Viaggio sensoriale tra dune e scenari suggestivi: Il Giardino dei sussurri

Un luogo dove immergersi nel silenzio, in uno scenario nuovo e unico; un viaggio ai limiti di quello che conosciamo e che ci spinge a rivoluzionare le nostre credenze.
Non ci si aspetta certamente questo quando compiamo un viaggio a Tolosa, città francese nella ragione dell’Occitania. Dove provare questo turbinio di emozioni? Nella Chiesa dei Giacobini appartenente al complesso dei frati predicatori, situata al centro della città e conservante le spoglie di San Tommaso. È considerata una delle chiese più belle d’Europa, grazie ad un esterno imponente e agli interni ricchi di decorazioni, come le vetrate colorate che riescono, con un gioco destabilizzante di luci, a diffondere tonalità diverse di colori durante la giornata.
La chiesa vanta una storia plurisecolare che, tuttavia, segue la storia di molte altre chiese cristiane, ma la particolare bellezza di questa – da visitare soprattutto nell’ultima parte dell’anno – ha sorpreso tutti i visitatori. Perché? Merito dell’artista belga Hans Op de Beeck che ha trasformato il refettorio: è costituito da una vasta sala con archi a diaframma che sostengono una struttura intonacata, misura 17 m di altezza ed è uno dei più vasti refettori monastici dell’epoca medievale.
Un’installazione artistica di tipo multisensoriale usata durante il festival del Printemps de Septembre. Una passerella conduce gli spettatori tra dune di sabbia e alberi, costituiti da rami secchi. La visione sembra quella di uno scenario apocalittico; ad aggiungersi a sabbia e alberi ci sono fili di luce e stimoli sonori.
Quello che si riesce a captare non sono altro che lievi sussurri. L’artista belga ha poi collocato dei personaggi, autori di fatti quotidiani, che offrono del thè ai visitatori.
Viene subito spiegata la modalità con la quale intraprendere il percorso in questo scenario: la parola d’ordine è “lasciarsi andare”, non frenare le emozioni, non bloccarsi ai suoni, ai colori. Permettere alla vista, all’udito e al tatto di viaggiare. Insomma, di essere naturali e di vivere questa esperienza da soli, proprio come si dovrebbe fare nell’attraversamento del deserto.
Il Giardino dei sussurri è in grado di coinvolgere tutti i sensi del visitatore; nessuno viene tralasciato. La camminata sensoriale è capace di stordire, come quando guardiamo un oggetto dall’alto e ci sentiamo attratti da lui e siamo in balia di movimenti non controllabili: incredulità, disorientamento e poi conquista. Qualcosa che ti legge dentro e ti mette difronte “te stesso”. Un percorso che con quei sussurri, quelle voci dai toni pacati e rasserenanti, ti presenta una grande opportunità: vedere la tua vita, il tuo cammino al di fuori di te stesso, come se fossimo spettatori in un film, per poi, in un momento velocissimo, lanciarti a tutta velocità nella tua vita, per ritrovarti immediatamente il protagonista di quello che stai facendo, e di quello che stai attraversando.
Rinascita: consapevolezza di chi siamo.
Non ci credete? Vi aspettiamo a Tolosa.

FONTI:

Artista belga trasforma la Chiesa Gotica di Tolosa in un “Giardino dei Sussurri”

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