che più hanno caratterizzato lo scenario grunge e alternative tra gli anni ’90 e i primi del 2000: Chris Cornell.

Frontman di Soungarden e Audioslave, Cornell, il cui vero nome è Christopher John Boyle, è stato uno dei cantanti più apprezzati e seguiti degli ultimi trent’anni. Potenza e delicatezza, accompagnati da una vincente componente emotiva, sono gli elementi che hanno caratterizzato la sua voce. Chi sa ascoltarlo è consapevole del fatto che non è solo una delle più belle voci del nostro tempo. Grazie a lui le nostre paure, le nostre insicurezze, sono state annegate, come se il paradiso avesse scacciato via l’inferno.

Nato il 20 luglio 1964 a Seattle, la città che ha dato i natali alla scena grunge, Cornell ha iniziato a muovere i primi passi nell’ambiente musicale dalla metà degli anni ’80, accompagnato dal primo nucleo dei Soundgarden. Ed è con tale band che l’artista ha potuto far conoscere al mondo la propria voce. Attivi tra il 1984 e il 1997 e ancora, dopo una pausa di più di dieci anni, nel 2010, i Soundgarden hanno pubblicato sei album, giungendo alla consacrazione con Superunknown (1994) e il singolo Black Hole Sun, vincitori entrambi di numerosi premi.

La carriera di Cornell è stata arricchita dalle esperienze con Audioslave, formati dal cantante e i membri dei Rage Against the Machine, attivi tra il 2001 e il 2007, e con Temple of the Dog, attivi all’inizio degli anni ’90 e nati dalla fusione di membri di Soundgarden e Pearl Jam. Il cantante statunitense vanta anche numerose collaborazioni con artisti del calibro di Slash e Santana e ben cinque album da solista composti quasi tutti nei momenti di pausa dopo lo scioglimento degli Audioslave e dei Soundgarden nel ’97.

Si è spento nella notte tra il 17 e il 18 maggio a Detroit, all’età di 52 anni, poche ore dopo l’ultimo live con i Soundgarden, in tour negli Stati Uniti. Una morte inaspettata, che ha sorpreso fan e non solo. Cornell è un’indiscutibile icona degli anni ’90 e della musica grunge, la sua voce è il grido di quella generazione. Numerosi artisti italiani e stranieri hanno lasciato un proprio pensiero a un uomo che tanto ha ispirato cantanti e musicisti. “La tua angelica e potentissima voce resterà qui, a suonare da milioni di casse, nei secoli dei secoli. Grazie per l’immensità che ci hai lasciato”.


Fonti: Wikipedia, RadioItalia, Repubblica, Corriere della Sera.

Credits: Img 1, Img 2.

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