Cantando di versi leggeri
Si sono addormentati i poeti
Tangibilmente fattisi seri
Or dormono sogni discreti
Han la fronte aggrottata
Sembran cullar congetti
Paion di luce assennata
E di ottimi diletti
Ma vola su campi stellati
Il loro cogito errante,
Gli ingegni ipnotizzati
Bianche le penne e le carte.
Sapran dire di meglio
Dei loro avi scoscesi?
Espanderan oltre il baglio
Là sugli orizzonti cremisi?
Su velieri di notte in seno
Di un mare in burrasca
Innanzi l’arcobaleno
Indietro soltanto una lasca.
Rosario Dedico.
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