Deep Purple: l’album “InFinite” segna il ritorno al rock della band inglese

  • Dopo quattro anni dall’ultimo disco, i Deep Purple tornano in studio e registrano il loro 20° album. La storia del gruppo inglese è una parabola che inizia nel lontano 1968 con “Shades of Deep Purple” e si conclude con questo nuovo esperimento che mischia hard rock, blues nostalgico e rock’n’roll.

    Uscito lo scorso 7 aprile per l’etichetta indipendente tedesca earMUSIC“inFinite” è un album composito e diversificato, che si dimostra interessante fin dalla traccia d’esordio “Time for bedlam”, che ricorda l’atmosfera di un pezzo storico come “Hush” con un bel ritmo cadenzato e il classico assolo da Deep Purple.

    “Hip boots”, probabilmente una delle migliori canzoni dell’album, sembra ripercorrere antiche note blues negli assoli di chitarra di Steve Morse, mentre “All I got is you” ricorda l’atmosfera di “Child in time” e si conclude con un’accattivante rima finale:

    “You may never bring yourself to take me as I am
    But in case you hadn’t noticed, I don’t give a fucking damn”

    L’ascolto dell’album prosegue con la divertente “One night in Vegas”, all’interno della quale le note della tastiera di Don Airey creano un clima avvolgente, mentre “Get outta here” e “The surprising”, nonostante l’atmosfera leggermente caotica, propongono ritmi davvero interessanti e testi dal contenuto divertente.

    “Johnny’s band” racconta in modo scherzoso e irreverente la storia del gruppo musicale di Johnny Jones e offre un grande assolo per la chitarra di Steve Morse. Le ultime tracce del disco sono canzoni di natura sperimentale, in particolar modo “On the top of the world”, caratterizzata dal classico assolo da Deep Purple che ricorda gli anni ’70 e l’età d’oro della band inglese, e “Birds of the prey”, la cui unica pecca sembra essere quella di assomigliare ad un insieme di canzoni assemblate l’una all’altra.

    Infine, l’ultima traccia è il remake del successo dei Doors del febbraio 1970, “Roadhouse blues”: all’interno di un’atmosfera calda e accogliente, in piena sintonia con il canone blues, il giro di basso di Roger Glover è davvero una chicca da ascoltare più volte.

    Per sponsorizzare l’uscita del nuovo album i Deep Purple hanno organizzato un tour, che inizierà il 13 maggio al RomExpo di Bucarest e si concluderà a fine novembre a Londra. Per quanto riguarda l’Italia, la band inglese si esibirà in tre concerti nel mese di giugno: il 22 a Roma, il 26 a Bologna e, infine, il 27 al Forum di Milano.

    Fonti:

  • deeppurple.com

  • credits immagini: img1img2

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