Di film di formazione non se ne vedono molto spesso, a meno che non si allarghi il concetto iniziando a pensare che ogni storia abbia qualcosa da insegnare, a noi e ai personaggi. Mistress America, il nuovo film di Noah Baumbach, in uscita nelle sale italiane il 14 aprile, fa proprio questo.
La protagonista, infatti, è una solitaria matricola del college, catapultata a New York senza amici, parenti e alcun riferimento. Non c’è da stupirsi, quindi, che Tracy (Lola Kirke) non stia avendo né un’emozionante esperienza all’università né vivendo lo stile di vita metropolitano e glamour che si era immaginata. Fortuna vuole che a New york ci sia anche Brooke, la sua futura sorellastra (Greta Gerwig), e Tracy non sarà più così sola. Brooke è tutto ciò che Tracy aveva sempre immaginato dovesse essere una ragazza newyorkese: frizzante, mondana, con un appartamento a Times Square (il cuore pulsante della città che non dorme mai).
Salvata così dallo sconforto, Tracy si ritrova sedotta dai modi folli e affascinanti della sorellastra, tanto che la rende protagonista del suo racconto. E’ come prendere due piccioni con una fava: ha trovato un’amica e compagna d’avventura, e un soggetto talmente interessante che forse il club di letteratura più esclusivo dell’università accetterà la sua candidatura. Ma non tutto è rose e fiori, il dramma è li che aspetta ad ogni angolo… d’altronde, con una persona così intensa come Brooke, non può che esplodere da un momento all’altro. Però ricordatevi, è un racconto di “formazione”, e se i nostri personaggi devono imparare qualcosa, c’è una buona possibilità che si tratti anche del perdono.
Insomma, Mistress America ha tutti i requisiti per essere un film divertente, ma dalla storia interessante. Noah Baumbach, regista ma anche sceneggiatore insieme a Greta Gerwig, infatti, è conosciuto per le sue commedie drammatiche, ha collaborato diverse volte con il grande Wes Anderson (Le avventure acquatiche di Steve Zissou e Fantastic Mr. Fox) ed è un riconosciuto sceneggiatore con una candidatura all’Oscar per Il calamaro e la balena del 2005. Anche Greta Gerwig e Lola Kirke non sono da meno: Greta, attrice, regista e sceneggiatrice, dal 2006 ad oggi è stata perennemente nelle sale con almeno un film all’anno, da Lo stravagante mondo di Greenberg, di Noah Baumbach (2010) a To Rome with Love, di Woody Allen (2012); Lola, invece, è una star emergente, una bravissima attrice conosciuta per il suo ruolo importante nella serie di Amazon Studios, Mozart in the Jungle.
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